Nicaragua e Venezuela respingono il rapporto della CIDH

Il ministro degli Esteri del Nicaragua, Denis Moncada, ha respinto la nuova relazione della Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH) come “soggettiva” e “parziale”.

Rivolgendosi all’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Moncada ha dichiarato: “Il rapporto analizza le proteste sociali avvenute il 18 aprile, che non hanno causato alcun decesso”.

“Tuttavia, i media, manipolando le informazioni, hanno pubblicato false notizie sulla morte di uno studente universitario nell’università centroamericana, che non è mai avvenuta, e questa informazione è servita come detonatore per gli eventi accaduti dal 19 aprile in poi”.

“I gruppi interessati alla destabilizzazione e alla rottura dell’ordine costituzionale del paese, senza alcuna rivendicazione sociale, hanno scatenato rivolte da quel giorno in poi, che sono diventate devastazioni, incendi e saccheggi”.

“Lo Stato del Nicaragua esprime categoricamente la sua posizione riguardo agli eventi che la CIDH analizza, che non sono nel quadro delle proteste sociali, piuttosto… un tentativo di rottura costituzionale e istituzionale per rovesciare… il governo legittimamente eletto”.

Moncada ha continuato dicendo che, contrariamente a quanto affermato, le proteste erano pacifiche, dal 19 aprile in poi i manifestanti hanno iniziato a usare la violenza, che ha provocato numerosi morti.

La CIDH, una branca dell’OSA, ha pubblicato un rapporto che condanna la presunta forza eccessiva del governo nicaraguense contro le proteste.

L’ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite Nikki Haley ha inoltre condannato il Nicaragua per presunta violenza eccessiva contro “manifestanti pacifici”.

“La polizia e i paramilitari filo-governativi del Nicaragua hanno intensificato gli sforzi per punire i manifestanti pacifici”, ha detto Haley in una dichiarazione. Sostenendo che il presidente Ortega stia “usando la crisi politica per aumentare la violenza e la repressione”.

Moncada ha ribattuto che “non è la politica dello Stato reprimere le proteste sociali, e ancor meno l’uso eccessivo e arbitrario della forza da parte della Polizia Nazionale».

“Esiste una libertà assoluta di espressione, e di questa a volte viene abusato, diffondendo notizie false che rendono la popolazione confusa e provocano atti criminali, come l’incendio di Radio Ya e Radio Nicaragua, atti che sono stati omessi dal rapporto, nonostante la vita dei giornalisti al lavoro sia stata messa in pericolo”.

Il ministro degli Esteri ha affermato che i 143 decessi riportati dalla CIDH non sono stati “esaminati e verificati diligentemente” e che diversi cittadini si sono già fatti avanti affermando che le loro identità sono state segnalate erroneamente come vittime.

Secondo la dichiarazione di Moncada, il “rapporto omette deliberatamente tutti gli attacchi armati, gli assedi, le vessazioni e i rapimenti” da parte dei manifestanti.

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Venezuela solidale con Nicaragua

 

22.06 – Il governo del Venezuela ha respinto la relazione presentata dalla Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH) in Nicaragua.

La rappresentante del Venezuela presso l’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Carmen Velasquez ha denunciato i risultati presentati dalla Commissione “per la loro mancanza di professionalità, correttezza e veridicità. Denunciamo perché il rapporto è uno strumento di tutela della azioni criminali gruppi destabilizzanti il ”cui unico obiettivo è il colpo di Stato”.

Per Caracas, l’unico scopo dell’OSA è “attaccare la democrazia” in Nicaragua e sostenere gruppi di azione violenti che si oppongono al presidente Daniel Ortega, che hanno occupato le strade da due mesi con “scopi insurrezionali”.

L’ambasciatrice ha paragonato la situazione in Nicaragua a quella vissuta dal Venezuela lo scorso anno e ha dichiarato che “stanno usando le stesse tecniche di destabilizzazione”. Tra aprile e luglio 2017, Caracas e in altre città del paese sudamericano sono state sottoposte all’azione di gruppi violenti di opposizione che hanno occupato le strade, arso vive persone perché “apparentemente” sostenitori del governo, minacciato commercianti, sequestrato interi quartieri e attaccato con armi fuoco le autorità.

Questo venerdì, il relatore speciale per il Nicaragua, Antonia Urrejola, ha presentato al Consiglio permanente dell’OSA i risultati della visita della CIDH nel paese centroamericano, dopo gli atti di violenza politica che hanno causato 212 morti.

Il rapporto della CIDH

 

La commissione CIDH è entrata in Nicaragua tra il 17 e il 21 maggio, con l’autorizzazione del presidente Ortega, per verificare la situazione sul posto. Il rapporto risultante dalla visita accusa il governo le violazioni dei diritti umani e un “modello” di “uso eccessivo e arbitrario della forza” da parte degli agenti di polizia.

Tuttavia, il ministro degli Esteri nicaraguense, Denis Moncada, ha partecipato alla sessione di venerdì e ha denunciato la natura “soggettiva, prevenuta e parziale” della relazione, così come il desiderio dei gruppi di opposizione “di rovesciare il governo” attraverso un programma violento.

La settimana prossima, il governo del Nicaragua ha accettato di ricevere una missione delle Nazioni Unite; domenica, inoltre, una nuova delegazione della CIDH arriverà a Managua per unirsi alla Commissione di Verifica al tavolo di dialogo nazionale.

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