Anche se gli Stati Uniti sono la principale potenza economica e militare del mondo, ci sono molti aspetti della loro società che appaiono al disotto del resto dei paesi sviluppati a livello di nazioni molto più povere.
1. SPERANZA DI VITA: La più recente relazione del Programma della ONU sullo Sviluppo Umano (PNUD) indica che la speranza di vita degli statunitensi è di 79,2 anni. Questo dato li ubica al 40º nel mondo, dietro a un gruppo di nazioni sviluppate, ma anche dietro a paesi latinoamericani come Cile Costa Rica e Cuba
2. MORTALITÀ INFANTILE: La cifra della mortalità infantile– il numero di bambini che muoiono ogni mille nati vivi – è un altro indice classico del benessere sociale. In accordo con la più recente relazione del PNUD, che ha utilizzato dati del 2015, negli Stati Uniti questa cifra è di 5,6. Questo li pone al 44º posto nel mondo, superati da tutti i paesi ricchi e da Cuba, Bosnia Herzegovina e Croazia.
3. MORTALITÀ MATERNA: Dall’inizio di questo secolo gli Stati Uniti hanno registrato un aumento nella cifra della mortalità materna, il cui tasso è passato da 17.5 decessi per ogni centomila nascite nel 2000, a 26.5 nel 2015, ha rivelato un’ investigazione pubblicata dalla rivista The Lancet nel gennaio del 2017. Si tratta di un fenomeno che va controcorrente nel resto del mondo industriale, dove c’è stato un calo nello stesso periodo. Per esempio in Giappone (da 8,8 a 6,4), Danimarca (da 5,8 a 4,2), Canada (da 7,7 a 7,3) o Francia (de 11,7 a 7,8).
4. TASSO DI OMICIDI: La sicurezza personale, la possibilità di salvaguardare la propria vita è considerata un altro elemento di base del benessere sociale. In accordo con la relazione più recente dell’Ufficio della ONU contro le Droghe e il Delitto (Undoc, la sigla in inglese), gli USA registrano un tasso di omicidi di 4.88 morti per ogni 100.000 cittadini e questo li colloca al 59º posto nel mondo.
5. EDUCAZIONE: Gli Stati Uniti sono la sede di decine tra le migliori università del mondo, ma questo non implica che la formazione media degli statunitensi sia all’altezza di queste. Uno studio realizzato dal Programma Internazionale per la Valutazione delle Competenze (Piaac, in inglese), tra paesi membri dell’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCDE), rivela che gli USA hanno avuto risultati mediocri. Nella prova di lettura tra chi non aveva terminato le scuole medie, gli statunitensi sono restati tra cinque paesi con i peggiori risultati e tra i diplomati sono rimasti comunque al di sotto della media di tutti gli altri.