Dove sono le armi biologiche cubane sognate da John Bolton

 il recentemente nominato consigliere di Trump

Bolton sostituirà il generale H. R. McMaster e diventerà il terzo consulente nel settore della sicurezza che sfila per la Casa Bianca dalla presa di possesso dei repubblicani

Sergio Alejandro Gómez http://www.granma.cu

Con la nomina di John Bolton come suo consigliere alla Sicurezza Nazionale, il presidente Donald Trump fa salire a bordo della sua amministrazione una delle figure più controverse e radicali della politica USA, con un passato molto oscuro in relazione a Cuba ed America Latina.

Bolton sostituirà il generale H. R. McMaster e diventerà il terzo consulente nel settore della sicurezza che sfila per la Casa Bianca dalla presa di possesso dei repubblicani.

“Sono lieto di annunciare che, dal 9 aprile, l’ambasciatore John Bolton sarà il mio nuovo Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Sono molto grato per il servizio del generale H. R. McMaster, che ha fatto un lavoro eccellente e che sempre sarà mio amico”, ha annunciato Trump su Twitter.

Bolton è stato sottosegretario di Stato e poi ambasciatore all’ONU del governo di George W. Bush. In entrambe le posizioni è stato notato per le sue posizioni ultraconservatrici e aggressività contro paesi sovrani.

E’ stato anche tra coloro che hanno assicurato l’esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq, il che ha portato Washington, nel 2003, ad una guerra che è costata migliaia di dollari ed ha lasciato un numero di morti che alcuni stimano ad oltre un milione, in particolare tra la popolazione locale.

Il nuovo consigliere ha stretti legami con la Heritage Foundation, un think tank che si dedica a promuovere l’avanzamento delle idee più irrazionali del pensiero politico conservatore USA.

La sua elezione ha fatto saltare gli allarmi tra personalità politiche, come il senatore democratico del Maryland, Chris Van Hollen.

“Trump ha nominato Bolton, -un uomo con un curriculum guerrafondaio- per il più importante posto per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca. È stato tra coloro che hanno sostenuto la guerra del 2003 in Iraq, ha sostenuto il bombardamento dell’Iran, attaccare preventivamente la Corea del Nord e andare in guerra con Cuba”, ha detto il senatore. «Gli USA non vogliono un’altra guerra».

Tra i pochi che si sono rallegrati della nomina c’è il senatore della Florida, Marco Rubio, che ha elogiato, nel social network Twitter, la posizione radicale di Bolton sull’America Latina.

IL GIORNO IN CUI JOHN BOLTON HA SOGNATO ARMI BIOLOGICHE A CUBA

 

I legami di questo personaggio con l’ultra-destra di origine cubana della Florida sono noti, così come la sua storia di provocazioni ed aggressioni contro la Maggiore delle Antille.

La più nota delle sue follie contro Cuba è stato un discorso, nel 2002, in cui dichiarava l’Avana come parte dell’ “asse del male”; il gruppo di paesi che potrebbe essere “bombardato in qualsiasi momento” dall’amministrazione Bush.

L’allora Sotto Segretario di Stato per il Controllo degli Armamenti e la Sicurezza Internazionale accusò il Governo di Cuba di possedere almeno un programma per lo sviluppo di armi biologiche di distruzione di massa.

Nel bel mezzo dell’isteria successiva agli attentati dell’11 settembre, contro le Torri Gemelle, le parole di Bolton, presso la sede dell’Heritage Fondation, erano poco meno di una dichiarazione di guerra.

Il successo delle biotecnologia cubana, che aveva già ottenuto vaccini e trattamenti di punta a livello dei paesi del primo mondo, si utilizzava per giustificare una possibile aggressione.

Inoltre, Bolton ha accusato l’isola di condividere le proprie conoscenze con paesi terzi.

Mediante una dichiarazione ufficiale, il Comandante in Capo, Fidel Castro, qualificò come “panzana ed inganno” le affermazioni del Sottosegretario.

“Se uno scienziato cubano di qualsiasi delle nostre istituzioni biotecnologiche avesse cooperato con qualsiasi paese nello sviluppo di armi biologiche o avesse tentato di crearle su propria iniziativa, sarebbe sottoposto d’immediato ai tribunali di giustizia per tradimento al paese”. Assicurò allora Fidel.

DOVE SONO LE ARMI BIOLOGICHE CUBANE?

 

Quasi 16 anni dopo l’infondata denuncia di Bolton, di cui non è stata presentata alcuna prova, le uniche “armi biologiche” che esistono a Cuba sono quelle progettate per combattere le malattie.

Gli stessi statunitensi stanno per beneficiare di farmaci unici creati sull’isola per il trattamento di malattie come l’ulcera del piede diabetico ed il cancro ai polmoni.

Diverse istituzioni USA e politici di quel paese hanno espresso il loro interesse a mantenere scambi con il settore scientifico e biotecnologico cubano, che è all’avanguardia tra le nazioni in via di sviluppo.

Nonostante il blocco USA la Maggiore delle Antille conta su vaccini unici contro vari tipi di cancro, nonché su trattamenti avanzati nel campo degli anticorpi monoclonali.

La nomina di Bolton arriva in un momento in cui le relazioni bilaterali tra Cuba e USA mostrano evidenti segni di regressione, nonostante l’immensa maggioranza del popolo nordamericano sia partitario di migliorare i legami.

Giunge anche nel bel mezzo di una nuova campagna contro Cuba in cui si sono usati pretesti ed esami, senza prove scientifiche, per giustificare misure unilaterali che colpiscono centinaia di migliaia di persone su entrambi i lati dello stretto della Florida ed ostacolano l’interscambio su temi di mutuo interesse.


