Alleanze ed illusioni della contras e degli yankee

José Daniel Ferrer e il suo delirio di grandezza

Arthur Gonzalez  http://heraldocubano.wordpress.com/

dissidenzaNon è stato il primo né sarà l’ultimo dei salariati di Washington, che vogliono proiettare un’immagine di essere “grandi dirigenti” con “migliaia” di seguaci a Cuba; lo scopo è quello di far credere a quelli che approvano l’invio di centinaia di migliaia di dollari per la controrivoluzione interna a Cuba, che loro sono in grado di mobilitare le masse e sono predestinati a rovesciare il Castrismo. Ora è stata la volta del santiaghero José Daniel Ferrer che, nel 2011, ha formato su indicazioni dei nordamericani, un nuovo gruppuscolo sotto il nome dell’Unione Patriottica di Cuba, UNPACU, dopo che il governo cubano lo ha messo in libertà condizionata.

Gli yankee nel loro affanno di ottenere qualcosa di sicuro per distruggere la Rivoluzione, hanno creduto alle storie che Ferrer gli propina; anche se tutto indica che i giovani ufficiali della CIA responsabilizzati  del lavoro di sovversione contro Cuba, non conoscono la storia di 55 anni di inganni e menzogne che i cubani membri dei diversi gruppi controrivoluzionari, hanno realizzato come formula di successo per riempirsi le tasche dollari.

I nuovi ufficiali della CIA dovrebbero studiare bene i casi di precedenti capoccia controrivoluzionari come Gustavo Arcos Bernes, María Elena Cruz Varela, Tania Díaz Castro, Vladimiro Roca, Raúl Rivero, Jesús Yánez Pelletier, René Gómez Manzano, Félix Bonne Carcasés e più recentemente i fatti commessi da Marta Beatriz Roque, Elizardo Sánchez Santacruz-Pacheco y Oswaldo Payá Sardiñas.

Tutto affermavano di avere centinaia di seguaci e aver raccolto migliaia di firme per rovesciare il socialismo. La vita ha mostrato le falsità, e anche l’incorporazione nei loro lunghi elenchi di morti, personaggi storici del XIX secolo e giocatori di squadre sportive straniere. L’inganno è la costante in tutti questi casi.

Per avere una prova irrefutabile di questo accumulo d’invenzioni, basta rileggere un cablo inviato dal capo della Missione diplomatica yankee dell’Avana al Dipartimento di Stato e divulgato dal sito WikiLeak, in cui rimane plasmato come questi elementi giocano e persino si burlino dei nordamericani con le bugie che gli dicono.

Riferimento: 07HAVANA252
Data del cablo: 2007-03-15 19:07
Classificazione: Confidenziale
Fonte: Sezione d’Interessi USA all’Avana
destinazione: Dipartimento di Stato, USA
Oggetto: Martha Beatriz Roque ha bisogno di un milione di cubani per le strade.

Questo documento ufficiale espone alcune delle falsità raccontate da Martha Beatriz, dove si dimostra il suo bisogno di riconoscimento e la megalomania che soffre, all’assicurare il Capo della Sezione di Interessi USA all’Avana che “per i prossimi mesi, il suo obiettivo è quello di pianificare come mobilitare un milione di cubani perché scendano nelle strade per chiedere grandi cambiamenti politici ed economici”.

La vita si è incaricata di dimostrare le sue invenzioni e successivamente ha aggiunto alla lunga lista di menzogne ​​lo show del suo “sciopero della fame” che si è concluso nella derisione internazionale al comprovarsi, ancora una volta, le sue arguzie per ottenere più soldi dai nordamericani.

