Francesco Cecchini http://www.oggitreviso.it
CUBA DENUNCIA UN’AGGRESSIONE BIOLOGICA DEGLI USA
testo della nota sulla comparsa nel Paese del flagello “Thrips Palmi”consegnata da Cuba al Segretario delle Nazioni Unite
(da “Granma Internacional” 20 maggio 1997)
1. DESCRIZIONE DEI FATTI
Il 21 ottobre 1996, alle 10.08, l’equipaggio del volo regolare della Cubana de Aviacion CU-710, a bordo di un’aeronave Fokker 27 che copriva l’itinerario L’Avana-Tunas, incrociando il corridoio aereo Giron, nella regione occidentale, a circa 1000 piedi (300 metri) al di sopra del proprio aereo, ha osservato un’aeromobile che pareva riversare o polverizzare in maniera intermittente, per sette volte, sostanze sconosciute.
In quel momento il Fokker della Cubana si trovava a 25-30 chilometri a sud di Varadero, nella provincia di Matanzas, volando a 9000 piedi di altezza e ad una velocità di 400 km orari.
Secondo il piano dei voli, il controllo oggettivo dei radar e le registrazioni delle radioconversazioni fra le aeronavi e il controllo da terra, nel momento dei fatti sorvolava il corridoio Giron da nord a sud, in direzione perpendicolare al volo della Cubana, l’aeronave da fumigazioni modello S2R con matricola N3093M del registro delle aeronavi civili degli USA, gestita dal Dipartimento di Stato di quel Paese, come da autorizzazione di volo richiesta all’Istituto dell’Aeronautica Civile di Cuba e secondo i registri pubblici delle aeronavi civili negli USA. Questa aeronave si era alzata in volo dalla base Patrick della Forza Aerea nordamericana, in Cocoa Beach, Stato della Florida, con destinazione Grand Cayman.
Il pilota della Cubana riferisce immediatamente al controllo voli riguardo la liberazione, da parte dell’aeronave S2R, di sostanze sconosciute sotto forma di una nebbia bianca o grigiastra. Il controllo voli cubano stabilisce il contatto con l’aeronave nordamericana e chiede se si trova in difficoltà tecniche: il pilota risponde negativamente. Gli viene chiesto in che tipo di aeronave sta volando e si risponde che si tratta di un AY-65 monomotore. Questa conversazione è registrata.
Il 18 dicembre 1996 appaiono nella provincia di Matanzas i primi indizi della presenza del flagello THRIPS su coltivazioni di patate della varietà Diamand, seminata da 38 giorni nell’azienda “Impresa di Coltivazioni Varie Lenin”, nel Municipio di Jovellanos. Si inviano campioni di questo organismo al Laboratorio Centrale di Quarantena del Centro Nazionale di Salute Vegetale.
Il 26 dicembre 1996 il Ministero degli Esteri di Cuba presenta alla Sezione d’Interessi degli Stati Uniti a L’Avana una nota di protesta per l’incidente avvenuto nel corridoio Giron, nota in cui si esorta a prendere misure appropriate per far chiarezza sul fatto.
Il 12 febbraio 1997 la Sezione d’Interessi degli Stati Uniti consegna al Ministero degli Esteri di Cuba la risposta a questa nota, in cui si sostiene che il giorno dei fatti il pilota dell’aeronave nordamericana aveva osservato durante il volo un aereo commerciale cubano, al di sotto del proprio e, non essendo sicuro di esser stato visto, “secondo i procedimenti di prudenza e sicurezza, al fine di assicurare un contatto visivo sicuro, il pilota aveva usato il generatore di fumo del suo aereo per segnalare la propria posizione” e che “il fumo si dissipò e non venne espulso alcun liquido dall’aereo”.
Il 14 febbraio 1997 il Laboratorio Centrale della Quarantena conferma che l’insetto analizzato è il THRIPS Palmi Karay, fino a quel momento sconosciuto nel territorio cubano.
Il THRIPS PALMI è di origine asiatica. Dal 1985 si trova distribuito in determinate zone dei Caraibi, compreso il territorio di Haiti, Repubblica Dominicana e Giamaica. Si tratta di un fitofago polifago che attacca praticamente tutte le coltivazioni. (…) E’ un insetto di difficile diagnosi, sconosciuto per la maggioranza degli specialisti cubani. (…) Si determinò che il primo focolaio era nella suddetta Impresa di Coltivazioni Varie Lenin. Altri focolai furono individuati in unità vicine ai villaggi di Maximo Gomez e Bolondron, a pochi chilometri dal punto iniziale.
Nella prima quindicina del mese di gennaio del 1997 si localizzano focolai dello stesso insetto in Municipi del Sud della Provincia de L’Avana , su piantagioni di mais, fagioli, e vegetali vari.
Una volta identificato l’insetto, il Governo di Cuba ha adottato un piano di misure d’emergenza per combatterlo, compresa la lotta chimica mediante l’acquisto di insetticidi che, nonostante l’alto costo, non hanno dato risultati effettivi.
