Svizzera: sanzioni contro il Venezuela

Il Governo della Svizzera ha imposto “sanzioni d’intrusione” contro il Venezuela con la proibizione della vendita, esportazione e transito di equipaggiamenti militari nella cornice delle misure applicate dall’Unione Europea (UE), ha appena segnalato Telesur.

Il Consiglio Federale ha sostenuto che il Venezuela utilizza, si presume, i beni degli equipaggiamenti militari per fini di repressione.

Le “sanzioni d’intrusione“ si sommano alla linea marcata dalla  UE lo scorso 22 gennaio con le sanzioni a sette funzionari venezuelani per – si presume- aver commesso violazioni dei diritti umani.

Mediante un comunicato, il Governo svizzero ha informato dell’attacco contro la nazione sudamericana, che proibisce anche la vendita di strumenti o tecnologie che si possono usare per la vigilanza o l’intercettazione di comunicazioni telefoniche o di Internet.

Inoltre ha sanzionato sette funzionari venezuelani tra i quali il costituente Diosdado Cabello, il ministro degli Interni e Giustizia, Néstor Reverol, il procuratore generale, Tarek William Saab e la presidente del Consiglio  Nazionale Elettorale (CNE) Tibisay Lucena.

Nella cornice delle sanzioni imposte contro il Venezuela, il vice presidente dei Comunicazione e Cultura Jorge Rodrígueze mantiene un giro per l’Europa per denunciare l’aggressione che sferrano gli Stati Uniti  contro la nazione sudamericana e inoltre segnalare la trasparenza del sistema elettorale, avallato dagli osservatori internazionali e dalle Nazioni Unite.

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