Il candidato progressista di Alianza Pais, Lenin Moreno, ha vinto le elezioni presidenziali in Ecuador.
Con il 98.45% dei voti scrutinati, Lenin ha sconfitto l’ex banchiere Guillermo Lasso, candidato della coalizione di destra CREO-SUMO con il 51.14% contro il 48.%, secondo quanto affermato dal Consiglio elettorale Nazionale.
Come ampiamente previsto, il candidato vice-presidente della destra, Andres Paez, ha chiesto un riconteggio, anche se il CNE ha affermato in una nota che il processo è stato totalmente trasparente e senza alcun problema, chiedendo a tutti di rispettare l’esito democratico del voto.
Lenin Moreno, ex vice presidente dal 2007 al 2013, continuerà ed espanderà i programmi intrapresi dal presidente Rafael Correa, prima di divenire l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Commissione Disability and Accessibility.
Jorge Glass, che ha avuto ruoli di amministrazione nelle presidenze , sarà vice-presidente del nuovo governo che si inaugurerà il 24 maggio.
La vittoria di Lenin Moreno è significativa non solo nel senso di continuità dei 10 anni di Rivoluzione cittadina intrapresa da Rafael Correa, ma per tutta la regione e i processi d’integrazione intrapresi nelle ultime decadi. L’Ecaudor mantiene il suo indirizzo progressista e sovranista, al contrario di quello che è accaduto nel 2016 in Argentina, con la vittoria di Macri, e in Brasile, con il colpo di stato parlamentare contro Dilma.
Dopo decenni di instabilità e povertà estrema, Alianza Pais e la presidenza Correa ha portato fuori dalla povertà oltre un milione di persone, triplicato gli introiti fiscali, allargato a dismisura il sistema sanitario e d’istruzione.
Le elezioni di domenica erano il secondo turno, dopo che Moreno aveva mancato la vittoria al primo turno per meno di 0,7% dei voti.
“E’ un momento decisivo per la regione per la reazione dell’estrema destra in questi anni. Le elezioni in Ecuador sono molto importanti”, aveva dichiarato Correa poco prima di votare.
I sostenitori di Moreno hanno festeggiato l’esito delle elezioni nel nord di Quito, fuori il quartier generale di Alianza Pais. Le elezioni sono state monitorate da osservatori internazionali, compreso l’ex presidente dell’Uruguay Jose “Pepe” Mujica, per conto dell’UNASUR. Mujica ha confermato che tutto il processo elettorale si è svolto nella massima trasparenza.