Le strade della Guerra Non Convenzionale

costruire un’opposizione

J. Ramón Rodríguez Ruiz http://razonesdecuba.cubadebate.cu

Per distruggere un sistema politico e sconfiggere un progetto sociale avverso, l’imperialismo usa, come parte della Guerra Non Convenzionale (GNC), persone con ideologie compatibili a tale scopo. A volte tale ideologia è facilmente esportabile ad una mente con poca cultura politica o leggera fermezza ideologica; altre è sufficiente che non ci sia decoro in modo che l’ideologia del capitalismo possa essere trasferita ad un individuo con la facilità di una transazione finanziaria e precisamente mediante queste.

Una potente macchina mediatica, destinataria di succose transazioni finanziarie, ha cercato, per anni, di far credere che a Cuba ci sia una reale opposizione politica e che sia, ripetutamente, “repressa” e “censurata” dal “regime cubano”.

Questi gruppi mercenari, il governo USA li ha qualificati come rappresentanti della “società civile cubana” ed ha apertamente dichiarato le sue intenzioni di sostenere le sue richieste di “democrazia” e “diritti umani”, come parte della sua politica verso l’isola, anche dopo il 17 dicembre 2014.

Nel testo del messaggio “un nuovo corso per Cuba”, pubblicato sul sito web della Casa Bianca, quello stesso giorno, si segnala: “La promozione della democrazia sostiene i diritti umani universali conferendo potere alla società civile e al diritto delle persone di parlare liberamente, riunirsi e associarsi in modo pacifico ed al sostenere la capacità della gente di determinare il proprio futuro liberamente. Gli sforzi degli USA si concentrano sulla promozione dell’indipendenza dei cubani affinché non debbano dipendere dallo stato cubano. […] L’amministrazione continuerà ad implementare i programmi USA focalizzati alla promozione di cambiamenti positivi a Cuba e fomenterà riforme nel nostro impegno di alto livello con i funzionari cubani”.

Una moltitudine di ONG, 1 Fondazioni “senza scopo di lucro” (ma con il lucro come fine) e Programmi di agenzie governative hanno cercato, per anni, di “preparare l’ambiente” affinché una situazione d’instabilità interna, nell’isola, consenta il rovesciamento del Governo rivoluzionario; un principio della GNC che permane presente in modo testuale, non appena viene pubblicato un nuovo manuale sul tema: “deve esserci una scintilla che genera l’insurrezione; […] un evento catalizzatore che incendi il sostegno popolare al potere dominante e una dirigenza insorgente dinamica che possa sfruttare la situazione”. 2

Come risultato del percorso della GNC ci sono, oggi, a Cuba persone che aspirano al riconoscimento come presunti capi di una cosiddetta “dissidenza interna”. Le ricompense, in una delle loro varianti, si presentano sotto forma di premi, come il Sakharov, del Parlamento Europeo, dedicato a riconoscere la “libertà di coscienza” e la cui tariffa ammonta a 50 mila euro; o come quello Václav Havel, per la “dissidenza creativa”, che consegna l’organizzazione Human Rights Foundation di cui sono stati anche accreditati cubani mercenari ed il cui stimolo metallico è di 350000 corone norvegesi (circa 45400 dollari). 3 Altri “blogger” o “giornalisti indipendenti“, di quelli che hanno seguito corsi nella SINA, 4 sono stati anche premiati per il loro contributo alla “libertà di espressione”, e accumulano cifre esageratamente superiori. 5

Ma questa è solo una delle vie del finanziamento che ricevono i tentativi di opposizione politica a Cuba. Le loro vere storie e sotterfugi, agiscono in un vasto flusso di prove 6 che sostengono la nostra denuncia con questo articolo: questa “dissidenza” non è altro che un tentativo di realizzare una “forza surrogata”, una “dirigenza insorgente”, alla quale delegare il compito di cercare di sconfiggere la Rivoluzione, attraverso la sovversione politica, attraverso la via della GNC.

L’incapacità di richiamo di questi gruppi, tentano di sostituirla con l’uso di social network e altre strutture d’Internet, utilizzando la connettività e l’accesso ai “media” che i loro investitori assicurano. È così che una bagarre domenicale, con più rumore che discorsi e più telecamere che persone, si pretende “caricare” sul web come una marcia di protesta; o un atto di provocazione politica si pretende convertirla in una “performance” artistica la cui ripercussione, credo per la vergogna dei suoi promotori, non si basa tanto sulla qualità dell’azione creativa, quanto sulle sue finalità sovversive e nella sua utilità per gli obiettivi di coloro che intendono seminare il caos a Cuba.

