Quito — Il primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, Miguel Díaz-Canel, è giunto in questa capitale per partecipare all’insediamento del mandatario ecuadoriano eletto, Lenín Moreno.
Díaz-Canel al suo arrivo all’aeroporto internazionale Mariscal Sucre, dove è stato ricevuto dal cancelliere ecuadoriano, Guillaume Long, ha detto: «Giungendo in questa bella terra delle Ande giunga il nostro fraterno e caldo saluto al popolo dell’Ecuador!»
Poi ha felicitato Moreno per il suo trionfo nelle elezioni definite con il ballottaggio il 2 aprile e il governante Movimento Alianza PAIS, la forza politica protagonista di questa importante vittoria delle forze della sinistra, che supera i confini dell’Ecuador ed è una vittoria di tutta l’America Latina in un momento cruciale della nostra storia.
Il primo vice mandatario ha sottolineato che Cuba va alla nomina ufficiale difendendo – con molta priorità- l’unità regionale.
«Per questo chiamiamo tutti i paesi del mondo ad osservare strettamente il proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace e in questo impegno d’integrazione latinoamericana riconosciamo l’importante ruolo che gioca l’Ecuador», ha segnalato.
Inoltre ha confermato la volontà e la decisione de L’Avana d’appoggiare il nuovo governo ecuadoriano negli scambi economici e sociali propiziati dalla Rivoluzione Cittadina guidata per poco più di dieci anni dall’uscente capo di Stato, Rafael Correa.
«Ratifichiamo il nostro desiderio, la nostra ansia e la sicurezza che continueremo ad avanzare per approfondire e ampliare le nostre relazioni economiche e sociali ed anche di cooperazione», ha concluso.
Le delegazione cubana è stata la seconda a giungere in questa nazione sudamericana per assistere al programma del giuramento di Lenín Moreno, realizzato nell’Assemblea Nazionale.
Prima della delegazione cubana è giunta quella vietnamita e la rappresentazione della Russia ha seguito quella di Cuba.
La viceministro delle Relazioni estere di Cuba, Ana Teresita González, e l’ambasciatore de Lavana a Quito, Rafael Dausá, accompagnano Díaz-Canel nel suo soggiorno.
Nella notte Correa ha offerto una cena ufficiale alle delegazioni di visitatori e dopo il suo insediamento, il nuovo Capo di Stato offrirà un pranzo agli ospiti.
Miguel Díaz-Canel ha reso omaggio al leader ecuadoriano Eloy Alfaro
25.05 – Il primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha posto una corona di fiori davanti al monumento a Eloy Alfaro, leader della rivoluzione liberale del Ecuador.
La cerimonia, realizzata nel Parco El Ejido (al centro-nord di Quito), dove si trova la scultura, ha aperto le attività del vice mandatario in visita, prima della sua partecipazione all’insediamento del presidente eletto ecuadoriano, Lenín Moreno.
Hanno accompagnato Dìaz Canel nell’offerta di fiori, la vice ministra delle Relazioni Estere di Cuba, Ana Teresita González, l’ambasciatore de L’Avana a Quito, Rafael Dausá, e la capo della Brigata medica cubana in Ecuador, María Isabel Martínez.
Decine di cittadini della capitale del paese che si trovavano vicini al Palazzo Legislativo, si sono avvicinati per esprimere parole d’affetto e inviare saluti al popolo e al governo dell’Isola dei Caraibi.
Dopo l’offerta di fiori, Díaz-Canel e i suoi accompagnatori sono andati nella sala Nela Martínez dell’Assemblea Nazionale per l’investitura.
Dal suo arrivo a Quito, il vice mandatario cubano ha realizzato altre attività: ha posto una corona di fiori davanti al monumento all’Eroe nazionale di Cuba, José Martí, ed ha realizzato un incontro fraterno con il suo omologo ecuadoriano, Jorge Glas, nominato nuovamente per questo incarico nel periodo di quattro anni iniziato ieri, mercoledì 24 maggio.
Inoltre ha incontrato il capo di Stato di Haiti, Jovenel Moise, con il quale ha analizzato lo stato delle relazioni bilaterali ed ha reiterato l’impegno di mantenere la cooperazione nelle aree definite tra le due parti.
