Domenica 2 luglio, nel teatro Teresa Carreño, il presidente bolivariano Nicolás Maduro in occasione della celebrazione del 14º anniversario della Missione Robinson, grazie alla quale sono state alfabetizzate circa 1.800.000 persone, ha fatto importanti annunci e riflessioni.
Durante la manifestazione trasmessa per radio e televisione, il mandatario ha annunciato l’ incremento del 50 % del salario minimo e delle altre tavole salariali dei lavoratori dell’amministrazione pubblica. La decisione diventerà effettiva da questo mese e include maestri, medici, pompieri, poliziotti, militari e altri settori dell’universo lavorativo.
Con questo incremento salariale sono già 16 quelli assegnati durante la gestione del presidente Maduro, e 38 quelli realizzati dalla Rivoluzione Bolivariana dal 1999.
Nicolás Maduro ha fatto allusione all’importanza di dichiarare la guerra agli speculatori. «Per questo, ha detto, sto incaricando alla Commissione Presidenziale della Costituente una consultazione nazionale per una legge e per un congiunto d’azioni della Costituente che regolarizzino i prezzi e castighino severamente la speculazione».
Il presidente bolivariano ha parlato in termini «pugno d’acciaio contro gli speculatori», ed ha spiegato ancora una volta la necessità di un’Assemblea Costituente che ponga fine alla spirale di violenza mai vista prima nel paese, ai tentativi di colpo di Stato e alla guerra economica.
«Datemi la Costituente, ha indicato, e andiamo alla battaglia dei prezzi» poi si è riferito al processo, che avrà fine il prossimo 30 luglio, quando saranno eletti 550 responsabili della costituente, come il cammino verso il benessere del popolo.
«Stiamo già lavorando al grande piano di recupero economico che porteremo avanti con il potere della Costituente. Per questo: Costituente o niente!
Necessitiamo la forza costituente per proteggere e creare posti di lavoro utili al paese e stabili per le famiglie venezuelane».
Il mandatario ha approvato un significativo ammontare finanziario per rinforzare la Missione Robinson, perché il paese necessita alfabetizzare e continuare a preparare molti dei suoi figli.
Ugualmente ha dedicato una parte importante del suo intervento al protagonismo della gioventù e al valore della nuova iniziativa del governo (la «chamba» giovanile), grazie alla quale si potranno riportare e incontrare lavori utili che oggi non si praticano.
«La Rivoluzione, ha ricordato, chiama le sue nuove generazioni per far sì che s’intraprendano cose belle, mai l’odio.