Dónde están las armas biológicas cubanas que soñó John Bolton, el recién nombrado asesor de Trump

Bolton sustituirá al general H. R. McMaster y se convertirá en el tercer asesor en el área de seguridad que desfila por la Casa Blanca desde la toma de posesión de los republicanos

Autor: Sergio Alejandro Gómez

Con el nombramiento de John Bolton como su asesor de Seguridad Nacional, el presidente Donald Trump sube a bordo de su administración a una de las figuras más controvertidas y radicales de la política norteamericana, con un pasado muy oscuro en relación con Cuba y América Latina.

Bolton sustituirá al general H. R. McMaster y se convertirá en el tercer asesor en el área de seguridad que desfila por la Casa Blanca desde la toma de posesión de los republicanos.

«Me complace anunciar que, a partir del 9 de abril, el embajador John Bolton será mi nuevo Asesor de Seguridad Nacional. Estoy muy agradecido por el servicio del general H. R. McMaster, que ha hecho un trabajo excelente y que siempre será mi amigo», anunció Trump en Twitter.

Bolton fue subsecretario de Estado y luego Embajador ante la ONU del gobierno de George W. Bush. En ambos cargos se destacó por sus posturas ultraconservadoras y agresividad contra países soberanos.

Estuvo también entre los que aseguraron la existencia de armas de destrucción masivas en Iraq, lo cual condujo a Washington en el 2003 a una guerra que costó miles de millones de dólares y dejó una cifra de muertos que algunos calculan superior al millón, sobre todo población local.

El nuevo asesor tiene estrechos vínculos con la Heritage Foundation, un tanque pensante que se dedica a promover el avance de las ideas más irracionales del pensamiento político conservador norteamericano.

Su elección ha saltado las alarmas entre personalidades políticas como el senador demócrata por Maryland, Chris Van Hollen.

«Trump nombró a Bolton –un hombre con historial guerrerista– para el puesto más importante de seguridad nacional en la Casa Blanca. Fue de los que abogó por la guerra del 2003 en Iraq, apoyó el bombardeo a Irán, atacar preventivamente a Corea del Norte e ir a la guerra con Cuba», señaló el senador. «Estados Unidos no quiere otra guerra».

Entre los pocos que se alegraron del nombramiento estuvo el senador por la Florida, Marco Rubio, quien alabó en la red social Twitter la postura radical de Bolton sobre América Latina.

EL DÍA QUE JOHN BOLTON SOÑÓ CON ARMAS BIOLÓGICAS EN CUBA

Los lazos de este personaje con la ultraderecha de origen cubano de la Florida son conocidos, así como su historial de provocaciones y agresiones contra la Mayor de las Antillas.

La más conocida de sus locuras contra Cuba fue un discurso en el año 2002 en el que declaró a La Habana como parte del «Eje del mal», el grupo de países que podía ser «bombardeado en cualquier momento» por el gobierno de Bush.

El entonces Subsecretario de Estado para el Control de Armas y la Seguridad Internacional acusó al Gobierno cubano de poseer, al menos, un programa para el desarrollo de armas biológicas de destrucción masiva.

En medio de la histeria posterior a los atentados del 11 de septiembre contra las Torres Gemelas, las palabras de Bolton en la sede de la Heritage Foundation eran poco menos que una declaración de guerra.

El éxito de la biotecnología cubana, que ya había logrado vacunas y tratamientos de punta a nivel de países del primer mundo, se utilizaba para justificar una posible agresión.

Además, Bolton acusó a la Isla de compartir sus conocimientos con terceros países.

Mediante una declaración oficial, el Comandante en Jefe, Fidel Castro, calificó de «embuste y engaño» las aseveraciones del Subsecretario.

«Si un científico cubano perteneciente a cualesquiera de nuestras instituciones biotecnológicas hubiera estado cooperando con cualquier país en el desarrollo de armas biológicas, o hubiese intentado crearlas por su propia iniciativa, sería sometido de inmediato a los tribunales de justicia como un acto de traición al país», aseguró Fidel entonces.

¿DÓNDE ESTÁN LAS ARMAS BIOLÓGICAS CUBANAS?

Cerca de 16 años después de la denuncia infundada de Bolton, sobre la que no se presentó prueba alguna, las únicas «armas biológicas» que existen en Cuba son las diseñadas para combatir enfermedades.

Los propios estadounidenses están a punto de beneficiarse con medicamentos únicos creados en la Isla para tratar enfermedades como la úlcera del pie diabético y el cáncer de pulmón.

Varias instituciones norteamericanas y políticos de ese país han manifestado su interés por mantener intercambios con el sector científico y biotecnológico cubano, el cual está a la vanguardia entre las naciones en desarrollo.

A pesar del bloqueo estadounidense, la Mayor de las Antillas cuenta con vacunas únicas contra diversos tipos de cáncer, así como tratamientos de avanzada en el campo de los anticuerpos monoclonales.

El nombramiento de Bolton ocurre en momentos en que las relaciones bilaterales entre Cuba y Estados Unidos muestran signos evidentes de retroceso, a pesar de que la inmensa mayoría del pueblo norteamericano es partidario de mejorar los nexos.

Asimismo, llega en medio de una nueva compaña contra Cuba en la que se han utilizado pretextos y pruebas sin evidencias científicas para justificar medidas unilaterales que afectan cientos de miles de personas en uno y otro lado del Estrecho de la Florida y entorpecen el intercambio en temas de interés mutuo.

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