Nescor S.A., un’altra miscela cubana con Nestlé

Il progetto faceva parte della Prima Cartella delle Opportunità d’Investimento Straniero presentata nel 2014 ed aveva suscitato l’interesse della multinazionale svizzera Nestlè.


Poi ci sono state lunghe giornate di negoziati  concluse da poco con l’approvazione nella Zona Speciale di Sviluppo di Mariel (ZEDM), dell’impresa mista Nescor S.A., la terza tra la Nestlè e la Corporazione  Alimentare S.A. (Coralsa).

Inizialmente, l’affare comprendeva una torrefazione di caffè ha ricordato in un dialogo recente con Granma  Nelson Arias Moreno, presidente di Coralsa. In effetti la torrefazione si mantiene e si vogliono anche processare  note marche di caffè  destinate soprattutto al consumo interno. Ma poi il progetto si è ampliato, aveva detto, alla produzione di biscotti e cracker e di altri prodotti per la cucina e alimenti in polvere.

«Si tratta, tra gli altri dei famosi prodotti Maggi, molto ben accolti nel mercato cubano e che oggi s’importano. Attraverso la Nescor S.A. li vogliamo produrre nel nostro paese e sostituire in modo effettivo gli acquisti all’estero, perché questo è l’obiettivo fondamentale di ogni linea degli affari di Coralsa.

Tutti i progetti simili partono da uno studio del mercato cubano, dal comportamento delle domande, dei livelli e del valore delle importazioni, uniti chiaramente all’analisi delle potenzialità dell’industria e del capitale umano.

Per esempio, ha detto il presidente di Coralsa, tra il 2011 e il 2016 sono stati spesi circa 26 milioni di dollari all’importazione di 8000 tonnellate di caffè e una media di 4,6 milioni per l’acquisto  nel mercato straniero di 7400 tonnellate di biscotti e cracker. va sommato l’acquisto all’estero di 1000 tonnellate di spezie una cifra in aumento continuo.

Considerando questi dati tra gli altri elementi il progetti di formazione dell’impresa mista si basa ha detto Arias Moreno, nella possibilità di sostituire, per il decimo anno del suo funzionamento le importazioni per un ammontare di 100 milioni di dollari.

Si stima, secondo lui, che nel 2019 questa entità potrà iniziare le sue produzioni considerando la complessità del processo d’investimento.

Rispetto la disponibilità di elementi e materie prime, ha sottolineato l’interesse di potenziare quelli forniti di fattura nazionale, per fomentare i necessari ai legami produttivi  che servono allo sviluppo del paese.

Poi ha segnalato l’importanza di questo nuovo contratto con la multinazionale svizzera, che conferma da un lato la fiducia del socio straniero e i buoni risultati delle due esperienze precedenti  (Coralac S.A., e Los Portales S.A.,) e le potenzialità di Cuba come piazza per gli investimenti.

In accordo con Nelson Arias, ci sono altri quattro progetti in fase di negoziato avanzato. Tra questi si lavora con le controparti italiane, spagnole e slovacche  alla creazione d’imprese miste per la fabbricazione di pasta fresca, confetture, acqua, bibite e birra, ed ha citato come parte della Cartella di Coralsa, altre  opportunità d’affari orientati alla produzione di cereali, salsa di soya e altro, allo sviluppo di  latticini, l’elaborazione della frutta e dei vegetali e l’allevamento di pesci.

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