«La ritirata di Washington dall’accordo nucleare del 2015 tra Teheran e il Gruppo 5+1 (gli USA, il Regno Unito, Francia, Russia e Cina, più Germania) rivela la natura egemonica del paese nordamericano», ha segnalato venerdì 29 a Caracas (la capitale venezuelana) il primo viceministro iraniano degli Esteri, Morteza Sarmadi, in una riunione con il cancelliere venezuelano, Jorge Arreaza.
«L’unilateralismo degli USA , le loro violazioni del diritto e la mancanza di rispetto dei loro impegni internazionali (…) rivelano la natura egemonica di questo paese e si devono considerare una pura minaccia per la pace e la sicurezza internazionali», ha commentato Sarmadi.
«Di fronte a questa situazione, i paesi pionieri nella lotta contro l’imperialismo devono incrementare la loro collaborazione per far fronte alle misure che gli Stati Uniti stanno adottando», ha sostenuto il primo ministro aggiunto della cancelleria iraniana.
In un altro momento delle sue affermazioni, Sarmadi ha elogiato davanti al suo anfitrione il carattere sovrano e indipendentista della Rivoluzione bolivariana, di fronte alle minacce e ai costanti attacchi del Governo statunitense, in particolare ora con la presidenza di Donald Trump.
«Applaudiamo la costante difesa che il Governo del Venezuela fa del suo popolo e dei popoli del mondo di fronte ai costanti attacchi degli USA e dei loro alleati. Riconosciamo nel Governo del presidente Nicolás Maduro un Governo amico e solidale che difenderà sempre le cause giuste», ha aggiunto.
Il ministro degli Esteri del Venezuela, oltre che denunciare l’unilateralismo di Washington ha denunciato che l’Amministrazione di Trump tratta di distruggere completamente la struttura multilaterale degli organismi internazionali.
«Quando non possono dominare un organismo, gli USA si ritirano, com’è accaduto poco tempo fa nella ONU», ha accusato Arreaza, che ha osservato che Caracas è bersaglio delle ostilità di Washington nella storia e per questo ha promesso di sostenere l’Iran di fronte alle sanzioni degli USA e dell’Occidente, dopo aver appoggiato la posizione della Repubblica Islamica del Iran nella sua lotta contro l’imperialismo statunitense.