Sancti Spiritus – Migliaia di giovani di Sancti Spíritus hanno anticipato l’inizio delle feste del prossimo 4 aprile, e domenica 1 aprile si sono svegliati negli accampamenti della UBPC Las Nuevas, di La Sierpe, e della CPA Boris Luis Santa Coloma, a Jatibonico, in una giornata di produzione dedicata a uno dei fronti più strategici per lo sviluppo del territorio: la semina in nuove aree delle canne da zucchero.
La mobilitazione era collegata al programma concepito dalla direzione dell’ Unione dei Giovani Comunisti (UJC) nella provincia a proposito della celebrazione, mercoledì 4, degli anniversari 56º e 57º della Unione dei Giovani Comunisti e dell’Organizzazione dei Pionieri José Martí, rispettivamente, che si realizzerà a Sancti Spíritus come sede centrale.
Isbel Reina Abreu, primo segretario del Comitato Provinciale de la UJC, ha spiegato alla stampa che questa scelta «riconosce il lavoro dei giovani della zona in funzione dello sviluppo economico e sociale della provincia, dove siamo una forza importante nella costruzione della società che desideriamo e del progetto di paese che abbiamo deciso d’avere».
Il dirigente ha poi precisato che la manifestazione inizierà alle sette di mattina del prossimo mercoledì 4 aprile in Piazza della Rivoluzione Maggior Generale Serafín Sánchez Valdivia, del capoluogo provinciale, con la partecipazione di circa 5.000 giovani alcuni dei quali riceveranno la tessera di militanti della Gioventù Comunista.
Come parte della festa giovanile è prevista la realizzazione di un accampamento antimperialista “ Per amore alla mia Patria”, nella zona di La Reforma, a Jatibonico, dove nacque Panchito Gómez Toro, figlio del Generalissimo Máximo Gómez e aiutante del Generale Antonio Maceo, icona della giovane generazione di rivoluzionari.
La celebrazione nel territorio spirituano include anche l’inaugurazione del detto Paseo Universitario, nelle zone vicine alla sede principale della casa di alti studi José Martí.
FIDUCIA NEI GIOVANI
«Le organizzazioni di base e i giovani che oggi decoreremo, dimostrano che si possono affidare ai giovani grandi impegni, perchè la gioventù è erede delle migliori tradizioni di lotta del nostro popolo e e continuatrice di un’opera essenzialmente umana», ha affermato Ronal Hidalgo Rivera, secondo segretario del Comitato Nazionale della UJC, durante la cerimonia di consegna delle più alte decorazioni concesse dal Consiglio d Stato su proposta del Burò Nazionale dell’organizzazione giovanile.
Nella solenne cerimonia, José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha imposto l’Ordine Julio Antonio Mella, al maggiore José Enrique Martínez Sánchez e al capitano Yeniel Cabrera Duardo, ufficiali delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR) e del Ministero degli Interni, rispettivamente, ha informato Juventud Rebelde.
Dieci gruppi hanno ricevuto la Bandiera d’Onore dell’organizzazione, un altro gruppo scelto di giovani hanno ricevuto le medaglie Abel Santamaría Cuadrado e José Antonio Echeverría; 21 dirigenti giovanili hanno ricevuto un riconoscimento per il loro lavoro meritevole nello scorso anno.
Ugualmente sono stati premiati quattro lavoratori con più di 35 anni nella UJC.
La gioventù, responsabile della continuità
José Martí aveva diciassette anni quando gli misero i ceppi e le catene. Mella stava per compiere ventisei anni quando donò la sua appassionante vita per la Rivoluzione. Ventisette anni aveva Fidel quando si lanciò a conquistare il cielo con l’assalto a Santiago de Cuba…. Nella breve storia nazionale, non c’è stato momento nel quale la gioventù non abbia partecipato in modo attivo.
Oggi, con una società ogni giorno diversa, tocca a loro far andare avanti un progetto che ha al centro il senso del bene comune, della generosità verso il prossimo. Per questo, la Cuba attuale, che è sopravvissuta a immensi sacrifici collettivi, deve essere pensata per il domani con i giovani di oggi, portatori del germe della trasformazione rivoluzionaria richiesta da Fidel.
IL COMPITO DI OGGI
Celebrare gli anniversari, il 56° dell’Unione di Giovani Comunisti e il 57° dell’Organizzazione dei Pioneros José Martí non significa il paragone meccanico tra epoche e contesti differenti, perché la responsabilità storica della gioventù è trovare e promuovere i compiti prioritari del suo tempo
Se prima ci sono stati la lotta contro i banditi o il lavoro agricolo a Camagüey, o i tremendi compiti da shock nella costruzione o la battaglia per il ritorno di Elián, la priorità di ora è continuare la modernizzazione della società.
Continuare ad applicare i valori intrinseci al nostro progetto sociopolitico, è il compito di una generazione che deve avere presenza quotidiana molto maggiore in quanto è responsabile della continuità storica della Rivoluzione.
Traduzione: Redazione di El Moncada http://www.radioreloj.cu