Il Presidente dei Consigli d Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, la mattina di ieri, martedì 29, ha parlato in una video conferenza con le autorità del Governo e del Partito delle province centrali, sensibilmente colpite dalle forti piogge e dalle inondazioni provocate dalla tormenta subtropicale Alberto.
Hanno partecipato all’incontro vari ministri che hanno offerto informazioni preliminari sui danni che non si potranno precisare con totale esattezza sino a quando non scenderanno i livelli dell’acqua.
Il titolare di Energia e Miniere, Alfredo López Valdés, ha informato che sino al momento circa 58.000 cittadini erano senza il servizio elettrico e che per questo 60 mezzi speciali con la dotazione corrispondente lavoravano dall’alba e un altro gruppo era pronto per ristabilire l’energia elettrica appena fosse possibile l’accesso ai luoghi isolati.
Poi ha aggiunto che ci sono le risorse materiali e umane per tutto questo.
Sulla distribuzione dei prodotti della tessera annonaria, la Ministro del Commercio interno, Mary Blanca Ortega Barredo, ha assicurato che si stanno consegnando i prodotti iniziando dai municipi più difficili da raggiungere, e che si è indicato d’anticipare la vendita alla popolazione.
Ugualmente si valutano i danni alle infrastrutture delle botteghe, delle caffetterie e di altri locali del commercio.
I danni all’agricoltura si concentrano nei prodotti come banane, fagioli, riso tabacco, ortaggi e in alcuni sistemi d’irrigazione, oltre che nella raccolta del latte, che è interrotta per l’inclemenza del tempo,
Il primo vice ministro dell’Agricoltura, Julio García Pérez, ha assicurato che si sta raccogliendo tutto quello che è in tempo di maturazione e si vigila il riso pronto nei campi. Poi ha precisato che ci sono le sementi e i fertilizzanti sufficienti per cominciare il recupero.
A proposito dei danni provocati alle strade della zona centrale René Mesa Villafaña, ministro della Costruzione ha confermato che vari ponti e molte strade hanno sofferto danni per le inondazioni e la crescita dei fiumi, per cui sono pronti gruppi di ingegneri e architetti che lavorano assieme al Ministero del Trasporto al calcolo dei danni alle strutture e alle misure da adottare sia a breve che a lungo termine.
Adel Yzquierdo Rodríguez, ministro del Trasporto, ha precisato che tra i danni vanno comprese la chiusura temporanea dell’Autostrada Nazionale, il blocco di vari punti della ferrovia e la sospnesione delle partenze programmate dall’Impresa Omnibus Nacionales che nel loro itinerario comprendono la circolazione a Cienfuegos, Villa Clara e Sancti Spíritus.
La presidente dell’Istituto delle Risorse Idrauliche(INRH), Inés María Chapman Waugh, ha informato sula situazione dei bacini artificiali del paese, 141 dei quali sono colmi al disopra del 90% e che tutti quelli della regione centrale espellono acqua.
Ha avvisato che anche quando diminuiranno le piogge si aspettano importanti flussi dalle montagne, per cui si deve mantenere la vigilanza idrologica.
In maniera particolare ha avvertito sul periodo delle piogge che comincia con tutti i bacini pieni, per cu si dovrà essere ben preparati.
La Presidente del INRH ha sottolineato la necessità di mettere cloro in tutta l’acqua che consuma la popolazione di questi territori, per non avere problemi della salute.
La vitalità dei sistemi di salute è stata confermata dal ministro del settore, Roberto Morales Ojeda, che ha commentato che, nonostante tutti i danni, i servizi in queste province si sono mantenuti. In particolare ha citato la situazione dell’ospedale 9 de Abril, di Sagua la Grande, severamente danneggiato, dov’è stato necessario riorganizzare l’assistenza.
Ha poi allarmato sulle misure di controllo epidemiologico che vanno rinforzate per mantener la stabilità sanitaria che il paese ha presentato sino ad oggi.
La titolare di Educacione, Ena Elsa Velázquez Cobiella, ha dettagliato la situazione del sistema scolastico, e ha detto che 50 centri hanno subito danni e in altri 54 si trovano le persone evacuate.
Nelle cinque province centrali i corsi sono stati interrotti ma si lavora rapidamente per ricominciare nel minor tempo possibile con varie alternative.
