Violenza e menzogne: le due armi della destra

Patricio Montesinos http://www.cubadebate.cu/opinion

La violenza e le menzogne ​​sono oggi le due principali armi utilizzate dalla destra internazionale e in particolare da quella di questo emisfero per pretende detronizzare i governi progressisti che in Nostra America resistono contro l’attuale assalto neoliberale orchestrato dagli USA.

Già i cosiddetti “golpe morbidi” applicati pochi anni fa in Paraguay e Brasile sembrano non essere molto di moda, a giudicare dagli eventi più recenti. Ora i favoriti di Washington e dall’oligarchia regionale sono evidentemente i “golpe di strada”, sperimentati prima in Venezuela, con le cosiddetti “guarimbas”, e nelle ultime settimane in una versione quasi identica in Nicaragua.

Colpisce il fatto che i protagonisti di questi “golpe di strada” non abbiano volti visibili, nemmeno di presunti oppositori alla ricerca di una leadership politica. Sono giovani, per lo più con potenziale criminale, che nascondono i loro volti e quelli di coloro che realmente li pagano per distruggere, uccidere i propri compatrioti e creare il caos.

Portano “armi rustiche”, sì, ma attenzione, provocano danni e morti simili a quelle convenzionali, e naturalmente sono finanziate e costruite fuori dal territorio in cui vengono utilizzate.

Mentre loro distruggono e creano il terrore, l’oligarchia attraverso i grandi media, che controlla, ed i social network, s’incarica della diffusione di menzogne ​​e altre menzogne. Chiamano ribelli i violenti e accusano i governi popolari di reprimere gli “oppositori pacifici”.

Denigrano ripetutamente le autorità e le qualificano come autoritarie ed antidemocratiche anche se sono giunte al potere dopo aver sconfitto i deboli partiti conservatori in elezioni giuste, come lo sono i casi del Venezuela bolivariano e del Nicaragua sandinista.

Ripetono tanto tali menzogne ​​che persino alcuni illusii, ingenui o malintenzionati all’interno dei ranghi progressisti assumono posizioni critiche e non costruttive che danneggiano l’imprescindibile unità necessaria alla Patria Grande per impedire che diventi nuovamente il cortile degli USA.

Venezuela e Nicaragua sono attualmente due elementi chiave da rovesciare in America Latina e nei Caraibi, in modo che Washington possa riguadagnare il proprio dominio nella regione, così come anche lo è la Bolivia, quindi è vitale serrare i ranghi nella difesa di quelle nazioni sovrane ed indipendenti.

Solo l’unità e la solidarietà possono distruggere le chiare intenzioni degli USA, profondamente impegnati ad impedire che la Colombia viva definitivamente in pace, che l’ex presidente Lula Da Silva sia candidato e trionfi nelle elezioni presidenziali brasiliane di questo anno, e che Manuel López Obrador faccia lo stesso nelle elezioni messicane del 1 luglio a venire.


Violencia y mentiras: las dos armas de la derecha

Por: Patricio Montesinos

La violencia y las mentiras son hoy las dos armas principales utilizadas por la derecha internacional y particularmente la de este hemisferio para pretender destronar a los gobiernos progresistas que en Nuestra América resisten frente a la actual embestida neoliberal orquestada desde Estados Unidos.

Ya los mal llamados “golpes blandos” aplicados hace pocos años en Paraguay y Brasil parecen no estar muy de moda, a juzgar por los hechos más recientes. Ahora los preferidos de Washington y la oligarquía regional son evidentemente los “golpes callejeros”, experimentados primero en Venezuela, con las denominadas guarimbas, y en las últimas semanas en una versión casi idéntica en Nicaragua.

Llama la atención que los protagonistas de esos “golpes callejeros” no tienen caras visibles, ni siquiera de supuestos opositores que busquen liderazgo político. Son jóvenes, en su mayoría con potencial delictivo, que esconden sus rostros y los de quienes realmente les pagan para hacer destrozos, asesinar a sus propios compatriotas y crear el caos.

Portan “armas rústicas”, sí, pero atención, causan daños y muertes similares a las convencionales, y por supuesto son financiadas y construidas fuera del territorio donde son usadas.

Mientras ellos destruyen y crean terror, la oligarquía a través de los grandes medios de prensa que controla, y de las redes sociales, se encarga de propagar mentiras y más mentiras. Denominan rebeldes a los violentos y acusan a los gobiernos populares de reprimir a los “opositores pacíficos”.

Denigran reiteradamente de las autoridades, y las califican de autoritarias y antidemocráticas aunque hayan llegado al poder tras vencer a débiles partidos conservadores en elecciones justas, como son los casos de la Venezuela Bolivariana y la Nicaragua Sandinista.

Repiten tanto esas falsedades que hasta algunos ilusos, ingenuos o mal intencionados dentro de las filas progresistas asumen posturas críticas y nada constructivas que dañan la imprescindible unidad que necesita la Patria Grande para evitar que nuevamente la conviertan en el traspatio de Estados Unidos.

Venezuela y Nicaragua son en estos momentos dos fichas claves a derribar en Latinoamérica y el Caribe para que Washington recupere su dominio en la región, como también lo es Bolivia, por lo que es vital cerrar filas en la defensa de esas naciones soberanas e independientes.

Solo la unidad y la solidaridad pueden dar al traste con los claros propósitos de Estados Unidos, empeñado a fondo a la vez en impedir que Colombia viva definitivamente en paz, que el expresidente Lula Da Silva sea candidato y triunfe en los comicios presidenciales brasileños de este año, y que Manuel López Obrador haga lo mismo en los comicios mexicanos del 1 de julio venidero.

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