ONU: Cuba x il dialogo e la cooperazione sui Diritti Umani

L’ambasciatore  di Cuba preso la ONU a Ginevra, Pedro Luis Pedroso, ha difeso il dialogo e la cooperazione  come elementi chiave  per promuovere in modo efficace tutti i diritti umani nel mondo, hanno informato le fonti diplomatiche.


«La messa a fuoco del dialogo e la cooperazione deve imperare per promuovere in modo efficace tutti i diritti umani in ogni parte del mondo ugualmente », ha sostenuto intervenendo nel 35º periodo ordinario di sessioni del Consiglio dei Diritti Umani.

Il rappresentante diplomatico dell’Isola ha espresso  la sua fiducia che  «I principi d’imparzialità e obiettività prevalgano nell’impegno del mandato dell’ Alto Commissario”.

Inoltre ha richiesto d’implementare gli impegni e le risoluzioni di questo organo per migliorare la distribuzione geografica del personale del suo ufficio, e specialmente lo squilibrio nei posti dei dirigenti superiori.

Cuba storicamente ha mantenuto una permanente cooperazione con i provvedimenti speciali del Consiglio dei Diritti Umani  e questo non si circoscrive solo ricevendo le sue visite, ma anche nella risposta alle richieste d’informazioni formulate e la remissione dei criteri su questioni tematiche, con il fine d’elaborare le rispettive relazioni».

L’ambasciatore ha affermato che L’Avana ha espresso la sua volontà di continuare ad ampliare gli spazi di cooperazione con i procedimenti speciali, considerando l’osservanza del principio di sovranità dello Stato e nella cornice del compimento dei principi d’obiettività, imparzialità e trasparenza che deve primeggiare nell’esecuzione di questi meccanismi nello svolgimento del mandato.

Pedroso ha parlato del tema del Venezuela ed ha richiamato al termine di ogni intromissione nei temi interni della nazione sudamericana.

«Reclamiamo l’assoluto rispetto della sovranità, l’ordine costituzionale e la libera determinazione dei venezuelani», ha sostenuto.

Il rappresentante diplomatico ha invitato al rispetto del diritto legittimo del popolo venezuelano di continuare a costruire il modello sociale che la Rivoluzione Bolivariana porta fomenta e di riconoscere gli sforzi del governo per far sì che  prevalgano l’intesa e la pace».

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