Le forze del Ministero degli Interni sono mobilitate nei territori più colpiti e il loro lavoro è indirizzato soprattutto a regolare il traffico nelle strade danneggiate e a proteggere i beni delle persone evacuate.
Il titolare, il vice ammiraglio Julio César Gandarilla Bermejo, ha precisato che si combatte la mancanza di disciplina per la scarsa comprensione dei rischi di alcune persone.
Le Forze Armate Rivoluzionarie, com’è abituale si sommano all’evacuazione di coloro che sono restati isolati in determinate zone.
Con la video conferenza sono giunte di prima mano le informazioni dettagliate e attualizzate di tutti i territori, in alcuni dei quali continua a piovere.
Tra gli altri aspetti si è saputo per esempio che nella provincia di Matanzas i bacini artificiali sono pieni al 70% e che sono state evacuate circa 6000 persone. Ci sono, ed è una cifra preliminare, danni a 54 case e in circa 1700 ettari coltivati.
Nella provincia di Cienfuegos, che è in fase d’allarme, la situazione delle piogge è stata catalogata come complessa, con 22 zone inondate e 19 località senza comunicazioni, e anche lì sono state prese tutte le misure per proteggere la popolazione.
A Villa Clara i bacini sono pieni al disopra del 99%, 35 comunità cono isolate e sono state protette circa 21 000 persone. La maggior attenzione va alla comunità El Santo, in Encrucijada, per il perico d’inondazioni.
A Sancti Spíritus c’è una situazione tesa con nove laghi artificiali che espellono acqua e un controllo costante del Zaza che ha accumulato 174 milioni di metri cubi, livello che dovrebbe essere sceso nelle ultime ore.
Nel territorio sono state evacuate circa 15.000 persone e sono senza comunicazione 79 comunità.
Da Ciego de Ávila si è saputo che i danni più gravi riguardano le località di Majagua, Florencia, Chambas e Morón. Tutti i bacini della provincia gettano acqua e circa 500 persone sono state evacuate. La situazione in questo territorio è molto complessa per i tornados che si sono formati e hanno provocato forti danni a varie case.
Il Presidente cubano, di fronte a questo panorama ha indicato che appena il clima comincerà a migliorare, ci si dovrà concentrare al recupero dei danni in prim’ordine con il ristabilimento dei servizi di base: acqua, elettricità, trasporti e la vendita di alimenti.
«Dobbiamo fare un’accurata valutazione dei danni e applicare le esperienze messe in pratica dopo il passaggio dell’uragano Irma, come con le brigate miste e la centralità delle documentazioni in un solo luogo, perchè la popolazione possa rapidamente riparare le abitazioni», ha commentato.
Díaz-Canel ha precisato che si deve assicurare il ritorno degli evacuati alle loro case, sempre che sia possibile o, al contrario cercare alternative per non mantenere occupate le scuole, perchè i corsi scolastici possano iniziare nel minor tempo possibile.
Poi ha indicato che si devono affrontare risolutamente i fatti di vandalismo che possono accadere in queste situazioni di alta sensibilità ed ha fatto un esempio con la lotta contro gli speculatori che approfittano di questi momenti per aumentare i prezzi per la popolazione.
Il Ministero d’Economia e Pianificazione lavora alla valutazione delle risorse necessarie per affrontare il recupero, portandole nei territori nel più breve tempo possibile. Inoltre ha fatto sapere che nelle prossime ore partiranno tre gruppi di lavoro verso le province più colpite, guidati dal primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri , Salvador Valdés Mesa; dal secondo segretario del Partito Comunista di Cuba, José Ramón Machado Ventura; e dal Comandante della Rivoluzione, Ramiro Valdés Menéndez.
I due primi gruppi staranno nella regione centrale del paese e il terzo in quella occidentale.
Il Presidente cubano ha assicurato che come in altre occasioni il paese sarà vittorioso in questa difficile situazione che prova di nuova la capacità di reazione e la risposta dei cubani di fronte a situazioni estreme di questo tipo che sono prodotte dal cambio climatico e sono sempre più frequenti e intense.
