L’ 82 % dei venezuelani è contrario a un intervento straniero nel loro paese come esige l’opposizione nella sua incapacità d’abbandonare la violenza come via per ottenere il potere.
In accordo con il più recente sondaggio di Hinterlaces, riferito dal giornalista José Vicente Rangel, il 72 % delle persone interrogate accetta d’anticipare le elezioni presidenziali al mese di febbraio o marzo, mentre il 26% manifesta il suo disaccordo con la convocazione.
Rangel ha denunciato che il governo degli Stati Uniti, i loro alleati internazionali e l’opposizione venezuelana ostacolano il dialogo politico in Repubblica Dominicana per boicottare le elezioni presidenziali.
Il piano risponde al fatto che la destra affronterà le riferite votazioni con le sue forze deboli e con scarse candidature capaci di agglutinare e la mancanza di un progetto per il paese, ha indicato l’analista che ha anche spiegato che l’opposizione non accetta i principi democratici e il dialogo politico, perchè sostiene le azioni violente per ottenere il potere della nazione sudamericana.
Nell’agenda della destra non ci sono le elezioni né i richiami agli incontri politici che il presidente Nicolás Maduro ha reiterato più volte, ma scommette sul fallimento dell’incontro e della riconciliazione nazionale, ha precisato.
Inoltre ha avvertito che se si lascia che il processo di dialogo sia manipolato dalle pretese dell’opposizione, sarà destinato sempre a fallire, e questo, ha aggiunto, è stato dimostrato nell’esperienza di vita del Venezuela.
Rangel ha ricordato che i fatti avvenuti in 18 anni di processo rivoluzionario confermano pienamente che la destra adotta sempre posizioni irresponsabili.