A 125 anni da quel 14 marzo del 1892, nel quale uscì il giornale Patria, per unire e preparare i cubani alla necessaria guerra di liberazione, i giornalisti della Cuba libera e rivoluzionaria di oggi hanno aperto a Santiago di Cuba, davanti a Martí e a Fidel il cammino verso il X Congresso dell’Unione dei Giornalisti di Cuba, (UPEC), che si realizzerà il prossimo anno.
“A José Martí, Apostolo dei giornalisti cubani”, si leggeva sul nastro della corona di fiori collocata ai piedi della nicchia nel Mausoleo eretto all’Eroe Nazionale, che custodisce i suoi resti.
Con un fiore nelle mani, ognuno dei presenti ha inviato il più profondo messaggio d’amore all’invitto Comandante in Capo, davanti alla pietra tombale che custodisce le sue ceneri.
“Questo è solo una guida, una sorta d’appello, d’identificazione del campo d’azione che abbiamo davanti nell’urgente impegno d’assumere il giornalismo più critico, più profondo e analitico che il nostro popolo reclama”, ha detto dopo l’offerta di un fiore, il presidente della UPEC, Antonio Moltó Martorell.
“Era necessario venire a Santiago di Cuba, di fronte ai nostri due grandi paradigmi di giornalisti, patrioti ed eroi, per lasciare ben chiaro nel proclama di oggi verso il Congresso che si realizzerà nel 2018, la nostra fedeltà a un giornalismo pulito, veramente creatore, dedicato a servire i nostri compatrioti”, ha detto ancora.
Precedentemente, prima del termine della giornata per il Giorno della Stampa Cubana nella nazione, effettuata nel Salone delle Vetrate in Piazza della Rivoluzione, Maggiore Generale Antonio Maceo Grajales, diffondendo il proclama, Moltó Martorell ha indicato la sfida che, con l’esigenza della società cubana, è compresa negli scambi culturali e tecnologici del mondo.
Nella cerimonia presieduta dai membri del Comitato Centrale Lázaro Expósito Canto e Beatriz Jhonson Urrutia, primo segretario del Partito e presidente dell’organo di governo, rispettivamente nella provincia, con la presenza di vari Premi Nazionali di Giornalismo José Martí, è stato elogiato il lavoro di un gruppo di professionisti della città orientale
Cuba presenta un nuovo canale digitale d’informazione
In occasione del Giorno della Stampa Nazionale, 14 marzo, Cuba ha inaugurato il canale d’informazione Caribe, d’ alta definizione, hanno segnalato le fonti ufficiali.
Il Portale della Televisione Cubana ha annunciato che il Canale appare come prova dalle 8.30 alle 12.00, ora locale, e darà priorità alle trasmissioni dal vivo.
Caribe conterà agli inizi su spazi culturali e sportivi di 25 minuti, due frequenze di 15 minuti, con mostre di quel che accade in Internet, un telegiornale di un quarto d’ora e un riassunto dalle 23.30 alle 23.55, ora locale.
Il nome è un omaggio a una delle comunità etniche che ha abitato la regione prima della colonizzazione spagnola.
In suo onore sono stati nominati così i Giochi Sportivi (Caribe) dell’Università de L’Avana, che iniziarono grazie alla volontà del leader studentesco Julio Antonio Mella nella prima metà del XX secolo.