Il costo di una politica arbitraria

Dal marzo del 2013 allo stesso  periodo del 2014, gli effetti nocivi del blocco imposto a Cuba hanno provocato alle entità dell’industria alimentare perdite di milioni.

Yudi Castro Morales http://www.granma.cu

4f69bb43b28a7Se l’impresa mista Havana Club Internacional avesse potuto vendere i rum cubani al mercato degli Stati Uniti, dal marzo del 2013 allo stesso periodo del 2014, i suoi conti finanziari avrebbero visto entrate di più di 100 milioni di dollari.

Questa cifra forma parte dei rovinosi nocumenti provocati  a Cuba da questa  politica arbitraria in vigore da troppi anni.

Questo esempio è uno dei tanti che dimostrano la natura del blocco economico. commerciale e finanziario imposto a Cuba e che solo alle entità del Ministero dell’ Industria Alimentare – MINAL – ha provocato, durante la tappa valutata – perdite superiori a 102 milioni dollari, è stato riferito in un incontro con la stampa, ieri giovedì 9.

“Dare un’offerta più variata e di miglior qualità alla popolazione e recuperare una buona parte della produzione industriale era possibile con questo ammontare”, ha detto

Betsy Díaz Velázquez, viceministra del MINAL, che ha sottolineato le entrate che si ricevono per  le esportazione di beni e servizi e i danni monetario e finanziari  provocati alla produzione, oltre a quelli derivati dalla re-ubicazione geografica del commercio.

Antonio Guerra, direttore dell’impresa commerciale Caribex, ha spiegato che esiste un’esportazione limitata dei prodotti della pesca agli Stati Uniti, mercato che può assimilare la totalità delle esportazioni e soprattutto di code d’aragosta e gamberi di mare, che lì sono liberi dalle imposte.

Il commercio obbligato con altri clienti, dove i prodotti pagano forti imposte, ha causato alla Caribex  danni per circa mezzo milione di dollari.

Juan González Escalona, presidente della Corporazione Cuba Ron e dell’impresa mista Havana Club Internacional, ha detto chiaramente che il blocco lacera la gestione delle imprese.

Nel mercato internazionale dei rum, le marche Premium nel 2013 hanno raggiunto una stima di circa 45 milioni di casse vendute e di queste  il 40% è consumato negli Stati Uniti.

Havana Club è leader dei rum Premium in molti paesi, come Germania, Italia, Regno Unito, Svizzera, Perù, Bolivia, Olanda…  ma l’assurdità politica del vicino del nord impedisce a Cuba di conquistare il mercato statunitense.

I danni all’economia associati al rincaro dei costi dei noleggi e l’aumento dei prezzi di alcune materie già contrattate con fornitori il lontani paesi, sono stati posti in evidenza.  Tra le varie ditte  danneggiate “Los portales S. A”, “Papas & Co”, “Stella”, l’impresa di import  export  “Alimpex”, e la mista “Bucanero”.

Betsy Díaz ha segnalato che un anno dopo l’altro crescono i danni provocati dal blocco che e peggiorato dal 2013 ed  impone enormi multe a banche  e imprese che operano con le loro omologhe cubane.

Le entità nazionali sono così obbligate a  pagare elevate spese, derivate dai tassi di cambio e a mantenere livelli di inventari molto alti, partendo dalle distanze geografiche dei fornitori  e dalla fatidica immobilità delle risorse.

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