In uno sforzo per mantenere alta la concentrazione sul tema e dopo il rapporto durissimo delle Nazioni Unite, Papa Francesco ha scritto una lettera di incoraggiamento all’attivista indigena e parlamentare Milagro Sala, nelle carceri argentine da un anno per accuse generalmente riconosciute come non sostanziali.

Sala è stata arrestata il 16 gennaio 2016 dopo una protesta di oltre un mese contro le politiche neo-liberali del Governatore Gerardo Morales, stretto alleato del Presidente Mauricio Macri. Le autorità politiche dello stato del Jujuy hanno accusato Sala di corruzione e di “aver usato metodi autoritari e violenti”.

All’inizio di questo mese, Sala ha dichiarato che lei ed altre prigioniere sono state torturare e ha minacciato il suicidio. Il Papa ha deciso con questa lettera di prendere posizione.

Scritta a mano e personalmente si legge nei passaggi citati da Telesur: “Sono stato informato di alcune cose e comprendo la tua sofferenza e il dolore”.

Nonostante gli innumerevoli proclami per una liberazione, le autorità argentine sono rimaste fino ad oggi silenti. La lettera di Francesco segue il durissimo rapporto della Commissione delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie e il prossimo incontro della Commissione inter-americana dei diritti umani  a Buenos Aires per discutere della questione.