Nelle sue attuali invenzioni, José Daniel assicura che UNPACU “ha ottenuto alleanze” con altri  e anche “aprì” filiali in altre province e comuni. Fanno ridere le cifre dei membri che riportano, che è direttamente collegato alla quantità di dollari che, da ora, chiederà, al fine di “pagare” i suoi presunti seguaci.

daniel-ferrer-centro-firma-documento-de-alianzaLe presunte alleanze stabilite sono con il Fronte Unito Anti-totalitario (FANTU), rappresentato dal detentore del record dei più lunghi “digiuni”, Guillermo Fariñas, con solo una dozzina di persone; con il Partito per la Democrazia “Pedro Luis Boitel” presieduto da Felix Navarro in Matanzas con una decina di peone; e il Movimento Cubano di Riflessione, guidato da Librado Linares, nella regione centrale di Cuba, che non si sa chi e quanti sono i suoi membri.

La cosa più spiacevole è che nessuno a Washington si preoccupa che nessuno dei megaprogetti che da 50 anni vanno annunciando i diversi capoccia di turno, non abbia ottenuto alcun risultato; le centinaia di migliaia di dollari che gli inviano scorrono come acqua tra le dita ed il governo dei Castro rimane intatto nonostante previsioni e pronostici della sua prossima caduta.

Annotate la data della notizia riportata da ‘Martí notizie’, poi dimostreremo la sua falsità.

Dissidenti uniti, ad un altro con questa storia

Arthur Gonzalez  http://heraldocubano.wordpress.com

dissidenzaCon una certa attenzione e senza sensazionalismi, il libello controrivoluzionario 14YMEDIO, pubblicato dalla blogger ufficiale di Washington, Yoani Sanchez e suo marito, ha recentemente annunciato la nascita di una presunta alleanza tra gruppuscoli controrivoluzionari a Cuba. Realmente questo è stato il sogno d’oro del governo USA da che, nel 1960, creò la controrivoluzione, come indicato nel Piano d’Azione sotto Copertura della CIA, datato 17 marzo dello stesso anno.

A quel tempo la CIA era cosciente del difficilissimo compito di realizzare un’unità tra i membri della controrivoluzione all’affermare, nei suoi documenti ora declassificati, che: “E’ importante evitare rivalità che perturbi e divida i principali leader dell’opposizione cubana, nel ruolo di leadership all’interno dell’organizzazione”.

In un nuovo disperato tentativo di raggiungere tali alleanze tra i vari gruppuscoli finanziati, riforniti ed addestrati dai nordamericani, la blogger lancia la notizia al fine di cambiare l’immagine che  realmente esiste della controrivoluzione cubana, incluso tra gli ufficiali della CIA e funzionari del Dipartimento di Stato.

Per materializzarlo annuncia, con somma attenzione, che il gruppuscolo Unione Patriottica di Cuba (UNPACU), guidato da l’ex recluso egocentrico, Jose Daniel Ferrer, personaggio che riceve le somme più elevate del finanziamento dagli USA, ha firmato un’alleanza con il mini gruppuscolo che si fa chiamare il Partito Autonomo Pinero (PAP) per, entrambi, portare a termine attività provocatorie nella regione orientale di Cuba, ambizione perseguita dagli ufficiali della CIA specialisti in azioni sovversive.

L’UNPACU fu creata nel 2011 da José Daniel uscito di prigione in libertà vigilata, seguendo le istruzioni impartite da funzionari della missione diplomatica USA a L’Avana, di cui è un assiduo frequentatore. Il mandato fondamentale è quello di eseguire il maggior numero possibile di tumulti pubblici e provocazioni per le strade della città dove vive, in un comune semirurale della provincia di Santiago de Cuba.

A tal fine, riceve migliaia di dollari al mese, provenienti da Miami, ciò che ha causato contrarietà e rivalità con altri gruppuscoli, come le cosiddette Dame in Bianco, la cui presidente l’incolta e scortese Berta Soler, ha avuto forti contrasti con Ferrer, non volendo questi rispettare le regole del gioco stabilite da lei nella capitale di Cuba.

Per avere una chiara idea di ciò che tentano di ottenere gli yankee con questa indicazione basta leggere i loro obiettivi: “collaborazione nella formazione di membri e la divulgazione delle attività che si realizzano insieme” ad altro non possono aspirare perché il protagonismo, che permette accumulare più soldi, glielo impedisce.