Dietro tutte queste azioni ed altre, è osservabile una metodologia troppo saggiata nel corso dell’ultimo decennio, in tutti gli scenari in cui l’imperialismo ha promosso “cambi di regime”, senza dover far sbarcare i propri “marine”.

Nella presunta “opposizione politica” cubana, si osservano le influenze dei metodi di “lotta nonviolenta” sullo stile di Gene Sharp; l’uso o decontestualizzazione di simboli; la disobbedienza civile; il mascheramento di rivendicazioni democratiche e delle lotte per i diritti umani e della libertà di espressione, discorsi che non cambiano, anche se i libri paga riflettono nomi diversi ed il protagonismo cambia di proprietario, in tale permanente sforzo di ricevere le attenzioni dei propri sponsor.

Questo nuovo passo sulla strada della GNC, si conclude con una notizia dell’ultima ora: un mercenario membro del libro paga imperiale a Cuba e collegato alla FNCA, 7 ha appena ricevuto la “Medaglia della Libertà Truman-Reagan” che viene consegnata da “La Fondazione in memoria delle vittime del comunismo ad individui ed istituzioni che hanno dimostrato un impegno per tutta la vita alla libertà, alla democrazia e all’opposizione al comunismo e ad altre forme di tirannia”. 8

La suddetta Fondazione ha sede a Washington DC, il suo presidente onorario è George W. Bush (il figlio, ricordate? quello dei “60 o più angoli bui”) ed ha assegnato premi simili a Ileana Ross-Lehtinen; ad istituzioni come la NED 9 ed a corporazioni come Lockheed Martin. La prima è la famigerata “lupa feroce”; la seconda è un’organizzazione che eroga milioni in “sostegno alla democrazia” a Cuba e in altre parti del mondo, e la terza, produce aerei, bombe, missili che sono caduti, a migliaia, in Iraq, Afghanistan e Libia, per solo citare esempi recente.

Infine, la costruzione di un’opposizione politica non si è rivelato essere un compito facile, né tanto meno in un paese unito nella Rivoluzione, nonostante gli enormi sforzi non convenzionali. Ma qualcosa ci sta diventando chiaro quando sentiamo parlare della “dissidenza” o della “società civile” cubana nei media al servizio delle campagne contro il nostro paese: su questa strada della GNC contro Cuba, il diavolo li unisce ed il denaro comanda.


Los caminos de la Guerra No Convencional: construir una oposición

Por José Ramón Rodríguez Ruiz

Para destruir un sistema político y derrotar un proyecto social adverso, el imperialismo utiliza, como parte de la Guerra No Convencional (GNC), a personas con ideologías compatibles con ese fin. A veces esa ideología es fácilmente exportable a una mente con poca cultura política o leve firmeza ideológica; otras basta que no haya decoro para que la ideología del capitalismo pueda ser trasladada a un individuo con la facilidad de una transacción financiera y precisamente mediante estas.

Una poderosa maquinaria mediática, receptora de transacciones financieras jugosas, ha intentado por años hacer creer que en Cuba existe una oposición política real y que reiteradamente es “reprimida” y “censurada” por el “régimen cubano”.

A esos grupúsculos mercenarios, el gobierno de EE.UU. los ha calificado como representantes de la “sociedad civil cubana” y ha declarado abiertamente sus intenciones de apoyar sus reclamos de “democracia” y “derechos humanos”, como parte de su política hacia la isla, aun después del 17 de diciembre de 2014.

En el texto del mensaje “un nuevo rumbo para Cuba”, publicado en el sitio web de la Casa Blanca ese propio día, se señala: “La promoción de la democracia apoya a los derechos humanos universales al empoderar a la sociedad civil y el derecho de las personas de hablar libremente, reunirse y asociarse de manera pacífica y al apoyar la capacidad de la gente para determinar su futuro de forma libre. Los esfuerzos de EE.UU. se enfocan en promocionar la independencia de los cubanos para que no tengan que depender del estado cubano. […] La administración continuará implementando programas de EE.UU. enfocados en promover el cambio positivo en Cuba, y fomentará reformas en nuestro compromiso de alto nivel con los funcionarios cubanos”.

