Cuba ha ratificato qui ieri, martedì 13, il suo impegno con l’attenzione all’infanzia, durante l’installazione della sessione annuale della Giunta Esecutiva del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, UNICEF.
Nel suo intervento, la diplomatica cubana Biana Leyva ha affermato che i bambini e i giovani occupano un ruolo centrale nel lavoro dell’Isola per implementare l’Agenda 2030 di Sviluppo Sostenibile.
«Tutto questo nonostante l’esistenza sistematica di un blocco economico, commerciale e finanziario al quale il mio paese è sottoposto», ha affermato, indicando l’assedio imposto dagli Stati Uniti da più di mezzo secolo.
In accordo con la diplomatica, grazie alla sua volontà politica in questo settore, il governo di Cuba lavora per mantenere le conquiste realizzate nel campo della protezione dell’infanzia e l’adolescenza, tra le quali la dichiarazione nel 2015 di “Paese libero dalla trasmissione materno- infantile del VIH/Sida e della sifilide congenita”, la prima nazione che lo ha ottenuto.
«Inoltre per il nono anno consecutivo, l’Isola dei Caraibi ha ottenuto un tasso di mortalità infantile al disotto di cinque per ogni mille nati vivi», ha detto.
Nella giornata inaugurale della sessione UNICEF, la rappresentante ha reiterato la disposizione di Cuba di continuare a rinforzare la cooperazione Sud- Sud, partendo dalle sue potenzialità e le esperienze, soprattutto nella salute, l’educazione e la protezione dei bambini in situazioni di disastri.
«Noi lavoriamo con UNICEF alle documentazioni dell’esperienza cubana, con l’obiettivo di condividerle con altri paesi e regioni del mondo», ha segnalato ancora.