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L’assenza di garanzie elettorali e lo stato di salute di Timochenko hanno portato il nuovo partito politico colombiano delle FARC a declinare la sua partecipazione alle elezioni presidenziali previste per il 27 maggio.
Dopo aver subito due interventi al cuore in una sola settimana e aver ricevuto una diagnosi di enfisema, il leader e candidato presidenziale Londoño ha dichiarato di aver deciso di ritirarsi dalla corsa presidenziale a causa dei suoi problemi di salute. “Timochenko” è stato ricoverato due volte in meno di un anno e ci si attendeva che le FARC lo sostituissero con un altro candidato, ma il partito ha dichiarato in una nota alla stampa letta questo giovedì da Ivan Marquez, in rappresentanza del Consiglio politico nazionale delle FARC. Si afferma che la sua leadership ha deciso di ritirarsi dall’intero processo, sostenendo che l’attuale situazione politica non garantisce le condizioni necessarie per una concorrenza equa.
Un problema evidenziato dalle FARC è che ancora oggi circa 600 membri del loro partito ed ex ribelli non hanno beneficiato della legge sull’amnistia e sono ancora in prigione. Inoltre, il partito FARC non ha avuto accesso ai finanziamenti previsti dallo stato, una misura definita “discriminatoria”.
Secondo le FARC, tutte queste condizioni “ci hanno portato a declinare le nostre aspirazioni presidenziali”. Ma il neo partito ha anche riaffermato il suo impegno per la pace e la volontà di superare qualsiasi legame tra violenza e politica, anche se più di 50 ex ribelli e le loro famiglie – oltre a 250 leader sociali – sono stati assassinati da quando è stato firmato l’accordo di pace finale. “Abbiamo bisogno di consolidare il processo di pace e l’attuazione di quanto concordato a L’Avana. Siamo lieti che più parti si sono impegnate a l’accordo. Se siamo uniti, resterà la speranza”, ha detto Marquez alla conferenza stampa.
Il partito delle FARC ha comunque annunciato che parteciperà alle elezioni legislative di domenica prossima e ha invitato i cittadini colombiani a votare per loro segnando la rosa rossa che ora simboleggia il movimento.