L’intervento di Nicholas Steele, rappresentante di Granada, nell’Assemblea dell’Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali ad Antigua y Barbuda.
Signora Presidente;
Distinti delegati;
Onorevole invitato Raúl Castro:
Oggi parlo a nome di tutti a nome di Granada, per rendere omaggio a un leader dei Caraibi di proporzioni incalcolabili: il già scomparso storico leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz.
Parlo a nome di Granada perchè tutti i Caraibi hanno avuto una relazione storica lunga e inseparabile con Cuba.
La relazione speciale tra Granada e Cuba ha toccato gli annali della storia: abbiamo condiviso insieme, sanguinato insieme e ci hanno scartati, ma non ci hanno mai separato. Abbiamo goduto il meglio dei tempi e vissuto i tempi peggiori e abbiamo avuto momenti d’allegria e i nostri inverni di disperazione, ma abbiamo sempre mantenuto questo vincolo speciale e in ogni momento c’è stato lo spirito costante di Fidel Castro Ruz.
Con tutte queste grandi qualità non c’è nessuno uguale a lui nel firmamento.
Il grande Premio Nobel, García Márquez, lo aveva definito “un uomo di grandi tradizioni e illusioni insaziabili, con un’educazione formale all’antica, di parole molto accurate e incapace di concepire idee che non fossero colossali.
Ma non fu semplicemente il livello delle sue idee che lo fece colossale ma l’uomo così com’era, la sua grande lotta e la sua traiettoria storica.
Lui, secondo Shakespeare, entrò nello stretto mondo come un colosso, un uomo di principi irremovibili, fu appassionatamente amato o intensamente respinto. Non esiste luogo per l’indifferenza di fronte alla sua sfida perché le sue idee sono state molto ferme, appoggiate dalla sua convinzione.
Con la guida di Fidel la Rivoluzione Cubana ha dato la mano dell’amicizia ai diseredati della Terra, ha sparso il proprio sangue per la liberazione di quelli che erano oppressi e in miseria, mai un piccolo paese ha raggiunto questa altezza nel terreno mondiale e mai un popolo con così poche risorse per via di un blocco selvaggio e punitivo ha fatto tanto con tanto poco.
Cuba ha elevato l’educazione, la salute, la casa e molte altre sfere di fronte al blocco degli Stati Uniti.
Non c’è nessun programma strutturale di qualsiasi paese in via di sviluppo che sia più brutale di questo blocco. Nonostante tutto, Cuba semplicemente non solo ha perseverato, ma è avanzata.
Nei Caraibi dobbiamo comprendere le lezioni di questa storia, perché c’è molto che possiamo apprendere sulle opportunità che, partendo dalle necessità nello scontro alle avversità, voi cubani avete realizzato.
Fidel e il suo popolo storico ci hanno insegnato che anche se verremo colpiti non saremo sconfitti, perchè un popolo unito non sarà mai vinto e questa visione può portare alla redenzione storica.
Se Cuba può, allora uniti possiamo!
Ricordiamo Fidel oggi con tutta la stima e lo onoriamo con amore.
Grazie