Un nuovo vaccino efficace contro lo pneumococco, creato nell’Istituto Finlay, con sette coniugati contro gli stereotipi più frequenti dell’agente patogeno, starà nel mercato il prossimo anno, hanno assicurato i leader dell’investigazione.
«Creato dall’Istituto Finlay, il vaccino iniettabile pentavalente sarà registrato con il nome commerciale Quimi-Vio e sarà disponibile in tutte le province cubane», ha spiegato a Prensa Latina, Dagmar García, direttrice delle Investigazioni dell’entità.
«Questo patogeno è la causa principale della polmonite e della meningite batterica nei bambini. Nel mondo esiste questo medicinale ma in Cuba non è disponibile per elementi associati agli alti prezzi», ha spiegato.
La dott. García ha spiegato che la dimostrazione clinica per questo farmaco è stata differente da quella affrontata dal paese in casi precedenti e che dopo la fase di valutazione preclinica con animali da laboratorio, sono cominciate le prove con gli esseri umani, per dimostrare la sicurezza del prodotto.
«Questi saggi sono stati sviluppati dal 2014 nella provincia di Cienfuegos, dove sono stati immunizzati cinquemila bambini di età tra uno- cinque anni.
Di fatto questo gruppo d’età sarà il primo ad essere vaccinato in Cuba» ha aggiunto la specialista.
Come parte della metodologia investigativa, che ha compreso l’Ospedale Pediatrico Juan Manuel Márquez, è stata effettuata una prova con lattanti di due – tre mesi.
«Questa strategia dimostra la sicurezza del prodotto e l’importanza della sua introduzione nel paese come esempio d’integrazione tra l’Industria Biotecnologica cubana e il Sistema Nazionale di Salute», ha spiegato Darielys Santana, Coordinatrice Generale del Progetto.
Quimi-Vio si sommerà allo schema cubano di vaccinazioni infantili, che include 10 vaccini contro 13 malattie, tra le quali la difterite, il morbillo, la parotite, la varicella, la pertosse.
Alcuni vaccini iniettabili si producono nell’Isola, come quelli disegnati contro l’emofilia, l’epatite B e la pentavalente.
Questi risultati saranno presentati alla comunità scientifica riunita nel XXVIII Congresso di Pediatria, che è iniziato ieri nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana,