Holguín – Il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba, in vigore da oltre 50 anni, colpisce i servizi di oncologia dell’Ospedale Pediatrico Octavio de la Concepción y de la Pedraja, della provincia.
Nella struttura, fondata il 10 ottobre 1971, si curano i bambini con tumori maligni e i trattamenti si estendono a pazienti dell’oriente cubano di Holguín.
Il dottor René Núñez, specialista del centro sanitario, ha dichiarato durante un incontro con la stampa che i danni fondamentali si concentrano nell’acquisto di medicinali contro i linfomi e altre manifestazioni della malattia.
Ha sottolineato che per trattare un bambino di circa 27 chilogrammi di peso, sono necessari tra 120.000 e 160.000 dollari, prezzo che diminuirebbe notevolmente se si eliminasse la politica genocida.
Nonostante queste limitazioni, nell’ospedale c’è un tasso di sopravvivenza dell’80%, che dipende dal tipo di tumore e dalla resistenza dell’organismo al trattamento, ha detto Núñez, che è anche capo del servizio di oncologia.
Questo indice, è una dimostrazione degli sforzi compiuti dallo Stato Cubano per proteggere i diritti umani dei pazienti affetti da cancro, malattia che costituisce la seconda causa di morte nella provincia e che si manifesta ogni anno in circa 25 bambini.
L’Ospedale Pediatrico di Holguín offre prestazioni in più di 35 specialità, tra cui neonatologia, terapia intensiva e intermedia, cure ai paziento gravi, chirurgia neonatale di minimo accesso, traumatologia e la ambulatori di psicologia.
A causa del blocco economico, finanziario e commerciale degli Stati Uniti contro Cuba, iniziato in febbraio del 1962, sono state riportate perdite economiche superiori a un 1.157.327 milioni di dollari, con un’incidenza negativa nell’istruzione, nella sanità pubblica, nella biotecnologia, nell’agricoltura e in altri settori.
Autore: Eileen Molina Fernández
Traduzione: Redazione di El Moncada