Venezuela: Amnesty International ignora le violenze

Fabrizio Verde http://www.lantidiplomatico.it

L’attacco al Venezuela continua con inaudita virulenza. Il paese sudamericano è assediato: all’interno da un’opposizione golpista che attraverso crescenti attacchi terroristici cerca la destabilizzazione dopo che è sostanzialmente fallito il tentativo di arrivare a una caduta del governo Maduro strozzando l’economia, bloccando la produzione in una fase delicata in cui il rezzo del petrolio ha subito una drastica caduta.

Dall’esterno, il Venezuela è attaccato senza soluzione di continuità dal circuito mediatico mainstream e dai principali partito governativi in Europa. La situazione politica nella patria che fu di Bolivar e Chavez, viene letteralmente stravolta. La prima fase del lavoro sporco è portata avanti dai principali media come ‘La Repubblica, ‘Il Corriere della Sera’, ‘La Stampa’, ‘Il Fatto Quotidiano’, coadiuvati dalla tv di Stato, stravolgendo i fatti che si susseguono a Caracas. Le manifestazioni violente vengono raccontate come pacifiche, i morti a causa delle azioni terroristiche organizzate dall’opposizione di destra imputati all’azione repressiva del governo Maduro. Il paese viene descritto alla fame, ma non vengono riportati gli assalti ai magazzini dove gli oppositori distruggono tonnellate di cibo pronto per essere immesso in commercio. Che viene definito a ogni piè sospinto come ‘regime’. Sinistro parallelo con quanto accaduto in precedenza con Gheddafi e Assad. L’intento è quello di preparare l’opinione pubblica all’idea dell’invasione ‘umanitaria’?

La deformazione della verità continua imperterrita nonostante le smentite arrivino ormai dallo stesso campo avverso al chavismo: appena ieri l’ambasciata statunitense a Caracas ha diramato un comunicato dove allerta i cittadini nordamericani circa le manifestazioni dell’opposizione. Queste sono violente e tutt’altro che pacifiche, quindi i cittadini statunitensi sono invitanti a starne alla larga. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il giornalista Ramon Camacho, molto seguito negli ambienti dell’opposizione venezuelana, che ha invitato i venezuelani a stare lontano dall’autostrada ‘Francisco Fajardo’, dove terroristi vicini alla MUD hanno attaccato la Guardia Nazionale Bolivariana con armi da fuoco.

Se lo affermano loro, quando si accorgeranno di questo i media mainstream italiani? ‘La Repubblica’, ‘il Fatto Quotidiano’ e ‘Corriere della Sera’ in primis. Quando condanneranno le azioni terroristiche in Venezuela ineffabili ONG come Amnesty International?

In seguito alla narrazione post-veritiera del circuito mainstream entra in campo la politica: attraverso risoluzioni o interrogazioni parlamentari, spesso basate sulle notizie distorte tratte dai media, il Partito Democratico, così come i partiti di destra, chiedono al governo di condannare la ‘repressione del regime di Maduro’, oppure di prendere iniziative affinché venga ‘ristabilita la legalità’. Di agire presso il governo di Caracas per salvaguardare la comunità italiana.

Insomma, azioni strumentali volte a sommare ingerenze nefaste, alle azioni eversive organizzate dall’opposizione fascista.

Un modus operandi che legittima le azioni di crescente violenza terrorista poste in essere dall’opposizione al chavismo che si sente sempre più legittimata anche a compiere barbarie come l’omicidio a sangue freddo. L’ultima vittima dell’odio fascista risponde al nome di Jose Rivas Aranguen, candidato all’Assemblea Costituente, freddato con 11 colpi di pistola al volto mentre si apprestava a intervenire in un comizio organizzato a Maracay, nello Stato Aragua.

Questo è il fascismo reale che agisce in Venezuela e viene sostenuto e legittimato dai media mainstream italiani e il Partito Democratico.

Quello stesso fascismo reale che ha prodotto il barbaro assassinio del giovane lavoratore Orlando Figuera, dapprima accoltellato e poi dato alle fiamme perché colpevole di essere nero e chavista.

Quello stesso fascismo reale che produce attentati contro la Guardia Nazionale Bolivariana e linciaggi contro i chavisti.

A questo punto ci chiediamo: dov’è Amnesty International, dove sono le ONG, dove sono finiti i professionisti dei diritti umani? I nostri media perché continuano a mistificare? E il Partito Democratico cosa fa? In Italia si schiera a parole contro il fascismo, mentre lo sostiene in Venezuela?

P.s. Su Amnesty International che, come in passato soprattutto per il caso di Libia e Siria, ha scelto la via di testa di ponte dell’interventismo “umanitario” vi è questa importante lettera aperta a prima firma Adolfo Pérez Esquivel – Premio Nobel per la pace 1980. Carcerato e torturato dalla dittatura argentina.

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