Nei periodi precedenti l’UNPACU cercò alleanza con il quasi inesistente gruppetto guidato dal più grande “digiunatore” dell’America Latina, Guillermo Fariñas, della provincia di Villa Clara, ma non è riuscito a rispettare le indicazioni della Sezione di Interessi di Washington a L’Avana, in quanto non ha adepti né interesse nel fare azioni, quando per il solo riferirne alcune virtuale risulta sufficiente per ricevere centinaia di dollari al mese, permettendo loro di vivere comodamente.

Se qualcuno dubita della veridicità di ciò che qui viene presentato, dovrebbe rivedere i cablo segreti inviati dalla missione diplomatica yankee a L’Avana, pubblicati dal sito Wikileaks dove Jonathan Farrar, Capo della stessa fino a pochi giorni prima, ha scritto nel cablo # 202438, del 15 aprile 2009, che: “I dissidenti sono più preoccupati di ottenere denaro che portare le loro proposte a più ampi settori della società cubana”. In un’altra parte del messaggio afferma: “Molti gruppi di opposizione sono dominati da individui con alti ego che non lavorano bene insieme, per cui possono essere facilmente manipolati dalla sicurezza cubana” … “Nonostante le loro affermazioni che rappresentano migliaia di cubani, noi vediamo molto poche prove di tale sostegno”…”Non vediamo piattaforme progettate per raggiungere ampi settori della società cubana, ma piuttosto dirigono i loro migliori sforzi per ottenere risorse sufficienti per far fronte alle necessità della vita quotidiana dei principali organizzatori e dei loro seguaci” …”I dissidenti, a Cuba, sono poco conosciuti al di fuori della cerchia dei diplomatici stranieri e alla stampa” … “Questo movimento dissidente è seriamente penetrato dalla Sicurezza di Stato”.
“E’ improbabile che svolgano un qualche ruolo significativo in un qualsiasi governo che amministri dopo i Castro”.

Dopo aver letto questi giudizi degli stessi nordamericani, qualcuno potrebbe dare credibilità a quanto dichiarato dalla blogger Yoani Sánchez?

Ognuno può trarre le proprie conclusioni; all’inizio e alla fine di questa storia rimangono 55 anni senza alcun risultato.

José Daniel Ferrer y su delirio de grandeza

Arthur González

No ha sido el primero ni será el último de los asalariados de Washington, que desean proyectar una imagen de ser “grandes dirigentes” con “miles” de seguidores en Cuba; el propósito es hacerle creer a los que aprueban el envío de cientos de miles de dólares para la contrarrevolución interna en la Isla, que ellos si pueden movilizar a las masas y están predestinados a derrumbar el Castrismo. Ahora le tocó el turno al santiaguero José Daniel Ferrer, quien en el año 2011 conformó, por indicaciones de los norteamericanos, un nuevo grupúsculo bajo el nombre de Unión Patriótica de Cuba, UNPACU, después que el gobierno cubano lo puso en libertad condicional.

Los yanquis en su afán de lograr algo seguro para destruir a la Revolución, se han creído los cuentos que Ferrer les hace; aunque todo indica que los jóvenes oficiales de la CIA responsabilizados con el trabajo de subversión contra Cuba, desconocen la historia de 55 años de engaños y mentiras que los cubanos integrados a distintos grupúsculos contrarrevolucionarios, han llevado a cabo como fórmula exitosa para llenarse los bolsillos de dólares.

Los nuevos oficiales de la CIA deberían estudiarse bien los casos de anteriores cabecillas contrarrevolucionarios como Gustavo Arcos Bernes, María Elena Cruz Varela, Tania Díaz Castro, Vladimiro Roca, Raúl Rivero, Jesús Yánez Pelletier, René Gómez Manzano, Félix Bonne Carcasés y más recientemente los hechos cometidos por Marta Beatriz Roque, Elizardo Sánchez Santacruz-Pacheco y Oswaldo Payá Sardiñas.

