La strategia e gli apporti di Cuba in materia di protezione civile, e in maniera specifica come affrontare fenomeni meteorologici estremi, sono stati segnalati a Sancti Spíritus da rappresentanti della Unione Europea e del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD), che hanno realizzato vari incontri con le autorità e la popolazione nelle zone comprese nella conca dei fiumi Zaza y Agabama.
Virgine André, responsabile della Direzione Generale del Dipartimento degli Aiuti Umanitari e la Protezione Civile della Commissione Europea, ha valutato i risultati nel territorio dell’implementazione del progetto per il Rafforzamento del Sistema d’Allerta Anticipata (Forsat) nelle conche citate con benefici per circa 40.000 abitanti di varie comunità di Villa Clara e Sancti Spíritus, che vengono sistematicamente danneggiate dalle inondazioni.
Accompagnata da Arlen Cordero, funzionaria dell’Unione Europea, da Rosendo Mesías, Ufficiale Nazionale di Rischi e Disastri del PNUD in Cuba, Virgine André ha parlato con specialisti dell’Unità dell’Ambiente, del Citma, dell’Università José Martí, del Centro Meteorologico Provinciale, della Delegazione Provinciale delle Risorse Idrauliche e della Difesa Civile in Sancti Spíritus, tra l’altro ed ha realizzato un esteso percorso delle due zone.
L’esperta dell’Unione Europea ha risaltato il lavoro di preparazione del personale incaricato d’offrire sicurezza alle famiglie e la garanzia che rappresenta la moderna tecnologia destinata al progetto, capace d’apportare informazioni in tempo reale sul comportamento piovoso e sulle sue conseguenze.
Come parte dell’implementazione del Forsat, nei territori delle due province centrali sono stati creati centri di gestione per la riduzione dei rischi e dei punti d’allerta anticipata e, in maniera scaglionata, s’installeranno stazioni idrologiche automatiche e si amplierà il servizio satellitare dell’Istituto di Meteorologia.