«L’industria dello zucchero non può darsi per vinta per via dell’umidità, che è un problema generalizzato nel paese. Si devono drenare i campi – con le zappe se è necessario- migliorare i cammini, pulire e riparare per ottenere efficienza. Dobbiamo approfittare di tutto il tempo possibile per creare le condizioni per quando migliora il clima», ha affermato il secondo segretario del Comitato Centrale del Partito, José Ramón Machado Ventura, valutando in questa provincia orientale i danni provocati dalle insistenti piogge alla produzione dello zucchero.
Poi ha orientato di ridisegnare responsabilmente le strategie pensate e coordinate in gruppo, in accordo con i problemi specifici locali: «Per fare il massimo per salvare quello che si può, pensando sempre di vincere e non di perdere, e non facendo cose che generano più spese che guadagni».
Il Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha segnalato che gli zuccherifici per mettersi in moto dovranno attendere condizioni che permettano una triturazione redditizia ed ha valutato che una volta iniziato il taglio delle canne non si potrà tralasciare in assoluto la pulizia delle canne.
«Molte volte tagliando a mano, si esagera e la canna resta con la radice mentre nel meccanizzato per guadagnare tempo e denaro l’operatore va molto rapido e questo apporta più materie estranee per l’industria.
«Questo deteriora molto la resa industriale e danneggia la qualità finale dello zucchero, che perde la condizione esportabile », ha indicato.
Machado Ventura ha analizzato questi temi con i dirigente dei cinque zuccherifici di Granma ed ha sottolineato la necessità di realizzare i piani previsti di semina, con l’obiettivo d’avere materia prima sufficiente per un prossimo raccolto che rappresenti un incremento produttivo in volumi e resa.
Accompagnato da Federico Hernández, primo segretario del Partito in Granma, e da Manuel Sobrino, presidente dell’Assemblea Provinciale del Potere Popolare, il Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha vistato anche altri obiettivi agricoli vincolati a coltivazioni varie e all’allevamento di pollame.