Brasilia – Un’analisi della polizia sollecitata dalla difesa dell’ex presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha affermato che Odebrecht ha mentito, con la presentazione di documenti falsi di fronte alla giustizia di questa nazione sudamericana durante l’Operazione Lava Jato, ha informato il media locale Brasile 247.
«Alcuni estratti bancari hanno le marche di montaggio e iscrizione, oltre a inconsistenze nelle date di transazione nelle firme», ha rivelato lo specialista che ha analizzato la documentazione aggiunta dal Ministero Pubblico Federale con le accuse contro il fondatore del Partito dei Lavoratori (PT).
I documenti analizzati formano parte dell’operazione anticorruzione Lava Jato -la più grande investigazione sulla corruzione realizzata nella storia del Brasile- che in queste caso investiga l’uso di un appartamento vicino a quello dell’ex presidente Lula a San Bernardo del Campo, la cui acquisizione è stata, si presume, seguita da Odebrecht.
TEMER INTERVIENE NELLA SICUREZZA DI RÍO DE JANEIRO
Il presidente brasiliano Michel Temer ha firmato venerdì 16 un decreto d’Intervento federale in Río de Janeiro, con l’ obiettivo di «porre fine al grave impegno dell’ordine pubblico» in questo Stato.
Questo documento nomina il generale Walter Souza Braga Netto come responsabile negli interventi per la sicurezza pubblica di questo stato, con pieni poteri, includendo le polizie Civile e Militari e il Corpo dei Pompieri militari, ha informato Xinhua.
«Il crimine organizzato non può continuare e non può trasformarsi in una minaccia a tutto il paese. Dobbiamo garantire la tranquillità del nostro popolo. E lo faremo», ha detto Temer attraverso il suo spazio di Twitter.
Il decreto d’intervento è stato firmato come conseguenza di un’ondata di violenza che Río ha vissuto negli ultimi giorni e durerà sino alla fine dell’anno.
Venerdì 16 si sono riuniti a Brasilia gli alti comandi del’esercito, per coordinare i dettagli di questo processo.