Il congressista democratico degli Stati Uniti Danny Davis considerò che Cuba ha saputo adottare il concetto della salute come un diritto e, contemporaneamente, mettere questo principio in pratica.
In mezzo al dibattito esistente nella nazione nordamericana sull’attenzione alla salute, il rappresentante per l’Illinois espresse a Prensa Latina che il tema l’ha sempre interessato, e che lo vede come una questione di diritto e non di privilegio.
“Cuba non solo ha saputo abbracciare questo concetto, ma è stata capace di implementarlo”, manifestò il legislatore, che ricordò di avere avuto esperienze meravigliose nell’area medica durante viaggi realizzati all’isola caraibica.
Ricordò che in differenti visite si informò su alcuni temi della sanità, come lavorano gli ambulatori di pronto soccorso ed il loro sviluppo, oltre alle strategie contro l’HIV e l’AIDS.
Inoltre, conobbe sui trattamenti contro il diabete ed il modo di ridurre le amputazioni relazionate con questa malattia, in allusione al Heberprot-P, una medicina cubana unica a livello mondiale contro le ulcere del piede diabetico.
D’accordo col congressista, la maggiore delle Antille ha avuto un alto grado di compimento nel principio dell’attenzione sanitaria.
Se Cuba può farlo, anche noi dobbiamo essere capaci di farlo, segnalò in riferimento al caso del suo paese, dove non esiste un sistema di salute universale e milioni di persone devono pagare alti costi per l’attenzione medica.
A dire di Davis, è promettente vedere che i pensieri e le idee che hanno molte persone in questa nazione possono essere raggiunte se si fanno sforzi continui.
Davis partecipò alla Conferenza Legislativa Annuale del Caucus Nero del Congresso, celebrata fino ad ieri nel Centro di Convenzioni Walter E. Washington di questa capitale, ed in quell’appuntamento intervenne in un pannello sui centri comunitari di salute degli Stati Uniti.
In questo spazio si parlò del progetto che realizzano professionisti del Ministero della Salute Pubblica di Cuba ed una squadra dell’Università dell’Illinois a Chicago per studiare fattori di rischio che incidono sulla mortalità materno-infantile in Englewood, un quartiere di questa città.
Credo che sia meravigliosa la presenza di questo gruppo cubano a Chicago, ho avuto l’opportunità di chiacchierare con loro e conoscere il lavoro che stanno facendo, manifestò il rappresentante.
Davis espresse il desiderio che collaborazioni di questo tipo possano continuare. “Considero che è un gran avanzamento potere avvicinare i due paesi in questo modo”, ha concluso.
da Prensa Latina traduzione di Ida Garberi