Una bandada de ONG,1 Fundaciones “sin fines de lucro” (pero con el lucro como fin) y Programas de agencias gubernamentales, han intentado, por años, “preparar el ambiente” para que una situación de inestabilidad interna en la Isla posibilite el derrocamiento del Gobierno revolucionario, un principio de la GNC que permanece asentado de forma textual, en cuanto nuevo manual se publica sobre el tema: “debe haber una chispa que genere la insurrección; […] un evento catalizador que incendie el apoyo popular al poder gobernante y un liderazgo insurgente dinámico que pueda explotar la situación”.2

Como resultado de la ruta de la GNC existen hoy en Cuba personas aspirando a reconocimiento como supuestos líderes de una mal llamada “disidencia interna”. Las recompensas, en una de sus variantes, llegan en forma de premios, tales como el Sajarov, del Parlamento Europeo, dedicado a reconocer la “libertad de conciencia” y cuya tarifa asciende a 50 mil euros; o como el Václav Havel, para la “disidencia creativa”, que otorga la organización Human Rights Foundation, del cual también han sido acreedores cubanos mercenarios y cuyo estímulo metálico es de 350 mil coronas noruegas (aproximadamente 45 400 dólares).2 Otros “blogueros” o “periodistas independientes”, de esos que han pasado cursitos en la SINA,4 también han sido premiados por sus aportes a la “libertad de expresión”, y acumulan cifras exorbitantemente superiores.5

Pero esta es solo una de las vías del financiamiento que reciben los intentos de oposición política en Cuba. Sus verdaderas historias y subterfugios, obran en un vasto caudal de evidencias6 que apoyan nuestra denuncia con este artículo: Esta “disidencia” no es más que el intento de concretar una “fuerza sustituta”, un “liderazgo insurgente”, a los cuales delegar la tarea de intentar derrotar a la Revolución, mediante la subversión política, a través del camino de la GNC.

La incapacidad de convocatoria de estos grupos, intentan suplirla con el empleo de las redes sociales y otras facilidades de Internet, utilizando la conectividad y el acceso a “los medios” que les aseguran sus inversores. Es así como un tumulto dominical, con más ruido que discursos y más cámaras que gente, se pretende “subir” a la web como una marcha de protesta; o una acción de provocación política se pretende un “performance” artístico cuya repercusión, imagino que para vergüenza de sus promotores, no se sustenta tanto en la calidad de la acción creativa, como en sus fines subversivos y en su utilidad para los objetivos de quienes pretenden sembrar el caos en Cuba.

Detrás de todas estas acciones y otras, es observable una metodología harto ensayada durante la última década, en todos los escenarios donde el imperialismo ha promovido “cambios de régimen” sin tener que desembarcar sus “marines”.

En la pretendida “oposición política” cubana, se observan las influencias de los métodos de “lucha no violenta” al estilo Gene Sharp; la utilización o descontextualización de símbolos; la desobediencia civil; el disfraz de reclamos democráticos y pugnas por derechos humanos y libertad de expresión, discursos que no cambian, aunque las nóminas reflejen nombres distintos y el protagonismo cambie de dueño, en ese permanente esfuerzo por recibir las atenciones de sus patrocinadores.

Este nuevo paso del camino de la GNC, concluye con una noticia de última hora: un mercenario integrante de la nómina imperial en Cuba y vinculado con la FNCA,7 acaba de recibir la “Medalla de la Libertad Truman-Reagan” que se entrega por “la Fundación en Memoria de las Víctimas del Comunismo a individuos e instituciones que han demostrado un compromiso a lo largo de su vida con la libertad, la democracia y la oposición al comunismo y otras formas de tiranía”.8

La referida Fundación tiene su sede en Washington DC, su presidente de honor es George W. Bush (el hijo, ¿recuerdan? Aquel de los “60 o más oscuros rincones”) y ha entregado premios similares a Ileana Ross-Lehtinen; a instituciones como la NED9 y a corporaciones como Lockheed Martin. La primera es la tristemente célebre “loba feroz”; la segunda es una organización que eroga millones en “apoyo a la democracia” en Cuba y otras partes del mundo, y la tercera, produce aviones, bombas, cohetes, que han caído por miles en Iraq, Afganistán y Libia, por solo citar ejemplos recientes.

Nada, que construir una oposición política no ha demostrado ser una tarea fácil, mucho menos en un país unido en Revolución, a pesar de ingentes esfuerzos no convencionales. Pero algo si nos va quedando claro para cuando escuchemos hablar de “la disidencia” o “la sociedad civil” cubanas en los medios de comunicación al servicio de las campañas contra nuestro país: en este camino de la GNC contra Cuba, el diablo los junta y el dinero manda.

Note

1. Organizaciones no Gubernamentales.

2. Publicación de Técnicas del Ejército de EEUU ATP 3.05-1 “Guerra no Convencional” de 2013 en http://www.cubadefensa.cu/?q=documentos-doctrinales-eeuu

3. Según themoneyconverter.com consultado el 11 de junio de 2015.

4. http://www.cubadefensa.cu/?q=node/3262

5. http://www.jornada.unam.mx/2012/02/26/opinion/024a1mun

6. Puede consultar http://www.ecured.cu/index.php/Los_Disidentes_(Libro)

7. Fundación Nacional Cubano Americana.

8. http://www.Victimsofcomunism.org/initiative/Truman-reagan/

9. National Endowment for Democracy.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.