L’esperienza acquisita in questi anni di Rivoluzione e le nuove rotte tracciate a partire dall’attuazione dei Lineamenti della Politica Economica e Sociale approvate nel VI Congresso del Partito, gli obiettivi emanati dalla sua I Conferenza Nazionale, nonché le decisioni prese adottato nel VII Congresso dell’organizzazione del partito costituiscono, tra altri aspetti importanti, elementi che hanno favorito e reso necessario realizzare una riforma dell’attuale Costituzione della Repubblica.
Il compagno Miguel Diaz-Canel Bermudez, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri nella sessione straordinaria dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP), 2 giugno 2018, ha dichiarato: “Da diversi anni un gruppo di compagni, una parte dei quali sono deputati e sono all’interno di coloro che si propone integrino la Commissione, è stato incaricato dall’Ufficio Politico di analizzare l’impatto che, nell’ordine costituzionale, hanno i cambi che si stanno sperimentando, di valutare questioni che si richiedono incorporare al testo costituzionale, in virtù delle nostre esperienze nella costruzione del socialismo, e di studiare processi costituzionali sviluppati in vari paesi, nonché approfondire aspetti della nostra storia e tradizione costituzionale».
Il Gruppo di Lavoro, presieduto dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, e con la collaborazione e consulenza di diversi specialisti, ha elaborato le basi legislative in vista della riforma della Costituzione approvate dal massimo organo di direzione del Partito, il 29 giugno 2014 e, dopo numerose sessioni di studio e dibattito, ha presentato il risultato del suo lavoro all’Ufficio Politico ed al Plenum del Comitato Centrale, istanze in cui si è realizzata una profonda analisi delle proposte.
Per accordo dell’ANPP, in una sessione straordinaria tenutasi il 2 giugno di quest’anno, si è convenuto iniziare il processo di Riforma Costituzionale ed approvare, come primo passo, la creazione di una Commissione a tal fine. In rappresentanza dei diversi settori della nostra società, sono stati selezionati ed approvati 33 deputati, che fanno parte della Commissione responsabile della preparazione di Progetto Preliminare.
La Commissione, presieduta dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, e con la presenza del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Diaz-Canel Bermudez, e del Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito, José Ramón Machado Ventura, ha sviluppato intense giornate di riflessione ed analisi, prendendo come riferimento gli studi realizzati in precedenza ed il contributo di esperti di varie istituzioni.
Di recente, la Commissione ha presentato un Progetto Preliminare di nuova Costituzione della Repubblica al VII Plenum del Comitato Centrale del Partito e del Consiglio di Stato, in cui sono stati profondamente analizzati ciascuno dei suoi precetti.
Il documento sarà presentato all’ANPP, il 21, 22 e 23 di questo mese, con l’obiettivo di essere studiato da tutti i deputati e si approvi sottoporlo alla consultazione del nostro popolo, il principale artefice di questo processo.
ASPETTI PRINCIPALI DEL SUO CONTENUTO
Il progetto è in linea con le opinioni espresse dal compagno Raúl Castro Ruz, alla I Conferenza Nazionale del Partito, il 28 gennaio 2012, quando ha segnalato: “(…) lasciarsi alle spalle il fardello della vecchia mentalità e forgiare, con intenzionalità trasformatrice e molta sensibilità politica, la visione verso il presente ed il futuro della Patria, senza abbandonare, neppure per un istante, l’eredità martiana e la dottrina del marxismo-leninismo, che costituiscono il principale fondamento ideologico del nostro processo rivoluzionario”.
Il testo riafferma il carattere socialista del nostro sistema politico, economico e sociale, nonché il ruolo guida del Partito Comunista di Cuba come forza dirigente della società e dello Stato.
Si tratta di una proposta di una nuova Costituzione della Repubblica, che deriverà da un processo di riforma totale, ai sensi dell’articolo 137 dell’attuale Carta Magna, in risposta ai profondi cambi che si propongono.
In essa si definisce lo Stato cubano uno stato socialista di diritto, democratico, indipendente e sovrano, organizzato con tutti e per il bene di tutti, come repubblica unitaria ed indivisibile, fondato sul lavoro, la dignità e l’etica dei suoi cittadini, che ha come obiettivi essenziali il godimento della libertà politica, l’equità, la giustizia e l’eguaglianza sociale, la solidarietà, l’umanesimo, il benessere e la prosperità individuale e collettiva.
