Ripristinare il servizio di luce elettrica, ristabilire il rifornimento di acqua alla popolazione e iniziare di nuovo le lezioni sono le priorità per le autorità cubane, hanno assicurato i funzionari durante la Settima riunione del Consiglio di Difesa Nazionale per la Riduzione dei Disastri, realizzata ieri, lunedì 11, nella capitale.
Durante l’incontro, al quale hanno partecipato i membri del Burò Politico del Partito, Esteban Lazo Hernández, Presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, e il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez,vice presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, e il generale di corpo d’Esercito Leopoldo Cintra Frías, ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie, è stato realizzato un richiamo all’unione di tutte le forze per far sì che il paese possa tornare alla normalità il più presto possibile.
L’Unione Elettrica di Cuba «non ha smesso di lavorare per ristabilire il servizio», ha segnalato Yuri Camilo Villamonte, vice ministro di Energia e Miniere nella riunione.
«Non possiamo stimare quanto tempo ci vorrà per il recupero totale dell’energia elettrica, ha spiegato, per via dei severi danni provocati da Irma a tutte le centrali termoelettriche del paese.
Ció nonostante, «Sarà più presto che tardi . Abbiamo già ristabilito il servizio nella maggioranza delle province del paese e abbiamo cominciato i lavori in occidente con priorità per la capitale » ha aggiunto il vice ministro.
«Nel caso della capitale si tenta di ripristinare la luce elettrica nelle zone dove manca», ha informato la membro del Burò Politico del Partito, Mercedes López Acea, vicepresidente del Consiglio di Stato e presidente del Consiglio di Difesa Provinciale de L’Avana.
Il servizio di acqua potabile è uno di quelli che hanno sofferto più danni per il passaggio di Irma «ma già si sta lavorando alla sua normalità», ha assicurato Inés María Chapman, presidente dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche.
Il rifornimento di acqua nelle province orientali si sta recuperando di pari passo con il sistema elettro energetico nazionale in questi territori.
È il caso di Santiago di Cuba, Guantánamo e Granma, luoghi dove non ci sono stati danni alle tubature.
Nelle province dove ci sono problema energetici si sta rispondendo alle necessità della popolazione con gruppi elettrogeni d’emergenza e con cisterne e camion cisterna di acqua.
È già iniziato il trasporto delle risorse verso la regione centrale del paese, severamente colpita dall’impatto di Irma.
«In questo momento ci sono sette camions cisterna e varie brigate di lavoro per iniziare il recupero e garantire il rifornimento», ha assicurato Chapman.
«A L’Avana ci sono altre complicazioni, ha ammesso, i sistemi sono più grandi e per questo è necessaria più mano d’opera per le riparazioni e un maggior movimento nel rifornimento di acqua.
La presidente dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche ha detto che anche così in meno di 72 ore si potrà risolvere la maggior parte dei problemi di rifornimento nella capitale.
Il settore dell’educazione avanza verso il suo recupero, ha commentato alla stampa Ena Elsa Velázquez, ministro d’Educazione.
sino ad ora si contano 1400 scuole danneggiate, circa 500 nella capitale.
«Comunque abbiamo iniziato in tutto il paese il processo di pulizia e disinfezione per creare le condizioni necessarie per far iniziare le lezioni al più presto possibile.
«Il Ministero non ha stabilito una data per re iniziare le lezioni considerando che non tutte le province hanno sofferto gli stessi danni, ma si stima che le aule di tutto il paese apriranno le porte in questa settimana», ha chiarito la Ministro.
Cuba necessita lo sforzo di tutti
«Le immagini lasciate da Irma al suo passaggio per Cuba sono devastanti. I danni sono stati incalcolabili,soprattutto al settore dell’agricoltura», ha commentato il generale di divisione Ramón Pardo Guerra, capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile (EMNDC) durante la sesta riunione del Consiglio di Difesa Nazionale per la Riduzione dei Disastri.
Tutte le province del paese riportano danni molto gravi soprattutto nelle strutture. Anche le coltivazioni hanno sofferto, soprattutto quelle delle banane, del riso e della canna da zucchero, ha informato Martín Chávez Blanco, funzionario del Ministero d’Economia e Pianificazione.
Tutte le province del paese riportano danni molto gravi in questo settore, ad eccezione di Guantánamo, Santiago di Cuba e Granma, dove sono moderate.
Nella riunione, alla quale hanno partecipato i membri del Burò Politico del Partito, Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assemblea Nazionale e Mercedes López Acea, prima segretaria del Partito a L’Avana, sono state date informazioni sui notevoli danni al servizio elettrico.
Un rapporto preliminare dell’Unione Elettrica di Cuba (UEC), dopo il passaggio di Irma nelle zone centrali e occidentali ha segnalato che sono state danneggiate 11 linee a 220 KV e 40 linee a 110 KV. Questo ha provocato l’interruzione del servizio delle centrali termoelettriche Carlos Manuel de Céspedes (Cienfuegos), Santa Cruz del Norte (Mayabeque), Mariel (Artemisa) e di tre unità generatrici dell’Impresa Energas, ha ammesso Jorge Hernández, specialista principale della difesa civile della UEC.
La misura d’implementare microsistemi elettrici nelle province di Pinar del Río, Camagüey, Las Tunas, Granma, Holguín, Guantánamo e Santiago di Cuba, «ha permesso di ristabilire il servizio in forma parziale in queste province», ha spiegato.
Resta molto da fare, ma la UEC stima che in 48 ore l’energia elettrica potrà giungere nuovamente alla maggioranza dei territori.
Il Ministero delle Comunicazioni ha contato preliminarmente 86.000 guasti alla telefonia di base fissa e più di 3000 nella telefonia pubblica.
Sui danni al settore dell’educazione, Ena Elsa Velázquez Cobiella, ministra d’Educazione, ha puntualizzato che le lezioni riprenderanno in ogni provincia in corrispondenza del recupero.
«Per via del gran numero di scuole danneggiate «dobbiamo cominciare ad utilizzare, nelle province dove sarà necessario, locali in istituzioni e in case private», ha aggiunto L’ordine è “essere preparati” e quello che Cuba necessita è la solidarietà di tutti durante le azioni di recupero e ricostruzione, hanno coinciso i funzionari.