Il XXII Incontro Nazionale di Solidarietà con Cuba (MMSC) si è concluso domenica 19 con elogi agli apporti della Rivoluzione cubana ai paesi d’America, Asia e Africa.
I 450 delegati messicani e dei paesi dell’America riuniti nell’Università Obrera dalla capitale, hanno approvato la dichiarazione finale nella quale si indica la realizzazione del XXIII incontro a Toluca, uno Stato del Messico.
Il documento domanda al governo di Donald Trump, rispetto per la sovranità di Cuba e la restituzione del territorio della Base Navale di Guantánamo, nell’oriente cubano, divenuta un carcere e un centro di tortura.
Inoltre reclama l’eliminazione del brutale intervento contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela e la liberazione di Ana Belén Montes (detenuta dal FBI) per ordine di Washington.
Nella chiusura, Idania Ramos, dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), ha segnalato l’attiva partecipazione dei messicani nell’appoggio alla Rivoluzione e la loro ferma posizione contro l’ingiusto blocco nordamericano.
«Il blocco è uno dei principali ostacoli alla nostra strategia di sviluppo del paese», ha precisato.
Aleida Guevara, figlia di Ernesto Che Guevara, ha detto che il mondo vive momenti di cambio dove la solidarietà e l’amicizia vera risvegliano nella gioventù il senso della patria.
Poi ha ricordato che gli ideali del guerrigliero argentino – cubano, a 50 anni dal suo assassinio in Bolivia, hanno sempre molta vigenza e cinque decenni dopo la sua morte, la sua immagine persiste nell’immaginario di’intere generazioni.
Jesús Escamilla, dirigente del MMSC, ha detto a Prensa Latina che Cuba è un esempio di sovranità e resistenza alle avversità e di sviluppo a beneficio della sua società.
«Il Movimento Messicano di Solidarietà continua al fianco di questo popolo eroico e degno», ha sottolineato.
L’ evocazione del legato di Fidel del Che e la vigenza della loro ideologia rivoluzionaria sono state al centro delle due giornate di dibattito del XXII Incontro Nazionale Messicano di Solidarietà con Cuba.