E’ da far notare che la proposta rafforza la supremazia della Costituzione all’interno dell’ordinamento giuridico e dell’obbligatorietà della sua osservanza e rispetto per tutti, così come l’imperio della legge nelle azioni degli organi dello Stato, dei suoi dirigenti e del popolo.
Il progetto consta di un Preambolo e 224 articoli, suddivisi in 11 titoli, 24 capitoli e 16 sezioni.
I fondamenti politici dello Stato socialista e rivoluzionario permangono invariati e s’incorporano dentro i suoi fini essenziali, tra altri, la promozione di uno sviluppo sostenibile che assicuri la prosperità individuale e collettiva, lavorare per raggiungere un maggior livello di equità e giustizia sociale, così come preservare e moltiplicare i risultati della Rivoluzione.
E’ anche significativo l’obbligo degli organi dello Stato, dei suoi dirigenti, funzionari e dipendenti, di rispettare e servire il popolo, mantenere stretti legami con esso e sottomettersi al suo controllo.
Per quanto riguarda le relazioni internazionali si ratificano, costituzionalmente, i principi che sostengono la nostra politica estera, incorporando altri che non sono nel testo attuale, tra questi, la promozione del rispetto del diritto internazionale e della multipolarità tra gli Stati; il ripudio di tutte le forme di terrorismo, in particolare del terrorismo di Stato; il rifiuto della proliferazione e dell’uso di armi nucleari, di sterminio di massa o di altre con effetti simili; la protezione e la conservazione dell’ambiente e la lotta contro il cambio climatico e difendere la democratizzazione del cyberspazio e condanna il suo utilizzo per fini sovversivi e destabilizzatori di nazioni sovrane.
È un progetto per consolidare e dare continuità ad un sistema socialista, democratico, prospero e sostenibile.
Il sistema economico che riflette mantiene, come principi essenziali, la proprietà socialista di tutto il popolo dei mezzi fondamentali di produzione e la pianificazione come componente principale di direzione, a cui si aggiunge il riconoscimento del ruolo del mercato e delle nuove forme di proprietà, tra esse la privata, in corrispondenza con la Concettualizzazione del Modello Economico e Sociale Cubano di Sviluppo Socialista dei Lineamenti della Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione, risultato della consultazione con ampi settori della società.
Sottolinea l’impresa statale come soggetto principale dell’economia nazionale e le si riconosce la sua autonomia come principio essenziale di funzionamento.
Inoltre ratifica costituzionalmente l’importanza dell’investimento straniero per lo sviluppo economico del paese, con le dovute garanzie.
Per quanto riguarda la proprietà privata della terra, si mantiene un regime speciale, con limitazioni sulla sua trasmissione ed il diritto preferenziale dello Stato alla sua acquisizione attraverso il suo giusto prezzo.
Per quanto riguarda la cittadinanza, si propone affiliarci al principio di cittadinanza effettiva in cui : “i cittadini cubani, nel territorio nazionale, si avvalgono di questa condizione e non possono fare uso di una cittadinanza straniera”.
In un modo singolare riflette una vasta gamma di diritti, in linea con gli strumenti internazionali di cui, in questa materia, Cuba è parte.
Ratifica l’accesso e la gratuità per quanto riguarda la cura, protezione e recupero dei servizi sanitari e di istruzione, dalla scuola materna sino alla laurea universitaria, rimettendo alla legge il modo in cui tali diritti possono svilupparsi.
Sottolineano il riconoscimento costituzionale di altri diritti essenzialmente in materia di giustizia ed al giusto processo, tra cui, la presunzione di innocenza; il reinserimento sociale delle persone private della loro libertà; essere trattati con rispetto per la loro dignità ed integrità psichica, fisica e morale, così come essere processato e condannato da un tribunale competente, indipendente, imparziale e legalmente prestabilito.
Si mantengono i diritti relativi alla libertà di professare o meno credenze religiose, a cambiarle ed a praticare quella di propria preferenza con il dovuto rispetto ad altri credi ed in conformità con la legge.