Al suo arrivo a Quito, Díaz-Canel ha espresso i suoi complimenti al nuovo presidente Lenín Moreno, ha ratificato la volontà e la decisione del suo governo di stringere i vincoli bilaterali ed ha risaltato la vocazione per l’integrazione latinoamericana delle due nazioni.
«Cuba chiama tutti i paesi del mondo alla stretta osservazione dei precetti del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace», ha indicato, parlando dall’aeroporto internazionale della capitale, il Mariscal Sucre, dov’è stato ricevuto dal cancelliere Guillaume Long.
La delegazione ha partecipato alla cena ufficiale offerta dall’ex presidente Rafael Correa e al pranzo per il nuovo mandatario.
Díaz-Canel ha incontrato i medici cubani che collaborano in Ecuador
26.05 – Il primo vicepresidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha messo in risalto in questa capitale l’altruismo del personale della salute di Cuba e soprattutto di coloro che portano la scienza agli altri popoli, come in Ecuador.
In un incontro con i membri della brigata medica cubana che collabora in questo paese sudamericano, il dirigente ha felicitato il collettivo che collabora in questo paese sudamericano, per il suo sforzo e i successi ottenuti.
«Quello che fate è molto positivo, emancipatore, e non lo fa quasi nessun altro nel mondo, ha sottolineato, e la gente deve conoscere le storie di vita, delle famiglie, e i problemi che lasciate in Cuba e le difficoltà che affrontate nei luoghi in cui collaborate, ed anche i ringraziamenti di coloro che assistite», ha affermato.
Poi ha indicato che il lavoro dei collaboratori della salute al di fuori del territorio nazionale è motivo d’orgoglio del popolo e del governo dell’Isola.
«Voi siete capaci di crescere e dimostrare che esiste una dignità umana che non ha nulla a che vedere con le cose materiali, ma sì con i sentimenti e le convinzioni (…) un riconoscimento e il nostro rispetto vanno a coloro che qui hanno seminato e raccolto», ha segnalato ancora.
Nella cornice dell’incontro realizzato a Quito, il primo vicepresidente è stato nominato membro d’onore della Brigata Medica cubana in questa nazione sudamericana in una cerimonia terminata con la consegna di un camice bianco.
La capo della Brigata Medica, María Isabel Martínez, ha detto che questa condizione gli è stata data perchè ha fomentato i programmi di salute in ogni territorio, la lotta contro le zanzare e il programma materno infantile, oltre al lavoro per il perfezionamento della docenza medica e superiore, e lo sforzo per preparare il settore della salute nell’affrontare la sovversione del nemico.
«Oggi le consegniamo il nostro camice bianco perchè da oggi lei sia un membro di questo esercito di camici bianchi del nostro Comandante in Capo Fidel Castro», ha assicurato la Dott. Martínez.
La stessa distinzione è stata ricevuta precedentemente dello stesso leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, dal comandante della Rivoluzione, fondatore della medicina rurale e dall’ex ministro di salute José Ramón Balaguer, oltre che dal rappresentante dei lavoratori cubani, oggi vicepresidente del Consiglio di Stato, Salvador Valdés Mesa, ha precisato.
La presenza del vice mandatario a Quito è stata l’occasione per consegnare a due membri del collettivo di salute la medaglia Manuel Piti Fajardo per una carriera meritevole.
Pedro Manuel Masik, specialista in Medicina Generale Integrale, con 11 anni di missioni internazionaliste in paesi come Niger, Venezuela, Burkina Faso ed Ecuador, e Oneida Toirac, medico generale integrale con 27 anni d’esperienza, vittima del terremoto dell’aprile 2016 e protagonista del riscatto dei compagni morti nel terremoto, sono stati decorati.
L’incontro con i medici cubani al quale ha partecipato anche l’ambasciatore de L’Avana a Quito, Rafael Dausá, è stato parte delle attività finali della visita ufficiale di Díaz-Canel in Ecuador, iniziata lo scorso 23 maggio, in occasione dell’insediamento del nuovo presidente del paese, Lenín Moreno.