Il dottor Gabriel Danovitch, Professore dell’Università di Los Angeles, Stati Uniti, ha dichiarato a La Habana che Cuba deve essere orgogliosa dei suoi encomiabili risultati nei trapianti renali, nonostante il blocco e le difficoltà del paese.
Lo specialista in Nefrologia ha evidenziato i risultati di Cuba in questa costosa procedura, tanto da donatori vivi come da cadaveri che viene offerta in forma completamente gratuita e grazie all’altruismo dei donatori e dei familiari.
Danovitch che visita Cuba per la prima volta, ringrazia per le nuove relazioni che hanno avuto luogo tra i governi, le quali permettono di aprire possibilità di collaborazione, e ha manifestato la disponibilità a realizzare scambi scientifici con i colleghi cubani, “se hanno bisogno di me sarò qui”, ha enfatizzato.
Il rinomato esperto nordamericano ha detto che negli ultimi 10 anni ha lavorato con un gruppo di colleghi riguardo alla Dichiarazione di Istanbul, diretta a promuovere la donazione etica per il trapianto di organi e proteggere i diritti e la salute dai donatori, tanto vivi come morti.
Quel documento, elaborato nel 2008, l’hanno firmato circa 140 organizzazioni nazionali e ha l’obiettivo di evitare il traffico di organi e il trapianto con questo relazionato, ma anche di fornire alternative ai pazienti con necessità di ricevere un organo, ha chiarito.
Benché trattasse principalmente dei reni, si propone di riferirsi a tutti gli organi, ha detto l’esperto statunitense, che partecipa alla Giornata per il 50° anniversario della Nefrologia cubana, che si svolge da oggi e fino al sabato nel Centro Internazionale di Salute La Pradera.
La maggior parte dello sfruttamento e dell’abuso degli organi per i trapianti proviene principalmente dai reni, da lì l’importanza della dichiarazione, ha sottolineato il dottor Danovitch.
Nella prima giornata dell’appuntamento è stato reso omaggio al defunto Dottor Abelardo Buch López, fondatore della nefrologia a Cuba, e sono stati ricordati anche altri due fondatori: i professori Charles Magrans Buch e Reynaldo Mañalich Comas.
La dottoressa Betsy Llerena, presidentessa del comitato organizzatore, ha annunciato che il programma scientifico include lo sviluppo dei trapianti renali e gli aspetti da ampliare in futuro nel paese, le prospettive della Nefrologia e i disturbi del metabolismo osseo e minerale in pazienti con malattia renale cronica.
La sindrome cardio – renale, l’obesità e i reni, l’esperienza nell’uso dell’eritropoietina ricombinante cubana, e il passato,il presente e il futuro della Dialisi Peritoneale, sono altre tematiche da dibattere.
Nella sessione inaugurale, Jorge Pablo Alfonso Guerra, presidente della Società Cubana di Nefrologia ha fatto un resoconto storico della specialità nel paese, che attualmente conta su 51 servizi e più di 400 specialisti.
(Con informazione ACN) Traduzione: Redazione di El Moncada