Cienfuegos isolata e con una complessa situazione
Cienfuegos l’altro ieri, lunedì 28, si è trovata senza comunicazioni nei suoi accessi via terra della zona ovest, con l’Autostrada Nazionale coperta di acqua proveniente dalle dighe Voladorras e Aguada de Pasajeros ( inondate, come il municipio de Abreus), per via delle forti precipitazioni registrate.
Nel perimetro del Massiccio di Guamuhaya, la via per El Nicho è interrotta, non c’è strada percorribile e anche altri insediamenti si trovano al punto d’essere inondati a loro volta.
Alcuni fiumi, come il profondo Damují di Abreus, e vari torrenti vicini alla città di Cienfuegos, come El Inglés, hanno esondato.
Quartieri situati vicino al mare della Perla del sud come Punta Gorda sono stati allagati per l’inondazione congiunta delle piogge e dell’acqua marina.
Parlando con la stampa, Lidia Esther Brunet Nodarse, membro del Comitato Centrale, prima segretaria del Partito e presidente del Consiglio di Difesa Provinciale, ha definito complessa la situazione della provincia e in fase d’Allarme, dopo aver valutato la portata della pioggia e i danni, cosa che si continua a valutare in queste ore.
Lidia Esther Brunet Nodarse ha invitato la popolazione ad evitare le imprudenze per proteggere la vita umana e le risorse dell’economia con la disciplina che caratterizza gli abitanti e i loro dirigenti.
I bacini artificiali si trovano al 120% della capacità e tutti straripano.
In accordo con le autorità di Risorse Idrauliche, il municipio con la media piu alta di precipitazioni è Aguada de Pasajeros, con 280,3 millimetri in 24 ore, e tra i Consigli Popolari, Covadonga e Real Campiña, con registrazioni di più di 400 millimetri di pioggia caduta nello stesso lasso di tempo.
La raffineria di petrolio Camilo Cienfuegos, una voce dell’economia di grande importanza, ha dovuto interrompere l’elaborazione del grezzo lo stesso lunedì perché le sue piscine sono inondate.
Alle 18.00 del pomeriggio di ieri lunedì, erano state evacuate circa diecimila persone in tutta la provincia.
Salvador Valdés Mesa ha presieduto una riunione a Cienfuegos
01.06 – Como parte de un intenso programma di lavoro realizzato mercoledì 30 maggio nella Perla del Sud, per controllare le risposte ai danni provocati dalla tormenta sub tropicale Alberto, il primo vicepresidente cubano Salvador Valdés Mesa ha visitato la Raffineria di Petrolio Camilo Cienfuegos.
In questa impresa si è verificata una perdita di 120.000 metri cubi di acqua oleosa nella Baia di Cienfuegos, per via delle inondazioni che hanno riempito le piscine e favorito questo accesso.
Il direttore dell’impianto, l’ingegnere Hermenegildo Montalvo Ibarra, ha spiegato all’alto dirigente che «La velocità delle acque di passaggio nella baia di Jagua ha trasportato il prodotto inquinato e oggi la rada ha un impatto del 60% – 70% di idrocarburi in quasi tutte le sue zone».
Poi ha aggiunto che si realizzano le azioni più diverse per mitigare l’impatto sulla base di una congiunzione di varie tecniche di raccolta.
«Riceveremo l’appoggio di altre imprese per la pulizia dell’estuario, come 1500 metri di barriera di CUPET, che si uniscono a un numero simile che esiste nell’impianto.
Centri come la Marina Marling il Club Cienfuegos sono stati protetti per cominciare a pulire le aree marittime con barriere», ha indicato ancora il dirigente.
Valdés Mesa ha chiesto dettagli sul processo in corso ed ha raccomandato di rinforzare tutte le misure preventive pensando a nuovi evento idrologici, per i danni all’agricoltura e in maniera specifica quelli registrati nell’Impresa Agricola e dell’allevamento Horquita, un polo produttivo che ha visitato in compagnia del viceministro delle FAR, capo della Regione Strategica Centrale, generale di Corpo d’Esercito Joaquín Quintas Solá e della membro del Comité Centrale e prima segretaria del Partito in Cienfuegos.
Inoltre ha presieduto un incontro per valutare nel Comitato Provinciale del Partito, dove ha espresso diversi orientamenti sul ritorno alla normalità, dopo la tappa del lavoro di recupero.