Emir Sader* | da alainet.org Traduzione di Marx21.it
La destra brasiliana ha architettato il colpo di Stato contro i governi guidati dal Partito dei Lavoratori-PT, ma ora non sa che fare con il proprio governo. La sinistra ha prodotto Lula e la destra non sa che fare con Lula.
La destra non sa se intende proseguire con Temer come presidente o avviare la delicata operazione della sua sostituzione. Molti settori della destra brasiliana ormai considerano Temer un cadavere politico, ma il suo cattivo odore non è ancora sufficiente perché si generi una nuova unità tra i golpisti brasiliani allo scopo di sostituirlo.
Anche con Lula la destra non sa che cosa fare. Ha provato a farlo condannare, ma il rischio è quello di renderlo ancora più popolare e oggetto di un sostegno ancora più diffuso nel paese, in quanto vittima di un processo senza fondamento, senza prove. E con il rischio di non riuscire a mantenere la condanna e che l’attacco si tramuti in un fiasco, con le conseguenze peggiori per la destra brasiliana. O dovere affrontare Lula come candidato, con tutte le possibilità di perdere nuovamente.
Perché una figura come quella di Lula non si elimina così, come piacerebbe alla destra, magicamente, mediante la sentenza di un giudice di quinta categoria. Lula è già definitivamente iscritto nella storia del Brasile, come il suo presidente più popolare, più importante nella vita di tutti i brasiliani. Inoltre, Lula è il più importante leader politico della sinistra contemporanea su scala mondiale.
Qualunque sia l’esito dei procedimenti giudiziari contro Lula, egli continuerà ad essere la personalità decisiva per il futuro del Brasile. Lo è stato come candidato favorito e come presidente del Brasile confermato due volte, e lo sarà anche in futuro. Nulla di importante succederà in Brasile senza la presenza e la posizione determinante di Lula, talmente onnipresente è la sua immagine.
La destra, molto disturbata, dovrà sempre fare riferimento a Lula come al proprio maggiore nemico.
La sinistra, come al proprio dirigente fondamentale. I media, come alla figura più nota e riconosciuta in Brasile. Il popolo brasiliano, perché pone in lui la speranza e la fiducia di potere riconquistare i propri diritti e la sua autostima.
La storia brasiliana continua e Lula avrà in essa sempre un ruolo fondamentale. Se sarà candidato, ha tutte le possibilità di vincere di nuovo e, come dice lui, di fare di più e meglio nel governo. Se impedito a candidarsi, di dirigere le forze della sinistra nelle sue lotte future.
Non si può imprigionare la speranza, non si può condannare la volontà del popolo di riprendere la strada delle trasformazioni democratiche in Brasile. La storia non si riduce alla decisione arbitraria di un giudice fantoccio della destra e dell’Impero. Il destino del Brasile non si adatta alle campagne dei media oligarchici.
Lula e la sinistra brasiliana sono il risultato delle lotte del popolo per i propri diritti. La miseria, la povertà, la fame, la disuguaglianza, l’esclusione sociale, prodotte dalla destra brasiliana nel corso dei secoli, che avevano fatto del Brasile il paese più diseguale del continente più diseguale al mondo; hanno generato anche le lotte per la giustizia sociale e per i diritti di tutti, la leadership della lotta e le forze della sinistra brasiliana.
Per quanto si cerchi di screditare la figura di Lula, per quanto si tenti di condannarlo, anche senza prove, l’influenza, la capacità di convincimento dei brasiliani da parte di Lula solo aumenta, in contrapposizione ad un governo nato dal golpe che sta cercando di liquidare tutto ciò che di buono hanno fatto i governi del PT. Oggi, la grande maggioranza ormai considera nuovamente la questione sociale come la più importante del paese. Il rifiuto del pacchetto crudele di progetti del governo Temer è schiacciante e, con esso, l’aumento del consenso a Lula, che si contrappone alla sottrazione al popolo di tutti i suoi diritti.
Che giuridicamente la destra possa cancellare l’immagine di Lula dalla testa delle persone e lo stesso Lula come leader politico e delle masse dalla storia del Brasile, è pura illusione. Si può infliggere qualsiasi condanna, sostenere qualsiasi accusa senza prove, ma la vita reale è diversa. Il paese reale è fatto di coscienza politica, di lotta per i diritti sociali e la democrazia. Nel paese reale Lula svolge un ruolo fondamentale nella storia, passata, presente e futura del Brasile. (A riprova, la rivista della destra Veja ha intervistato i suoi lettori sul futuro di Lula e il risultato è eloquente: per il 14% egli sarà incarcerato, per l’86% sarà presidente del Brasile).
* Emir Sader, sociologo e scienziato della politica brasiliano, è coordinatore del Laboratorio delle Politiche Pubbliche dell’Università Statale di Rio de Janeiro (UERJ)