Todos aseguraban tener cientos de seguidores y haber recogido miles de firmas para derrocar el socialismo. La vida demostró las falacias, e incluso la incorporación a sus largos listados de muertos, personajes históricos del siglo XIX y jugadores de equipos deportivos extranjeros. El engaño es la constante en todos estos casos.

Para tener una prueba irrefutable de esta acumulación de invenciones, basta con releer un cable enviado por el jefe de la Misión diplomática yanqui en La Habana al Departamento de Estado y divulgado por el sitio WikiLeak, en el cual queda plasmado cómo estos elementos juegan y hasta se burlan de los norteamericanos con los embustes que les dicen.

Referencia: 07HAVANA252
Fecha del Cable: 2007-03-15 19:07
Clasificación: Confidencial
Origen: Sección de Intereses de Estados Unidos en La Habana
Destino: Departamento de Estado, Estados Unidos
Asunto: Martha Beatriz Roque necesita un millón de cubanos en las calles.

Dicho documento oficial expone algunas de las falsedades dichas por Martha Beatriz, donde se demuestra su necesidad de reconocimiento y la megalomanía que padece, al asegurarle al Jefe de la Sección de Intereses de Estados Unidos en La Habana, que “para los próximos meses, su objetivo es planificar cómo movilizar a un millón de cubanos para que se lancen a las calles en demanda de importantes cambios políticos y económicos”.

La vida se encargó de demostrar sus invenciones y un tiempo después agregó a la larga lista de embustes el show de su “huelga de hambre”, la que terminó en la burla internacional al comprobarse un vez más sus argucias para obtener más dinero de los norteamericanos.

En sus actuales inventos, José Daniel asegura que la UNPACU “logró alianzas” con otros asalariados e incluso que “abrió” filiales en otras provincias y municipios. Mueve a risas las cifras de los miembros que reportan, algo que está directamente relacionado a las cantidades de dólares que pedirá a partir de ahora, con el fin de “pagarle” a esos supuestos seguidores.

Las supuestas alianzas establecidas son con el Frente Anti-totalitario Unido (FANTU), representado por el recordista de los más extensos “ayunos”, Guillermo Fariñas, con solo una docena de personas; con el Partido por la Democracia “Pedro Luís Boitel”, presidido por Félix Navarro en Matanzas con una decena de peones; y el Movimiento Cubano Reflexión, encabezado por Librado Linares, en la región central de Cuba, del que se desconoce quiénes y cuántos son sus miembros.

Lo más lamentable del asunto es que en Washington a nadie le preocupa que ninguno de los megaproyectos que desde hace 50 años vienen anunciando los diferentes cabecillas de turno, no haya logrado algún resultado; los cientos de miles de dólares que les envían se van como agua entre los dedos, y el gobierno de los Castro se mantiene incólume a pesar de augurios y pronósticos de su próxima caída.

Anoten la fecha de la noticia divulgada por Martí noticias, posteriormente comprobaremos su falsedad.

 Disidentes unidos, a otro con ese cuento

Arthur González

Con cierto cuidado y sin sensacionalismo, el libelo contrarrevolucionario 14YMEDIO, editado por la bloguera oficialista de Washington, Yoani Sánchez y su esposo, anunció recientemente el nacimiento de una supuesta alianza entre grupúsculos contrarrevolucionarios en Cuba. Realmente esto ha sido el sueño dorado del gobierno norteamericano, desde que en el año 1960 creó la contrarrevolución, según consta en el Plan de Acción Encubierta de la CIA, fechado el 17 de marzo de ese año.

En esa fecha la CIA estaba conciente de la dificilísima tarea de lograr una unidad entre los integrantes de la contrarrevolución, al asegurar en sus documentos, hoy desclasificados, que: “Es importante evitar la rivalidad que perturbe y divida a los principales líderes cubanos de la oposición, en su papel de dirección dentro de la organización”.

