di Misión Verdad – Traduzione di Marx21.it
Proponiamo la prima parte (dedicata agli sviluppi delle relazioni tra Venezuela e Russia) di un’ampia analisi sulle novità nella geopolitica pubblicata nel sito di Mision Verdad.
Dopo il suo viaggio in alcuni paesi, il presidente Nicolás Maduro ha fatto riferimento al “nuovo mondo a cui appartiene il Venezuela, un mondo multipolare che ci rispetta”. E ha sottolineato: “Un mondo completamente nuovo si sta aprendo al Venezuela grazie alle sanzioni di Trump”.
Infatti, dopo che il capo della Casa Bianca ha firmato il recente ordine esecutivo contro il Venezuela, il paese ha cercato nuove forme e mezzi che possano servire ad aggirare le sanzioni finanziarie, ad evitare eccessivi oneri per l’economia e le finanze nazionali, e allo stesso tempo a rafforzare le relazioni con il blocco emergente che sta mettendo in discussione l’egemonia statunitense.
La partecipazione del presidente Maduro al Foro Internazionale dell’Energia in Russia ha significato presenza, voce e voto nelle riunioni che si sono tenute con imprenditori, ministri e rappresentanti di entità petroliere di primo piano. Il piano della diplomazia venezuelana per conquistare consenso in seno all’OPEP e con altri paesi non OPEP e per ottenere tagli della produzione e stabilizzare il prezzo del greggio ha fatto del Venezuela un punto di riferimento globale di primaria importanza.
In risposta alla diplomazia petrolifera guidata da Venezuela e Russia, i prezzi del petrolio hanno subito un forte aumento il 10 ottobre, a causa dell’impegno dell’OPEP di continuare a ridurre la produzione. Portafolio de Colombia informa che “il prezzo del petrolio intermedio Texas (WTI) è salito fortemente del 2,70% e ha chiuso a 50,92 dollari il barile, recuperando la barriera dei 50 dollari e chiudendo sul livello più alto dal 29 settembre scorso”.
La riunione bilaterale tra il presidente venezuelano e il suo omologo russo, Vladimir Putin, a Mosca ha rafforzato la cooperazione tra i due paesi in materia petrolifera. Essi hanno discusso nuovi meccanismi di trasporto e vendita del greggio del Venezuela, con la sua commercializzazione in rubli, sulla base delle misure che adotterà il Governo in merito ai pagamenti anche in rupie indiane, in euro e in yuan cinesi.
Oltre all’incremento degli investimenti russi in Venezuela, sono state negoziate facilitazioni finanziarie per il paese e lo schema di un cesto di valute per le riserve internazionali che comprenda il tasso di cambio russo, allo scopo di ridurre la dipendenza storica dal dollaro e dal sistema finanziario occidentale.
Questa blindatura delle relazioni russo-venezuelane significa il rafforzamento dell’allineamento del Venezuela dalla parte dei paesi che hanno per politica estera quella della multipolarità, e quindi del confronto con gli Stati Uniti. E’ un punto di forza della nuova “guerra fredda” che contesta l’egemonia militare e finanziaria statunitense.