La giornata finale del XXIV Incontro Annuale del Forum di Sao Paulo a L’Avana è iniziata con una riunione generale speciale dedicata al pensiero del leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro e alla sua relazione con il Forum di Sao Paulo e la costruzione dell’unità latinoamericana e caraibica.
Con la presenza di José Ramón Balaguer Cabrera, Capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e di Monica Valente, Segretaria Esecutiva del FSP, lo storiografo della capitale Eusebio Leal Spengler, ha preso la parola ed ha emozionato tutti ricordando che fu Fidel il pensiero e l’azione in questa lotta per fare dell’America nostra il luogo sognato da Martí.
«Uniamo la singolarità nell’unità, rispettiamo il ruolo di ognuno in questo processo di lotte all’infinito e solleviamo lo spirito forse demotivato da fatti circostanziali ma mai sconfitto e questa è la vigenza delle idee del Comandante», ha detto Leal.
«Vediamo le immagini di Fidel universitario eci appare la sua volontà di ferro, di carattere, di chi fu un uomo nel senso stretto della parola, un uomo d’azione e di pensiero che disse sempre che l’unico ruolo che non avrebbe mai potuto giocare era quello della vigliaccheria, che si doveva avere il coraggio di scontrarsi e così fece», ha aggiunto.
Questo è stato uno dei momento più emozionanti e attesi dell’incontro al quale sono stati invitati presidenti, ex presidenti, primi ministri e altre figure d’alto livello non solo dell’America Latina e dei Caraibi, ma anche di paesi amici come Cina, Laos e Siria.
Leal Spengler ha chiamato a seguire l’esempio dei grandi uomini della regione che oggi è la nostra Patria, da Simón Bolívar a José Martí, da Hugo Chávez a Fidel Castro.
«Se ci possiamo riunire oggi a meditare su questi temi nello spazio del Forum di Sao Paulo è perchè la Rivoluzione guidata da Fidel vive sempre. Se possiamo parlare di unità è perchè solo questa ha sostenuto il braccio del popolo cubano. Qui non sono venuti non perchè non lo desideravano: non sono venuti perchè non hanno potuto. Qui non si tratta di sopravvivere, si tratta di trionfare», ha detto.
Nel pomeriggio di ieri lunedì 16 sono giunti a L’Avana i mandatari Nicolás Maduro del Venezuela, Evo Morales della Bolivia e Salvador Sánchez Ceren di El Salvador, per partecipare alle attività ufficiali di chiusura di questo Incontro.
nelle ore del tardo pomeriggio di oggi martedì 17, si prevede la lettura delle risoluzioni di tutti i seminari e delle riunioni generali come parte del Forum, e della Dichiarazione Finale dell’Incontro e del piano d’azione per il prossimo anno.
Dopo la chiusura ufficiale i delegati e gli invitati del XXIV Incontro Annuale del Forum di Sao Paulo, potranno assistere a uno spettacolo musicale con Habana de Primera, Eduardo Sosa, Tony Ávila, e vari artisti cubani che mescoleranno le tradizioni culturali dei popoli latinoamericani e caraibici per terminare in questo modo il XXIV Incontro del FSP a L’Avana.
Dilma Rousseff, Manuel Zelaya e il FSP
Rousseff ha viaggiato accompagnata dalla presidente nazionale del Partito dei Lavoratori, Gleisi Hoffmann. Nell’appuntamento cubano, la Rousseff e la Hoffmann hanno denunciato quella che definiscono la prigione politica dell’ ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, recluso dal 7 aprile nella Sovrintendenza della Polizia Federale nella città di Curitiba, capitale dello Stato di Paraná.
Ex mandatario honduregno all’incontro dei partiti di sinistra
Tra i leaders e i dirigenti politici e sociali della regione latinoamericana y caraibica che hanno partecipato all’apertura del FSP, c’era l’ex presidente Manuel Zelaya, dell’Honduras, oggi guida del partito Libero.
Zelaya si è seduto vicino alla Rousseff, e va ricordato che i due hanno vari elementi in comune.
Per esempio tutti e due sono stati rimossi con colpi di Stato che formano parte dell’ aggressione della destra e dell’imperialismo contro i movimenti di cambio nella regione latinoamericana e caraibica, tema centrale che ha occupato l’attenzione del presente Forum.
Atilio Borón: il FSP affronterà l’aggressione della destra nella regione
«Il ritorno a Cuba del Forum di Sao Paulo mostra la disposizione che hanno i popoli dell’America Latina di combattere per affrontare l’aggressione della destra nella regione», ha assicurato di recente l’intellettuale argentino Atilio Borón.
Il famoso politologo ha segnalato che nella 24ª edizione dell’Incontro che si è svolto in questi giorni, i movimenti e le organizzazioni progressiste di sinistra hanno potuto difendere le loro posizioni e farsi forti con la forza cubana che da 60 anni resiste ai furiosi attacchi dell’imperialismo statunitense.
Poi ha aggiunto che la realizzazione del Forum a L’avana è un riconoscimento al ruolo che Cuba ha realizzato facilitando il processo di pace in Colombia e ad altri lavori internazionalisti in più di un centinaio di paesi