En un nuevo intento desesperado por alcanzar esas alianzas entre los varios grupúsculos financiados, abastecidos y entrenados por los norteamericanos, la bloguera lanza la noticia con el propósito de cambiar la imagen que realmente existe de la contrarrevolución cubana, incluso entre oficiales de la CIA y funcionarios del Departamento de Estado yanqui.

Para materializarlo anuncia con sumo cuidado que el grupúsculo Unión Patriótica de Cuba (UNPACU), dirigido por el ex recluso egocéntrico José Daniel Ferrer, personaje que recibe las cifras más altas de financiamiento desde Estados Unidos, firmó una alianza con el mini grupúsculo autodenominado Partido Autónomo Pinero (PAP), para entre ambos llevar a cabo actividades provocativas en la región oriental de Cuba, ambición que persiguen los oficiales de la CIA especialistas en acciones subversivas.

La UNPACU fue creada en el año 2011 por José Daniel al salir de prisión en libertad condicional, siguiendo las instrucciones impartidas por funcionarios de la misión diplomática norteamericana en La Habana, de la cual es asiduo visitante. La tarea principal encomendada es ejecutar el mayor número posible de escándalos públicos y provocaciones en las calles del poblado donde reside, en un municipio semi rural de la provincia de Santiago de Cuba.

Para ese fin, recibe mensualmente miles de dólares procedentes de Miami, lo que ha causado disgustos y rivalidades con otros grupúsculos como las llamadas Damas de Blanco, cuya presidenta la inculta y grosera Berta Soler, ha tenido fuertes desavenencias con Ferrer, al no querer este respetar las reglas del juego establecidas por ella en la capital del país.

Para tener una idea clara de lo que intentan lograr los yanquis con esta indicación, basta con leer sus objetivos: “colaboración en la capacitación de los miembros y la divulgación de las actividades que se realicen en conjunto”, a otra cosa no pueden aspirar porque el protagonismo que permite acaudalar más dinero se los impide.

En períodos anteriores UNPACU pretendió buscar alianza con el casi inexistente grupito liderado por el “ayunante” mayor de América Latina, Guillermo Fariñas, de la provincia de Villa Clara, pero no ha podido cumplir con las orientaciones de la Sección de Intereses de Washington en La Habana, pues no tienen membresía ni interés en hacer acciones, cuando por solo reportar algunas virtuales les resulta suficiente para recibir cientos de dólares mensuales, permitiéndoles vivir cómodamente.

Si alguien duda de la veracidad de lo aquí expuesto, deberá repasar los cables secretos remitidos por la misión diplomática yanqui en La Habana, dados a conocer en el sitio Wikileaks, donde Jonathan Farrar, Jefe de la misma hasta hace solo unos días, escribió en el cable # 202438, fechado el 15 de abril del 2009, que: “Los disidentes están más preocupados por conseguir dinero que en llevar sus propuestas a sectores más amplios de la sociedad cubana”. En otra parte de ese mensaje asegura: “Muchos grupos de oposición son dominados por individuos con encumbrados egos que no trabajan bien en equipo, por lo que pueden ser fácilmente manipulados por la Seguridad cubana”… “Pese a sus afirmaciones de que representan a miles de cubanos, nosotros vemos muy pocas evidencias de ese apoyo”…
…“No vemos plataformas diseñadas para llegar a amplios sectores de la sociedad cubana, sino que más bien dirigen sus mayores esfuerzos a obtener recursos suficientes para solventar las necesidades del día a día de los principales organizadores y sus seguidores”…
“…Los disidentes son poco conocidos en Cuba, fuera del círculo de los diplomáticos extranjeros y la prensa”… “Dicho movimiento disidente está seriamente penetrado por la Seguridad del Estado”.
“Es improbable que desempeñen algún papel significativo en cualquier gobierno que asuma después de los Castro”.

Después de leer estos criterios de los mismos norteamericanos, ¿alguien podría darle credibilidad a lo expuesto por la bloquera Yoani Sánchez?

Cada cual puede sacar sus propias conclusiones; al fin y al cabo con ese cuento llevan ya 55 años sin ningún resultado.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.