La caduta al 3,6 % del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel 2016, colloca il Brasile di fronte alla peggiore recessione registrata dal 1948, ha indicato il 7 marzo l’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE).
Anche se ci sono stati anni di maggior retrazione, mai prima l’economia nazionale aveva sommato una caduta del 7.4 com’è avvenuto nel biennio 2015-2016, ha dichiarato la coordinatrice dei Conti Regionali dell’istituzione, Rebeca Palis.
Secondo il IBGE, il risultato negativo degli ultimi due anni situa il PIL brasiliano ai livelli registrati nel terzo trimestre del 2010.
Rebeca Palis, citato da Prensa Latina, ha detto anche che è la prima volta da molto tempo, nel periodo di riferimento, che tutte la attività economiche sono state danneggiate e in particolare l’area dei servizi.
Poi ha dettagliata che nell’ultimo trimestre dell’anno scorso il PIL è calato dello 0.9% in relazione ai tre mesi precedenti e del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.
La maggior caduta l’accusa l’agricoltura con -6.6 %, ha precisato il IBGE ed ha aggiunto che nell’industria la discesa è stata di -3.8 e di – 2.7% nei servizi.
Senza dubbio il presidente. Michel Temer ha assicurato che l’economia brasiliana si sta recuperando, ovviando completamente le statistiche.