Cuba ha difeso ieri giovedì 21, nella sede della ONU a Ginevra, l’importanza della messa a fuoco del dialogo e la cooperazione per promuovere in modo efficace tutti i diritti umani in tutte le parti del mondo ugualmente.
L’ambasciatore de L’Avana, Pedro Luis Pedroso, intervenendo nel 38º periodo ordinario di sessioni del Consiglio dei Diritti Umani, l’ha sostenuta, ed ha indicato che i principi d’imparzialità e obiettività devono prevalere nell’impegno del mandato dell’Alto Commissario come stabiliscono le norme dell’Assemblee Generale.
In accordo con il rappresentante diplomatico, l’ Alto Commissario dei Diritti Umani deve disimpegnare le sue funzioni con assoluto rispetto dei mandati assegnati dagli Stati membri, includendo la realizzazione delle valutazioni sulla situazione dei diritti umani.
Il rispetto della sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale, il diritto all’autodeterminazione dei popoli e la soluzione dei conflitti per via diplomatica, devono essere una priorità, ha affermato.
Pedroso ha anche chiamato a incrementare gli sforzi per evitare la selezione, le doppie facciate e la politicizzazione.
L’ambasciatore ha riferito che inoltre alcuni paesi si devono dedicare ad affrontare le costanti violazioni dei diritti umani verso i migranti e i rifugiati e a risolvere la crescita del discorso di odio, razzismo e xenofobia, e in particolare tra i politici, le autorità e le figure pubbliche.
D’altro lato ha respinto l’uso dei meccanismi dei diritti umani per contribuire alla politica d’ostilità contro il Venezuela.
«Reiteriamo che la nostra solidarietà con il Venezuela, con la Rivoluzione bolivariana e chavista, con l’unione civico militare del suo popolo e con il suo presidente Nicolás Maduro Moros è invariabile», ha sostenuto, ed ha anche reclamato il rispetto del diritto del popolo del Nicaragua, di vivere senza violenza ed ha respinto l’ingerenza nei temi interni di questa nazione centroamericana.