Venezuela: denuncia la coercizione USA

Il cancelliere del Venezuela, Samuel Moncada, ha denunciato  la coercizione che esercitano gli Stati Uniti su alcuni membri dell’Organizzazione degli Stati Americani – OSA – per far sì che  si pronuncino contro il governo del loro paese.


Durante un contatto telefonico con media della stampa accreditata nella capitale statunitense, il capo della diplomazia della nazione sudamericana ha criticato una riunione svolta il 25 luglio in questo organismo per analizzare la situazione in Venezuela e la convocazione all’Assemblea Nazionale Costituente.

Il ministro ha considerato che invece di questi temi si dovrebbero analizzare le continue violazioni alla Carta della OSA da parte di Washington, in un contesto marcato dalle minacce dei membri del forum regionale, tra le quali quelle di un possibile ritiro dei programmi dei visti per i loro cittadini.

In accordo con Moncada, con l’avviso di sanzioni, gli Stati Uniti tentano di piegare la volontà dei paesi vicini della regione che condividono un programma di cooperazione come Petrocaribe.

Queste azioni violano l’articolo 20 della Carta della OSA, che indica in un paragrafo che “nessun membro potrà applicare e stimolare misure coercitive di carattere economico e politico per forzare la volontà sovrana di un altro Stato e ottenere da questo  vantaggi di qualsiasi natura.

Inoltre ha ricordato che il decreto firmato dal ex presidente Barack Obama nel 2015,  che segnala il Venezuela come «una minaccia inusuale e straordinaria” è sempre vigente e con questo si promuovono operazioni ostili contro il suo paese.

Moncada ha richiamato l’attenzione sulle recenti dichiarazioni del direttore dell’ Agenzia Centrale d’intelligenza (CIA), Mike Pompeo,  che il 20 luglio ha ammesso che lavora con la Colombia e il Messico per far cadere il Governo democratico del Venezuela.

«Lo ha riconosciuto pubblicamente e il mondo va avanti come se niente fosse», ha segnalato il cancelliere del Venezuela che ha detto che non si può prendere alla leggera questo genere di commento del capo della CIA, una delle agenzie più pericolose e poderose che ha fatto cadere vari governi nel mondo.

Poi ha ricordato che di recente il  presidente nordamericano, Donald Trump, ha minacciato il Venezuela con forti sanzioni economiche se s’installerà la Assemblea Nazionale Costituente che si voterà la prossima domenica.

«Le misure della Casa Bianca  avrebbero un carattere profondamente immorale perché significherebbero sanzioni collettive per tutti  i venezuelani, castighi di massa per le famiglie, in violazione alle leggi internazionali», ha sostenuto il ministro degli Esteri.

L’incaricato del commercio dell’ambasciata venezuelana negli Stati Uniti,  Carlos Ron, ha detto a Prensa latina che nelle ultime settimane si è incrementata l’aggressività di Washington contro Caracas con le citate minacce di Trump,

«Si sono già viste azioni molto chiare di come da lì si promuove una scalata delle aggressioni contro il governo venezuelano e come si cerca di far cadere il presidente Nicolás Maduro e prendere il controllo del paese», ha aggiunto il diplomatico.

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