Venezuela: come rappresaglia … elezioni
L’opposizione del Venezuela ed i governi che la appoggiano da anni esigono elezioni presidenziali anticipate ricorrendo, per questo, alla violenza ed alle sanzioni economiche.
Bene, sono state appena convocate queste elezioni presidenziali. E ora, l’opposizione, il Dipartimento di Stato, il Gruppo di Lima, l’OSA le respingono.
E la stampa internazionale? Il quotidiano spagnolo ABC afferma che “Nicolás Maduro pensa stravincere le elezioni e avvitarsi al potere”.
E riconoscevano la ragione: “la profonda divisione che soffre l’opposizione venezuelana, che (…) non ha un candidato unico per affrontarlo”.
Questo è il problema: l’opposizione, per 5 anni, ha chiesto elezioni e ora, quando arrivano, non la soddisfano. È frammentata e ha perso tre elezioni negli ultimi sei mesi.
Ma la frase della settimana l’ha detta Henry Ramos Allup, dirigente dell’opposizione: le elezioni “sono una rappresaglia per le (recenti) sanzioni dell’Unione Europea” contro il Venezuela.
Sì, sì: la “rappresaglia” non sono le sanzioni, ma le elezioni. Ora è tutto molto più chiaro.