Ogni anno Cuba chiude un nuovo capitolo di progressi nel settore della salute e nel 2017 uno dei principali risultati è stato l’aver mantenuto per un decennio la mortalità infantile sotto cinque per ogni mille nati vivi.
Secondo il Ministero della Salute Pubblica (MINSAP), in generale, la nazione mostra un miglioramento dei risultati dei principali indicatori sanitari, mentre continua ad aumentare l’aspettativa di vita.
Le malattie del cuore, il cancro e le malattie cerebrovascolari costituirono le tre principali cause di morte, ha aggiunto l’autorità sanitaria.
Tale fonte ha precisato che il Programma materno infantile è riuscito a ridurre il tasso di mortalità a 4,058 per mille nati vivi che rappresentano meno 35 morti in meno in minori di un anno.
D’altra parte, l’impatto del basso peso alla nascita è sceso da 5,2 a 5,0 per ogni 100 nascite.
È sceso anche l’indice di morti materne da 42,6 a 38,0 per 100 mille nascite, il che rappresenta sei decessi meno dell’anno precedente.
Allo stesso modo, l’autorità sanitaria ha sottolineato che il lavoro di sviluppo e miglioramento della rete genetica ha reso possibile che le morti a causa di malformazioni congenite raggiungano solo lo 0,9 per mille nati vivi.
Altri progressi sono stati riscontrati nel Programma di assistenza agli anziani, Cuba ha un’aspettativa di vita di 78,45 anni. Più precisamente, 80,45 anni per le donne e 76,50 per gli uomini.
Il MINSAP ha precisato che la mortalità nella terza età rimane stabile con un tasso di 29 per 100 mila abitanti di età compresa tra 60 anni e oltre.
Nel Programma per il controllo del cancro, l’organismo ha ottenuto che, come risultato del lavoro a livello nazionale negli ultimi tre anni, si è arrestata la crescita della mortalità causata da questa malattia.
Un’altra pietra miliare importante è stata la riduzione della mortalità per cause oncologiche nei minori di anni (meno 14,2 per cento) e di 69, gruppo questo in cui il cancro al seno è diminuito del 4,45 per cento, il cancro cervicale del 2,38 e quello del colon del 2,04,
Nel campo dell’igiene, epidemiologia e microbiologia, continuano a essere sradicati a livello nazionale poliomielite, difterite, tetano del neonato, pertosse, morbillo, rosolia e parotite.
Inoltre il MINSAP ha riportato la diminuzione dell’incidenza di casi confermati di dengue del 68% rispetto al 2016.
L’ente ha precisato che nel paese non c’erano diagnosi di chikungunya e che fino alla prima quindicina di dicembre la tendenza della trasmissione di Zika sull’isola era rivolta verso il basso .
D’altra parte, l’autorità sanitaria cubana ha affermato che, dopo tre anni, si mantengono gli indicatori di impatto che hanno reso Cuba il primo paese certificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’eliminazione della trasmissione da madre a figlio dell’HIV e Sifilide congenita, con un indicatore compreso tra lo zero e lo 0,04 percento ogni 1.000 nati vivi, rispettivamente.
Sull’affrontare l’epidemia di HIV / AIDS, il MINSAP ha dichiarato che l’81% di tutte le persone con HIV nel paese riceve un trattamento antiretrovirale, una percentuale più alta rispetto al 2016.
Secondo i dati, fino a dicembre sull’isola sono stati realizzati 989.209 interventi chirurgici, circa 5.326 in più rispetto all’anno precedente.
A fine del 2017, per il sesto anno consecutivo, i medici cubani avranno eseguito più di un milione di operazioni chirurgiche. Inoltre l’ente ha registrato un aumento sostenuto del numero degli interventi con tecniche mininvasive, riportando 52.017 di tali operazioni nel 2017, seimila in più rispetto al 2016.
Un altro aspetto nuovo dell’anno concluso è l’introduzione di nuove tecniche nel repertorio degli specialisti cubani: in questo senso il MINSAP ha affermato che le principali novità sono quelle relative ai tumori del colon, del retto, del pancreas, della laringe, dei polmoni, degli organi ginecologici, renali, della vescica, nasosinusali; così come a quelli della base del cranio e la chirurgia endoscopica accrescitiva per via ausiliare.
L’autorità sanitaria ha specificato che durante questo lasso di tempo sono stati formati 482 professionisti in tecniche di minimo accesso e acquisite nuove tecnologie, il che ha permesso di estenderle a 53 ospedali e 13 specialità mediche.
Secondo l’entità, il paese ha anche ottimizzato il programma di donazione e trapianti.
In questo senso, detta fonte precisato che nell’anno si sono stati realizzati 145 donazioni di organi e 454 trapianti, cifra superiore ai 435 dell’anno scorso.
Dei trapianti, 198 sono stati renali, 22 di fegato, 34 di midollo osseo e 200 di cornee.
Autore: B.Hernandez Quintana – Traduz: Redazione di El Moncada