Stabilisce l’obbligo dello Stato, società e famiglie di proteggere e assistere gli anziani, nonché l’assistenza richiesta dalle persone disabili per la loro riabilitazione ed il miglioramento della qualità della vita.
Il contenuto del diritto di uguaglianza acquisisce maggiore sviluppo incorporando, a quelli esistenti, tra altri, la non discriminazione per identità di genere, origine etnica e disabilità.
Il progetto stabilisce che i diritti delle persone sono solo limitati dai diritti degli altri, dalla sicurezza collettiva, dal benessere generale e dal rispetto dell’ordine pubblico, dalla Costituzione e dalla legge.
Allo stesso modo si precisano meccanismi di difesa delle persone davanti ai tribunali per la salvaguardia dei propri diritti, di fronte all’azione od indebita omissione, nelle loro funzioni, degli organi dello Stato, loro dirigenti, funzionari e dipendenti.
Al pari dei diritti riconosciuti, si definiscono anche doveri civici e politici che devono essere soddisfatti dai cittadini, tra cui, contribuire alle spese pubbliche; tenere il dovuto rispetto per le autorità ed i loro agenti; conservare e proteggere i beni e le risorse che si pongono al servizio di tutto il popolo.
Per quanto riguarda la struttura dello Stato, si dichiara quanto segue:
L’ANPP mantiene il suo status di organo supremo dello Stato ed unico con potestà costituente e legislativa.
Il Consiglio di Stato rimane come organo permanente dell’ANPP, con la particolarità che il presidente, vicepresidente e segretario di quella, lo sono anche del Consiglio di Stato; con cui si intende ottenere una maggiore continuità e collegamento tra le due istituzioni.
S’istituisce la figura del Presidente e Vicepresidente della Repubblica.
Il Presidente ostenta lo status di capo dello Stato, è eletto dall’ANPP, tra i suoi deputati, per un periodo di cinque anni e può esercitare questo incarico fino a due mandati consecutivi, dopo di che non lo può disimpegnare nuovamente.
Il Consiglio dei Ministri mantiene il suo status di massimo organo esecutivo ed amministrativo, costituisce il Governo della Repubblica e starà sotto la direzione di un Primo Ministro, una carica che s’intende creare.
Per quanto riguarda i tribunali, la principale novità consiste nella possibilità di integrarsi, collegialmente o meno, negli atti di conferimento della giustizia e la non partecipazione obbligatoria in tutti i casi di giudici laici (di pace ndt).
In relazione agli organi statali di rango costituzionale si propone incorporare con tale carattere il Controllore Generale della Repubblica e istituire il Consiglio Elettorale Nazionale per curare quanto relativo ai processi elettorali nel paese.
Negli organi locali del Potere Popolare è significativa la proposta di eliminare le assemblee provinciali ed il loro organo di amministrazione e stabilire, al posto suo, un Governo Provinciale, composto da un Governatore ed un Consiglio a quel livello, composto dai presidenti delle assemblee municipali del Potere Popolare e degli intendenti (dirigono il Consiglio Amministrativo Municipale).
A livello comunale, si propone estendere il mandato dei delegati a cinque anni e riconoscere al municipio l’autonomia in quanto alla loro gestione, al fine di ottenere un’attenzione più rapida ed efficiente ai problemi e richieste della località.
Particolare interesse rivestono le garanzie dei diritti di petizione e partecipazione locale, tra cui si menzionano la possibilità di convocare consultazioni popolari su questioni di interesse della località, il diritto della popolazione a proporre analisi di temi nelle assemblee e l’adeguata attenzione alle richieste, esposizioni, lamentele e denunce dei cittadini.
Si sviluppano in un Titolo gli aspetti riguardanti la Difesa e Sicurezza Nazionale, definendosi che la concezione strategica della difesa si basa sulla dottrina della Guerra di Tutto il Popolo.
Si precisa che il Consiglio di Difesa Nazionale è un organo superiore dello Stato che dirige il paese durante le situazioni eccezionali e di disastro.
Per quanto riguarda la riforma della Costituzione sono specificati i soggetti autorizzati a promuoverla e si mantengono le clausole di intangibilità riguardante l’irreversibilità del socialismo e del sistema politico, sociale ed economico così come il divieto di negoziare sotto aggressione, minaccia o coercizione di una potenza straniera.
Per l’entrata in vigore di parte dei contenuti, sono previste disposizioni speciali, transitorie e finali.
In breve, si tratta di un progetto per consolidare e dare continuità a un sistema socialista, democratico, prospero e sostenibile.
(Tratto da Granma)
Conozca los aspectos principales del Anteproyecto de nueva Constitución
La experiencia adquirida en estos años de Revolución y los nuevos derroteros trazados a partir de la implementación de los Lineamientos de la Política Económica y Social aprobados en el VI Congreso del Partido, los objetivos emanados de su I Conferencia Nacional, así como las decisiones que se adoptaron en el VII Congreso de la organización partidista constituyen, entre otros aspectos importantes, elementos que favorecieron e hicieron necesario llevar a cabo una reforma de la actual Constitución de la República.
El compañero Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros, en la sesión extraordinaria de la Asamblea Nacional del Poder Popular, el 2 de junio del 2018, expresó: «Desde hace varios años un grupo de compañeros, una parte de los cuales son diputados y se encuentran dentro de los que se propone integren la Comisión, fue encargado por el Buró Político de analizar el impacto que en el orden constitucional tienen los cambios que se han venido experimentando, de evaluar cuestiones que se requieren incorporar al texto constitucional, en virtud de nuestras experiencias en la construcción del socialismo, y de estudiar procesos constitucionales desarrollados en diversos países, así como de profundizar en aspectos de nuestra historia y tradición constitucional».
El Grupo de Trabajo, presidido por el General de Ejército Raúl Castro Ruz, y con la colaboración y asesoría de varios especialistas, elaboró las bases legislativas con vistas a la reforma de la Constitución aprobadas por el máximo órgano de dirección del Partido el 29 de junio del 2014 y, luego de numerosas sesiones de estudio y debate, presentó el resultado de su trabajo al Buró Político y al Pleno del Comité Central, instancias en las que se realizó un profundo análisis de las propuestas.
Por acuerdo de la Asamblea Nacional, en sesión extraordinaria celebrada el 2 de junio del presente año, se acordó iniciar el proceso de Reforma Constitucional y aprobar como primer paso la creación de una Comisión para estos fines. En representación de los diversos sectores de nuestra sociedad, fueron seleccionados y aprobados 33 diputados que integran la Comisión responsable de la elaboración de este Anteproyecto.
La Comisión, presidida por el General de Ejército Raúl Castro Ruz, y con la presencia del Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, y del Segundo Secretario del Comité Central del Partido, José Ramón Machado Ventura, ha venido desarrollando intensas jornadas de reflexión y análisis, tomando como referencia los estudios realizados con anterioridad y el aporte de expertos de diversas instituciones.
En fechas recientes, la Comisión presentó un Anteproyecto de nueva Constitución de la República al VII Pleno del Comité Central del Partido y al Consejo de Estado, en los que fueron analizados profundamente cada uno de sus preceptos.
El documento será presentado a la Asamblea Nacional del Poder Popular los días 21, 22 y 23 del presente mes, con el objetivo de que se estudie por todos los diputados y se apruebe someterlo a la consulta con nuestro pueblo, principal artífice de este proceso.
ASPECTOS PRINCIPALES DE SU CONTENIDO
El proyecto es consecuente con lo expresado por el compañero Raúl Castro Ruz, en la Primera Conferencia Nacional del Partido, el 28 de enero del 2012, cuando señaló: « (…) dejar atrás el lastre de la vieja mentalidad y forjar con intencionalidad transformadora y mucha sensibilidad política la visión hacia el presente y el futuro de la Patria, sin abandonar, ni por un instante, el legado martiano y la doctrina del marxismo-leninismo que constituyen el principal fundamento ideológico de nuestro proceso revolucionario».
El texto reafirma el carácter socialista de nuestro sistema político, económico y social, así como el papel rector del Partido Comunista de Cuba como fuerza dirigente superior de la sociedad y el Estado.
Se trata de una propuesta de nueva Constitución de la República, que derivará de un proceso de reforma total al amparo del artículo 137 de la actual Carta Magna, en atención a los profundos cambios que se proponen.
