Come riconoscimento alla stabilità del lavoro realizzato nella provincia per assicurare uno dei programmi più altruisti creati dalla Rivoluzione, Pinar del Río è stata la sede della cerimonia nazionale in omaggio ai donatori volontari di sangue.
Con più di 24000 donazioni realizzate negli ultimi 12 mesi, il territorio spicca nel paese non solo perché copre le necessità delle sue istituzioni di salute e per l’apporto di 7880 litri di plasma per l’industria dei medicinali, ma per la sistematicità che ottiene in un impegno che ogni giorno contribuisce a salvare vite.
Carlos Rafael Miranda, coordinatore nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR), ha spiegato a Granma che il sangue che si somministra ai pazienti nelle sale operatorie o nelle sale d’emergenza, non si può immagazzinare.
«Lo dobbiamo avere nel momento in cui è necessario e per questo è una battaglia molto forte la nostra, per ottenere la sistematicità».
Poi ha segnalato che tutte le province realizzano i loro piani di donazioni in maniera periodica da 56 mesi, anche se all’interno ci sono municipi che ancora non lo fanno.
Durante l’attività, effettuata davanti al monumento di Las Taironas, eretto in ricordo del combattimento che le truppe d’invasione di Antonio Maceo sferrarono in questo luogo, Vueltabajo è stata riconosciuta avanguardia nel programma e i territori di Holguín e Cienfuegos con il municipio speciale Isola della Gioventù, sono stati segnalati meritevoli.
Inoltre sono state riconosciute la provincia de La Habana per i volumi di donazioni che ottiene ogni anno, la Federazione Studentesca Universitaria e l’Unione dei Giovani Comunisti, per il ruolo che hanno svolto nell’incorporazione di nuovi donatori.
Al rispetto, il coordinatore nazionale dei CDR, ha segnalato che nel paese esistono più di 100 distaccamenti di donatori volontari formati da giovani.
«Questo è un compito che assicura la continuità», ha affermato.
Era presente alla cerimonia una rappresentazione di circa 500 donatori volontari della provincia, con Roberto Morales Ojeda, ministro di Salute Pubblica, e le principali autorità del Partito e del Governo nel territorio.