Lo scorso 13 gennaio l’amministrazione dell’ex presidente Barack Obama ha rinnovato il decreto che dichiara il Venezuela «una minaccia inusuale e straordinaria» per la sicurezza interna del paese nordamericano.
Alla fine dello stesso mese l’Organizzazione non Governativa Freedom House, finanziata dal Dipartimento di Stato, ha pubblicato un rapporto che dichiara il Venezuela «un paese senza libertà».
Gli attacchi contro la Repubblica Bolivariana sono continuati il 6 febbraio, quando la stessa ONG ha chiesto azioni della comunità internazionale contro il Venezuela. La settimana seguente il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato il Vicepresidente Esecutivo, Tareck El Aissami, attraverso l’Ufficio di Controlo degli attivi stranieri (OFAC).
Il 18 febbraio il portavoce del Dipartimento di Stato, Mark Toner, ha firmato un comunicato che appoggia il dirigente dell’opposizione Leopoldo López, condannato dalla giustizia venezuelana per la sua responsabilità in azioni di violenza avvenute nel febbraio del 2014 nel paese, che provocarono la morte di 43 persone.
Seguendo questa linea, una risoluzione del Senato degli Stati Uniti, dettata il 28 febbraio scorso, ha appoggiato il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Luis Almagro, per l’applicazione della Carta Democrática Inter americana contro il Venezuela.
Il 2 marzo il vicesegretario al narcotraffico degli Stati Uniti, William Brownfield, ha pubblicato un rapporto attaccando le politiche anti droga del Venezuela.
Il giorno dopo il Dipartimento di Stato ha ignorato i passi avanti fatti dal paese sudamericano in termini di garanzia dei diritti umani nel suo rapporto sui Diritti Umani nel 2016.
Tutte queste azioni sono state respinte dalle autorità venezuelane nel più profondo rispetto del diritto internazionale e in difesa della sovranità nazionale.
Il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha denunciato il 21 marzo che il Dipartimento di Stato degli USA coordina con paesi della regione un intervento per violare la sovranità nazionale, nel tentativo di far crollare la Rivoluzione bolivariana.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha attivato tutti i suoi ambasciatori per appoggiare un intervento globale sul Venezuela, ha allarmato il Capo di Stato.
Nicolás Maduro ha chiamato il popolo venezuelano ad essere preparato con fermezza a difendere la dignità del paese.
Non accettiamo che nessuno intervenga nei temi interni del Venezuela !
Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela nella Repubblica di Cuba.