Medici cubani nei Caraibi: «in salvo» e a disposizione

«I collaboratori medici delle brigate cubane che attualmente prestano servizio nelle isole dei Caraibi dov’è passato l’uragano Irma, mantengono una comunicazione quotidiana con il paese e si sono preparati per affrontare il poderoso sistema meteorologico», ha dichiarato la direttrice dell’Unità Centrale di Cooperazione Medica,  Regla Angulo Pardo parlando telefonicamente con il nostro giornale.


Di fronte a Irma, definito il più forte uragano che ha attraversato i Caraibi, sono state prese misure per preservare la vita dei nostri 771 collaboratori ed è stata disposta la sicurezza logistica, ha sostenuto la funzionaria, aggiungendo che Cuba ha brigate mediche in sei dei paesi della regione che negli ultimi giorni sono stati o saranno nell’orbita dell’uragano: Antigua y Barbuda; San Cristóbal y Nieves; Santa Lucía; Bahamas; Dominica e  Haití.

Lì hanno seguito gli orientamenti del Ministero di Salute Pubblica – Minsap- , e le rispettive ambasciate cubane per mantenersi in salvo e contribuire alla preparazione e al successivo recupero dei paesi dove si trovano.

Regla Angulo ha precisato che in Antigua y Barbuda – quest’ultima in una situazione molto complessa per via dei danni provocati alle infrastrutture, i 43 medici cubani sono fuori pericolo e partecipano al lavoro di recupero così come i quattro medici di Barbuda.

«Il posto di collaborazione dell’Unità Centrale di Cooperazione  Medica, con il  Centro de Direzione del Minsap e le nostre ambasciate hanno mantenuto le comunicazioni per valutare i danni e vedere che aiuti possono offrire i collaboratori cubani», ha riferito.

«Abbiamo saputo delle forti piogge in Haiti soprattutto nella zona a nord, dove sono stati evacuati i nove collaboratori che potevano soffrire complicazioni.

Attualmente i collaboratori cubani lì sono 23 ed hanno aiutato le autorità di salute locali e la popolazione in generale con il processo d’evacuazione e le misure di sicurezza logistica di acqua, alimentazione, combustibili e gruppi elettrogeni.

La funzionaria ha poi aggiunto notizie sulle Bahamas – un gruppo di isole che sono nel cono di Irma.

«Abbiamo 37 collaboratori che hanno preso misure di sicurezza ed hanno continuato a lavorare per ridurre i danni.  Se nonostante tutto qualcuno sarà in pericolo, lo trasferiremo in luoghi più sicuri», ha specificato.

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