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Da oltre due mesi il Venezuela è colpito da un’ondata di violenza e terrore scatenata dall’opposizione con l’obiettivo di rovesciare il governo socialista guidato da Nicolas Maduro.
Secondo la narrazione post-veritiera dominante, invece, si tratta di manifestazioni pacifiche e quasi spontanee. Sarebbe un intero popolo in rivolta nei confronti di un governo inetto e corrotto.
La situazione reale sul campo è molto diversa. Antonio Benavides Torres, comandante della Guardia Nazionale Bolivariana (GNB), ha reso noto che negli ultimi 70 giorni si sono verificati ben 1093 atti violenti.
Intervistato dal giornalista Jose Vicente Rangel, il militare venezuelano, ha informato che in totale sono state 600mila le persone che hanno preso parte alle proteste anti-governative. Numero che rappresenta l’1,87% della popolazione venezuelana.
«45 agenti della Guardia Nazionale Bolivariana – ha denunciato Benavides Torres – sono stati feriti con armi da fuoco, mentre altri 252 hanno subito lesioni o ustioni. La Guardia Nazionale Bolivariana è stata oggetto di un’aggressione sfrenata da parte di settori radicali e violenti; tuttavia, non ci siamo demoralizzati perché i nostri uomini hanno svolto il proprio lavoro in maniera stoica, con valore e con senso di appartenenza verso la nostra istituzione e il paese».
Il comandante ha inoltre segnalato che per il mantenimento dell’ordine pubblico sono strati impegnati 12000 funzionari al giorno, dei 75000 che formano parte dell’intero corpo militare. Un numero variabile visto che il Venezuela si trova ad affrontare un vero e proprio assedio. Una guerra non convenzionale formalmente non dichiarata.
«Abbiamo visto negli ultimi due mesi – ha spiegato il comandante della GNB – un atteggiamento ostile, violento, di un gruppo di persone che ha utilizzato finanche dei minori al fine di mantenere il paese in uno stato di inquietudine e terrore».
Somministrano droga a giovani pagati dalla destra venezuelana
15.05 Giovani sovvenzionati dall’opposizione venezuelana per l’esecuzione di azioni violente consumano Captagon, una droga simile a quella ingerita dai combattenti del gruppo terrorista Isis, denunciò oggi qui il generale di Brigata José Castillo.
Il presidente dell’Ufficio Nazionale Antidroga informò che prove cliniche confermarono la presenza dell’anfetamina in detenuti durante i tumulti sulle strade che finanziano ed organizzano leader della destra.
Inoltre rimarcò che questa sostanza nociva la distribuiscono persone negligenti tra i gruppi violenti, che cercano di produrre il caos in varie città del Venezuela.
Droghe simili al Captagon si somministrarono ai soldati nazisti che parteciparono alla Seconda Guerra Mondiale per elevare drasticamente il loro rendimento nel campo di battaglia, riferì Castillo.
L’alto ufficiale militare ha sottolineato inoltre che quelli che ricevono i narcotici utilizzano artefatti piromani, esplosivi ed armi, per questo costituiscono una minaccia per loro stessi e gli organismi di sicurezza cittadina.
Nel concludere, sollecitò la popolazione ad evitare che si diffonda questo fenomeno nel territorio nazionale, perché attenta contro i bambini ed i giovani venezuelani.
da Prensa Latina