En ella se define al Estado cubano como un estado socialista de derecho, democrático, independiente y soberano, organizado con todos y para el bien de todos, como república unitaria e indivisible, fundada en el trabajo, la dignidad y la ética de sus ciudadanos, que tiene como objetivos esenciales el disfrute de la libertad política, la equidad, la justicia e igualdad social, la solidaridad, el humanismo, el bienestar, y la prosperidad individual y colectiva.
Es de significar que la propuesta realza la supremacía de la Constitución dentro del ordenamiento jurídico y la obligatoriedad de su acatamiento y cumplimiento por todos, así como el imperio de la ley en la actuación de los órganos del Estado, sus directivos y el pueblo.
El proyecto consta de un Preámbulo y 224 artículos, divididos en 11 títulos, 24 capítulos y 16 secciones.
Los fundamentos políticos del Estado socialista y revolucionario permanecen invariables y se incorporan dentro de sus fines esenciales, entre otros, la promoción de un desarrollo sostenible que asegure la prosperidad individual y colectiva, trabajar por alcanzar mayores niveles de equidad y justicia social, así como preservar y multiplicar los logros de la Revolución.
También es de significar la obligación de los órganos del Estado, sus directivos, funcionarios y empleados, de respetar y atender al pueblo, mantener estrechos vínculos con este y someterse a su control.
En lo relativo a las relaciones internacionales se ratifican constitucionalmente los principios que sustentan nuestra política exterior, incorporándose otros que no están en el actual texto, entre ellos, la promoción del respeto al derecho internacional y a la multipolaridad entre los Estados; el repudio a toda forma de terrorismo, en particular el terrorismo de Estado; el rechazo a la proliferación y uso de armas nucleares, de exterminio en masa u otras con efectos similares; la protección y conservación del medio ambiente y la lucha contra el cambio climático, así como defiende la democratización del ciberespacio y condena su uso con fines subversivos y desestabilizadores de naciones soberanas.
Se trata de un proyecto para consolidar y dar continuidad a un sistema socialista, democrático, próspero y sostenible.
El sistema económico que refleja mantiene como principios esenciales la propiedad socialista de todo el pueblo sobre los medios fundamentales de producción y la planificación como componente principal de dirección, a lo que se añade el reconocimiento del papel del mercado y de nuevas formas de propiedad, entre ellas la privada, en correspondencia con la Conceptualización del Modelo Económico y Social Cubano de Desarrollo Socialista y los Lineamientos de la Política Económica y Social del Partido y la Revolución, resultado de la consulta con amplios sectores de la sociedad.
Destaca la empresa estatal como sujeto principal de la economía nacional y se le reconoce su autonomía como principio esencial de funcionamiento.
Asimismo ratifica constitucionalmente la importancia de la inversión extranjera para el desarrollo económico del país, con las debidas garantías.
Respecto a la propiedad privada sobre la tierra se mantiene un régimen especial, con limitaciones para su transmisión y el derecho preferente del Estado a su adquisición mediante su justo precio.
En cuanto a la ciudadanía se propone afiliarnos al principio de ciudadanía efectiva consistente en que «los ciudadanos cubanos, en el territorio nacional, se rigen por esa condición y no pueden hacer uso de una ciudadanía extranjera».
De manera singular refleja una amplia gama de derechos, a tono con los instrumentos internacionales de los que en esta materia Cuba es parte.
Ratifica el acceso y la gratuidad en cuanto a la atención, protección y recuperación de los servicios de salud, así como en la educación, desde la enseñanza preescolar hasta la universitaria de pregrado, remitiendo a la ley el modo en que estos derechos pueden desarrollarse.
Destacan el reconocimiento constitucional de otros derechos esencialmente en materia de justicia y el debido proceso, entre ellos, la presunción de inocencia; la reinserción social de las personas privadas de libertad; ser tratados con respeto a su dignidad e integridad síquica, física y moral, así como ser procesado y condenado por tribunal competente, independiente, imparcial y preestablecido legalmente.
Se mantienen los derechos relativos a la libertad de profesar o no creencias religiosas, a cambiarlas y a practicar la de su preferencia con el debido respeto a otros credos y de conformidad con la ley.
Establece la obligación del Estado, la sociedad y las familias de proteger y asistir a los adultos mayores, así como la atención requerida por las personas discapacitadas para su rehabilitación y el mejoramiento de la calidad de vida.
