Continuano nel mondo le manifestazioni d’appoggio e solidarietà con Cuba di fronte al genocida e crudele blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti, a meno di 48 ore dal momento in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si pronuncerà nuovamente contro questa arcaica e fallita politica.
In Brasile membri dei gruppi di solidarietà, sindacati e forze politiche, così come i residenti cubani nei nove stati del nordest di questo grande paese hanno realizzato un’intensa campagna per denunciare la permanenza del criminale blocco che da più di 50 anni viene imposto al popolo cubano dagli Stati Uniti.
Le assemblee legislative degli stati di Ceará e Bahía, così come la Camera Municipale di Recife, hanno approvato mozioni d’appoggio al popolo cubano, in vista della prossima votazione nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della risoluzione 71/5 intitolata Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba.
Nei diversi incontri con il Consolato Generale, i cubani residenti in tutti questi territori hanno reiterato la loro ferma posizione di appoggio alla patria nella lotta per la fine di questa assurda, ingiusta e arbitraria politica, il principale ostacolo per lo sviluppo e il pieno godimento dei diritti umani in Cuba.
Nella vicina isola di Granada, Nickolas Steele, ministro di Salute e Sicurezza Sociale ha segnalato il contributo della collaborazione cubana allo sviluppo di Granada, soprattutto nella costruzione dell’aeroporto ed ha segnalato lo spirito solidale del popolo della maggiore delle Antille, nonostante i limiti economici. Inoltre ha denunciato il crudele blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo nordamericano contro Cuba da più di 55 anni.
Steele ha parlato nell’inaugurazione del Memoriale in onore dei 24 internazionalisti cubani morti in combattimento durante l’invasione degli Stati Uniti a Granada, nell’aeroporto internazionale Maurice Bishop.
L’Associazione dei Cubani e le Cubane Residenti nella Repubblica Bolivariana de Venezuela (ACCREVEN), ha alzato la sua voce per sostenere la decisione di Cuba come nazione sovrana e indipendente, di denunciare e condannare la continuità della politica di blocco economico, commerciale e finanziario del governo del presidente Donald Trump contro il popolo cubano.
Il 1º novembre dalle Nazioni Unite la voce di Cuba si alzerà ancora una volta. «Noi siamo pronti per un nuovo capitolo in questa grande battaglia delle idee, ispirati dal legato martiano e innalzando il legato del Comandante in Capo Fidel Castro come bandiera per la vittoria. La verità affronterà la menzogna, la conoscenza l’ignoranza, la cultura la barbarie, l’etica l’a assenza totale di principi e valori morali, l’onestà il cinismo, la giustizia l’ingiustizia, l’uguaglianza la disuguaglianza», ha sostenuto la ACCREVEN, in una dichiarazione.
Un’altra associazione di cubani residenti all’estero, quella di Capo Verde, (ACRCV) ha consegnato all’ambasciata di Cuba un comunicato nel quale esprime il suo sostegno alla Rivoluzione Cubana e al legato del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz e condanna categoricamente l’ingiusto blocco del governo statunitense imposto all’Isola.
In Grecia si realizzerà il prossimo 12 novembre, nel centrale Cinema Teatro Alkionis, un mega concerto organizzato da musicisti, cantanti e ballerini cubani residenti in questo paese, intitolato “Per Cuba #Nomásbloqueo”.
Vi parteciperanno anche noti ballerini e famosi cantanti della nazione dei Caraibi e della Grecia .