di José Eduardo Bernardes,
Brasil de Fato – ResumenLatino 26 settembre 2017
Secondo Paola Estrada, l’opinione che i governi latinoamericani siano delle dittature proviene da interessi finanzieri. Il quarto mandato della Cancelliera Angela Merkel non ha generato alcuna domanda da parte di esperti e media sull’esistenza di una “dittatura” in Germania, al contrario di quello che accade per alcuni governi dell’America Latina.
Secondo Wilbert Wicca, sociologo boliviano che sta ultimando il suo dottorando nell’Università Sorbona di Parigi, quello che garantisce alla Merkel di restare al governo tedesco senza essere accusata di essere una dittatrice è il buon andamento dell’economia. “La Cancelliera tedesca è ben vista e valutata in modo positivo perché favorisce gli interessi del capitale finanziario e industriale. Quando l’economia vive un momento florido, quegli interessi preferiscono la continuità del governo”.
In America Latina, il presidente boliviano Evo Morales alla ricerca di un referendum per sapere se la popolazione voglia o meno la sua rielezione, deve affrontare la stessa situazione che ha vissuto l’ex presidente venezuelano Hugo Chávez, quando fu considerato un dittatore all’inizio della campagna elettorale per un nuovo mandato.
Anche per Paola Estrada, membro dell’Articulación de Movimientos Sociales hacia el ALBA, la concezione che i governi dell’America Latina siano dittature è il risultato degli interessi finanziari propagati dai mezzi di comunicazione. “Negli oligopoli dei mezzi di comunicazione è presente una posizione politica, una posizione su tutte le dispute nazionali, internazionali e dei diversi conflitti geopolitici. Vediamo ad esempio le accuse di autoritarismo contro i governi di Maduro e Chavez da parte dei grandi media. Alcuni arrivano all’assurdo di definire una dittatura il governo venezuelano mentre celebrano come un successo la vittoria di Angela Merkel in Germania, che già detiene il potere da 16 anni”, ha dichiarato.
Secondo Wicca, i governi che perseguono il tema dei diritti sociali pagano il prezzo dello scontro della lotta di classe. Il sociologo ricorda in particolare il caso della Bolivia con i media che oscurano completamente i grandi successi sulle conquiste popolari del governo Morales. “Allo stesso modo, ci sono diritti economici, come nel caso della Bolivia. Per esempio, nessuno dirà che in questo momento la Bolivia è il paese che presenta la maggior crescita di Pil dell’America Latina. Nessuno si congratulerà con Evo Morales. Chiunque attaccherà Evo e dirà che seguire con il potere è una dittatura”, ha dichiarato.
Traduzione de l’AntiDiplomatico