El contenido del derecho de igualdad adquiere mayor desarrollo, al incorporar a los ya existentes, entre otros, la no discriminación por identidad de género, origen étnico y discapacidad.
El proyecto establece que los derechos de las personas solo están limitados por los derechos de los demás, la seguridad colectiva, el bienestar general, el respeto al orden público, la Constitución y la ley.
Igualmente se precisan mecanismos de defensa de las personas ante los tribunales de justicia para la salvaguarda de sus derechos, ante la acción u omisión indebida en sus funciones de los órganos del Estado, sus directivos, funcionarios y empleados.
A la par de los derechos que se reconocen, se definen además deberes cívicos y políticos a cumplir por los ciudadanos, entre ellos, contribuir a los gastos públicos; guardar el debido respeto a las autoridades y sus agentes; conservar y proteger los bienes y recursos que se ponen al servicio de todo el pueblo.
En cuanto a la estructura del Estado se significa lo siguiente:
La Asamblea Nacional del Poder Popular conserva su condición de órgano supremo del Estado y único con potestad constituyente y legislativa.
El Consejo de Estado se mantiene como el órgano permanente de la Asamblea Nacional del Poder Popular, con la particularidad de que el presidente, vicepresidente y secretario de aquella, lo son a la vez del Consejo de Estado, con lo que se pretende lograr una mayor continuidad y vinculación entre ambas instituciones.
Se instituye la figura del Presidente y Vicepresidente de la República.
El Presidente ostenta la condición de jefe de Estado, es elegido por la Asamblea Nacional del Poder Popular, entre sus diputados, por un periodo de cinco años, y puede ejercer ese cargo hasta dos mandatos consecutivos, luego de lo cual no lo puede desempeñar nuevamente.
El Consejo de Ministros mantiene su condición de máximo órgano ejecutivo y administrativo, constituye el Gobierno de la República y estará bajo la dirección de un Primer Ministro, cargo que se propone crear.
En cuanto a los tribunales la principal novedad consiste en la posibilidad de integrarse de manera colegiada o no en los actos de impartir justicia y la no participación obligatoria en todos los casos de jueces legos.
En relación con los órganos estatales de rango constitucional se propone incorporar con ese carácter a la Contraloría General de la República e instituir al Consejo Electoral Nacional para atender lo relativo a los procesos electorales en el país.
En los órganos locales del Poder Popular es significativa la propuesta de eliminar las asambleas provinciales y su órgano de administración y establecer, en su lugar, un Gobierno Provincial, integrado por un Gobernador y un Consejo a ese nivel, conformado por los presidentes de las asambleas municipales del Poder Popular y los intendentes (dirigen el Consejo de Administración Municipal).
A nivel municipal se plantea extender el mandato de los delegados a cinco años y reconocerle al municipio autonomía en cuanto a su gestión, con la finalidad de buscar una atención más rápida y eficiente a los problemas y reclamos de la localidad.
Especial interés revisten las garantías a los derechos de petición y participación local, entre las que se mencionan la posibilidad de convocar consultas populares de asuntos de interés de la localidad, el derecho de la población a proponer análisis de temas en las asambleas y la correcta atención a las solicitudes, planteamientos, quejas y denuncias de los ciudadanos.
Se desarrollan en un Título los aspectos concernientes a la Defensa y Seguridad Nacional, definiéndose que la concepción estratégica de defensa se sustenta en la doctrina de la Guerra de Todo el Pueblo.
Se precisa que el Consejo de Defensa Nacional es un órgano superior del Estado que dirige al país durante las situaciones excepcionales y de desastre.
En lo relativo a la reforma de la Constitución quedan precisados los sujetos autorizados a promoverla y se mantienen las cláusulas de intangibilidad concerniente a la irrevocabilidad del socialismo y el sistema político, social y económico, así como la prohibición de negociar bajo agresión, amenaza o coerción de una potencia extranjera.
Para la entrada en vigor de parte de los contenidos se prevén disposiciones especiales, transitorias y finales.
En fin, se trata de un proyecto para consolidar y dar continuidad a un sistema socialista, democrático, próspero y sostenible.
(Tomado de Granma)