Alla fine del mese di marzo 1997, il Governo di Cuba, in osservanza dei regolamenti internazionali, comunica al Segretario Generale e al Dipartimento del Disarmo della ONU la presenza del Thrips Palmi Karay nel proprio territorio e lo notifica alla FAO, cui rivolge anche richiesta di aiuto tecnico e finanziario per combattere il flagello.
Ad oggi il Thrips Palmi si trova disseminato praticamente in tutto il territorio delle provincie di Matanzas e L’Avana, in due municipi della provincia di Cienfuegos, in alcuni municipi di quella di Pinar del Rio e nell’Isola della Gioventù. Non è stato localizzato nelle provincie del centro e dell’oriente del Paese.
1. RISULTATI DELLE RICERCHE REALIZZATE
L’aeronave S2R matricola N3093M è utilizzata dal Dipartimento di Stato degli USA nella lotta al narcotraffico, per la distruzione delle coltivazioni. Utilizza due sistemi di dispersione: uno tramite l’impiego di particelle liquide e l’altro con il lancio di particelle solide. Non risulta che sia provvisto di generatore di fumo.
Gli specialisti designati dalla parte cubana per chiarire i fatti considerano poco probabile una fuoriuscita volontaria o involontaria di combustibile o olio, cosa che è confermata dalla risposta dello stesso pilota nordamericano, data al controllore di volo cubano.
L’argomento della nota di risposta nordamericana riguardo l’emissione di fumo, risulta dal punto di vista tecnico debole e in contraddizione con la conversazione sostenuta durante il volo. D’altra parte non risponde ai normali procedimenti stabiliti per questo tipo di situazione. Nelle sue dichiarazioni il pilota del Fokker assicura, sulla base delle proprie osservazioni oculari e della sua esperienza precedente di pilota di aerei da fumigazione, che l’emissione realizzata dall’aeronave nordamericana non era dovuta a fumo ma ad una sostanza.
Tenendo in conto il luogo dove si libera la sostanza sconosciuta, può stabilirsi che l’area a maggior rischio è una zona di 15-20 chilometri all’ovest e 20-25 km all’est del corridoio aereo Giron, anche se si considera come zona probabilmente colpita tutto il territorio della provincia di Matanzas. Queste zone coincidono con l’area realmente colpita tanto dal primo focolaio come dai successivi.
Tenendo conto dell’entità della popolazione d’insetti osservata il 18 dicembre 1996 nella zona del primo focolaio, gli specialisti del Centro Nazionale di Sanità Vegetale di Cuba valutano che l’inizio del flagello data da 3 o 4 generazioni indietro. Considerando il tempo di riproduzione di quest’insetto, l’inizio dell’infezione può essere ipotizzato circa al 21 ottobre 1996, che è precisamente la data in cui l’aereo nordamericano ha volato sopra lo stesso punto.
Valutando la presenza di questo agente in Paesi come Haiti, Repubblica Dominicana e Giamaica, si deve supporre che la sua apparizione in modo naturale avrebbe potuto prodursi nella regione orientale, la più vicina a questi Paesi. La sua apparizione a più di 600 km da questa regione risulta pertanto strana e sospetta.
Anche se a prima vista si potrebbe supporre che l’altezza del volo dell’aeronave S2R non è la più appropriata per la disseminazione biologica, si ha notizia di esperimenti, realizzati esattamente dai nordamericani, in cui si sono riversate queste sostanze da altezze anche maggiori. D’altro lato le stesse caratteristiche di resistenza dell’insetto, soprattutto allo stadio di larva, rendono possibile la sua sopravvivenza a queste altezze.
Per le sue caratteristiche di fitofago polifago capace di attaccare e causare severi danni praticamente a tutte le piante e di resistere ad una considerevole varietà d’insetticidi, i THRIPS possono considerarsi come agenti biologici ideali per causare un grave danno alla base agricola dell’alimentazione. Nel documento intitolato “Relazione del gruppo di ricerca sulla fuga di agenti che costituiscono Arma Biologica o Tossica”, datato 29 febbraio 1996, ed elaborato dall’American Scientists Federation, s’include il THRIPS fra gli invertebrati che possono avere rilevanza agli effetti della Convenzione sulle Armi Biologiche.
In questo caso particolare, il comportamento del flagello a Cuba mostra una polifagia maggiore di quella descritta nella letteratura scientifica.
1. CONCLUSIONI
L’analisi dei fatti e dei risultati delle ricerche realizzate permettono di mettere in relazione, con un alto grado di certezza, l’apparizione del THRIPS Palmi nella Provincia di Matanzas con il lancio di una sostanza sconosciuta il 21 ottobre 1996 da parte di un’aeronave dipendente dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Esistono dimostrate evidenze del fatto che, una volta di più, Cuba è stata fatta oggetto di un’aggressione biologica.
