Il cancelliere di Cuba, Bruno Rodríguez, ha firmato ieri, mercoledì 20, nella sede della ONU il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari, durante la cerimonia d’apertura dell’incorporazione allo strumento multilaterale.
L’Isola e altri 40 Stati hanno firmato l’iniziativa adottata lo scorso 7 luglio, che stabilisce la proibizione delle sviluppo, delle prove, la produzione, l’acquisto, il possesso, l’immagazzinaggio e il trasferimento, così come la minaccia di uso dei letali artefatti considerati un grave pericolo per la sopravvivenza umana.
L’accordo comprende l’obbligo d’assistere le vittime e d’occuparsi dei danni all’ambiente derivati da prove con armi nucleari e lascia aperta la possibilità che i detti Stati che le possiedono s’incorporino al trattato dopo aver aderito ai requisiti fissati nello stesso.
In una nota di stampa circolata nella ONU, Cuba ha assicurato che la firma dello strumento costituisce un passo avanti fondamentale verso il disarmo nucleare, che contribuirà in forma significativa ad ottenere un mondo libero dalle armi nucleari.
L’isola più grande delle Antille ha ratificato il suo impegno con l’obiettivo di liberare la specie umana dal pericolo che rappresenta l’esistenza di 15000 di questi mezzi di sterminio, 1800 pronti per l’uso.
Con questo Trattato, la comunità internazionale ha chiaramente stabilito che le armi nucleari non sono solo disumane, immorali ed praticamente indifendibili, ma sono anche illegali.
Prima di dichiarare aperta alla firma la Convenzione, il segretario generale della ONU, António Guterres, l’ha definita “storica” ed ha lodato i paesi che l’hanno promossa e appoggiata, cosi come la società civile.
L’iniziativa, il primo strumento multilaterale di disarmo ottenuto negli ultimi due decenni entrerà in vigore 90 giorni dopo la sua ratificazione da 50 Stati.