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Il Ministro per il Commercio Estero del Venezuela, Jesus Faria, ha ringraziato la Russia per l’aiuto accordato nel contrasto alla crisi alimentare. Una crisi cavalcata, promossa e strumentalizzata dall’opposizione di destra che tenta in ogni modo di destabilizzare il governo socialista.
La Russia, secondo un accordo stilato a maggio, consegnerà al Venezuela 60000 tonnellate di grano al mese.
Secondo quanto affermato da Faria l’accordo è fondamentale per il Venezuela. Permetterà ai cittadini di avere accesso ai prodotti alimentari di base.
«Si tratta di un accordo molto importante – ha spiegato il ministro a Sputnik – e di una posizione costruttiva che ha assunto la Russia favorendo il dialogo, la convivenza pacifica e il rispetto della democrazia nel nostro paese».
Faria ha anche spiegato che il problema della carenza di cibo nel paese è alimentato dal contrabbando favorito dall’opposizione che controlla oltre 750 compagnie offshore, attraverso le quali le importazioni di materie prime alimentari vengono re-indirizzate esclusivamente verso il settore privato.
Nell’ambito dell’accordo è stato inoltre stabilito che saranno impiantate in Venezuela cinque nuove società per la produzione di veicoli industriali russi.
Carlos Rafael Faria Tortosam, capo della missione diplomatica venezuelana in Russia, ha indicato che il Venezuela è pronto ad espandere le esportazioni alimentari in Russia.
«Siamo in grado di consegnare manghi e agrumi come arance e mandarini. La Russia consuma molti succhi di frutta tropicali, quindi ci sono ampie opportunità di cooperazione», ha spiegato Tortosam ai microfoni di Sputnik.
Nel tentativo di affrontare la crisi, il Venezuela sta cercando di formare nuovi partenariati commerciali. Oltre all’accordo con la Russia, il Venezuela ha firmato accordi di cooperazione con la Cina, Trinidad e Tobago e la Palestina.