LA GUERRA BATTERIOLOGICA CONTRO CUBA UNA STORIA DEI PRECEDENTI ATTACCHI
(Rodolfo Casals GRANMA INTERNACIONAL 27 maggio 1997)
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha nelle sue mani la nota di Cuba con cui si offrono prove sul collegamento dell’apparizione del flagello THRIPS PALMI con un’operazione del Governo degli USA e si riferisce sui danni che colpiscono la produzione di vegetali in 4 Provincie cubane. (…)
Il Dipartimento di Stato nega i fatti e argomenta che si tratta di disinformazione, assicurando che gli USA non hanno commesso alcuna violazione dell’accordo del 1972 sulle armi chimiche e biologiche.
Questa risposta non sorprende i cubani. Dal trionfo della Rivoluzione le denunce presentate in molte occasioni da Cuba sulle aggressioni nordamericane sono sempre state smentite enfaticamente dai diversi Governi USA… salvo poi esser confermate, dopo anni, quando il Congresso rende pubbliche informazioni in precedenza tenute segrete.
Dal principio degli anni ’60 i servizi speciali e militari degli USA cominciarono ad elaborare piani di guerra biologica, fra essi flagelli contro coltivazioni, defolianti della canna, batteri contro lo zucchero e interruzioni della pioggia mediante sistemi molto sofisticati.
Per liquidare la Rivoluzione, la cosiddetta operazione “Mongoose”, disegnata dalla CIA nel 1962, prevedeva fra i suoi compiti dall’uso della forza militare, i sabotaggi, gli assassinii dei principali dirigenti, fino all’introduzione di armi chimiche non letali, destinate a far ammalare gli operai “azucareros” (centinaia di migliaia di persone), allontanandoli dal lavoro durante 24-48 ore, per colpire la produzione della prima risorsa d’esportazione del Paese.
“Newsday”, quotidiano di Long Island, ha rivelato nel 1971 che un virus proveniente da Fort Gulik, zona Canale di Panama, era stato consegnato con un peschereccio ad agenti che operavano contro Cuba.
Nel libro “The Fish is Red” si ammette che agenti della CIA introdussero a Cuba, per la prima volta nel 1972, il virus della febbre porcina che decimò la popolazione animale. Si stima che più di 500.000 maiali furono sacrificati, bruciati e sepolti per combattere l’epidemia.
Lo stesso Newsday scrisse che nel 1977 era fallito, per cause che non vengono rivelate, un programma biologico contro l’allevamento avicolo a Cuba.
Fra il 1979 e il 1981 quattro distruttivi flagelli colpirono seriamente sia persone che coltivazioni vitali per l’economia cubana: la congiuntivite emorragica, il dengue, la “roya dello zucchero e la muffa azzurra del tabacco. “Covert Action”, una rivista edita a Washington, pubblicò che, in quanto parte dell’arsenale CIA-Pentagono, si era introdotto a Cuba il cosiddetto dengue emorragico che contaminò centinaia di migliaia di persone, con un bilancio di 158 morti (e fra loro 101 bambini).
Eduardo Arocena, un lider del gruppo terrorista anticubano “OMEGA 7”, riconobbe nel 1984 davanti ai giurati nordamericani di fronte ai quali si presentava per una causa di assassinio, che nel 1980 aveva partecipato alla operazione di introdurre germi, come un aspetto della guerra degli USA contro Cuba.
Cinque anni prima, nel 1979, “The Washington Post” aveva riferito che la CIA aveva un programma contro l’agricoltura cubana e che dal 1962 gli specialisti del Pentagono fabbricavano agenti biologici perché venissero utilizzati a questi fini.
Fra le basi segrete degli USA per lo sviluppo della guerra chimico-batteriologica, si trovano l’arsenale Edgewood, vicino Baltimora e Fort Detrick, nello Stato del Maryland. (…)
Naturalmente Cuba non è il solo Paese in cui gli USA impiegano questo tipo d’arma. Durante la guerra in Vietnam fu ampiamente divulgato nel mondo, anche attraverso la stessa stampa nordamericana, l’uso indiscriminato di prodotti chimici e batteriologici molto tossici per persone ed animali e defolianti per devastare piantagioni e boschi, con il cosiddetto “agente Arancio”.
Qualche altro fra i molti precedenti ?
Nel 1981 l’agenzia indiana “Press Asia” informò che esperimenti batteriologici condotti da scienziati nordamericani a Lahore, Pakistan, avevano prodotto 30 morti misteriose. Un anno prima, negli USA furono resi pubblici documenti in cui si diceva che nel 1956 si pensò di impiegare contro l’ex URSS l’insetto trasmettitore della febbre gialla.
Ragioni più che sufficienti appoggiano Cuba nella sua denuncia di questa nuova aggressione biologica di cui è stata vittima. Qui stanno i fatti. Non è giusto che tutto rimanga solo come un capitolo in più della sporca guerra nordamericana contro il popolo cubano.